Per i progetti finalizzati alla doppia transizione digitale ed ecologica, nel triennio 2023/2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha destinato risorse alle Camere di Commercio italiane, che si trovano così a ricoprire un ruolo importante nel supporto alla digitalizzazione delle imprese. Attraverso i Punti d’Impresa Digitale (PID) localizzati al loro interno, diventa più semplice la diffusione della conoscenza tecnologiche in ambito Transizione 4.0.
Alla luce delle risorse e dell’indirizzo ministeriale, le Camere di Commercio Lombarde hanno previsto la realizzazione di un bando regionale, destinato alle micro e piccole medie imprese (mpmi), per incentivare l’adozione e lo sviluppo di tecnologie digitali 4.0, in attuazione del Piano Nazionale Transizione 4.0.
Parte oggi, 12 giugno 2023, la misura agevolativa SI4.0 2023, gestita da Unioncamere Lombardia. Lo sportello rimarrà aperto fino alle ore 12 del 21 luglio 2023, salvo esaurimento anticipato delle risorse, che sono pari a 5,5 milioni di euro, interamente a carico del Sistema camerale, e suddivise per aree provinciali.
SI4.0 2023 e il Piano Nazionale Transizione 4.0
Il Bando SI4.0 2023 promuove l’adozione e lo sviluppo di soluzioni, prodotti e/o servizi innovativi focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali, attuando così la strategia del Piano Nazionale Transizione 4.0 e perseguendo le transizioni gemelle, ovvero quella digitale e quella ecologica.
Con l’obiettivo di sviluppare ecosistemi dell’innovazione digitale e green, e rafforzare allo stesso tempo la capacità di collaborazione delle mpmi – grazie all’intervento di soggetti “altamente qualificati” nell’ambito delle tecnologie 4.0 – si punta alla realizzazione di progetti che riescano ad evidenziare i vantaggi derivanti dal nuovo paradigma tecnologico e produttivo.
Contemporaneamente, verrà stimolata la domanda di servizi per il trasferimento di tali soluzioni tecnologiche, con un possibile incremento di nuove innovazioni e modelli di business 4.0 altresì sostenibili, grazie a minori impatti ambientali.
In questo contesto, l’attenzione si focalizza anche sulla cybersecurity e sulla business continuity nelle imprese: grazie all’innovazione e alle nuove tecniche di Intelligenza Artificiale aumenterà il livello di protezione dagli attacchi informatici e sarà garantita la continuità aziendale nello svolgimento delle attività.
I beneficiari del Bando SI4.0 2023
Il contributo può essere richiesto dalle micro, piccole e medie imprese (secondo la definizione normativa UE), con sede operativa in Lombardia, e iscrizione attiva nel Registro Imprese delle Camere di commercio regionali. Tra i requisiti compare la regolarità dei pagamenti per i diritti camerali e per i contributi previdenziali e assistenziali.
È richiesta, in capo all’impresa, l’assenza di procedure concorsuali o status societari particolari (fallimento, liquidazione et similia). Non dovranno poi sussistere cause di divieto, decadenza o sospensione per rappresentati, amministratori e soci, e la mpmi non dovrà aver ricevuto altri aiuti pubblici per le medesime spese agevolate.
I soggetti giuridici collegati, controllati o con assetti societari coincidenti (quindi più imprese con i medesimi soci) potranno presentare una sola domanda di finanziamento; in tutti i casi verrà valutata solo l’ultima presentata, e le altre saranno giudicate come irricevibili.
Sarà Unioncamere Lombardia a gestire il Bando e si avvarrà del supporto e coordinamento delle Camere di Commercio, per lo svolgimento dell’istruttoria e del controllo dei requisiti di ammissibilità.
Le risorse: 5,5 milioni per il Bando SI4.0 2023
La misura è funzionale alla disponibilità territoriale e, complessivamente, le risorse stanziate ammontano a 5,5 milioni di euro, suddivise tra le distinte Camere di Commercio lombarde: a Brescia, Como-Lecco e Mantova vanno, rispettivamente, 300mila euro, a Bergamo 400mila euro, a Varese 200mila e a Milano Monza Brianza Lodi 4 milioni.
Il contributo coprirà il 50% dei costi ammissibili, a fronte di un investimento minimo (ovvero la sommatoria dei costi) pari a 25mila euro. In tal senso, non è previsto un tetto massimo ma, in tutti i casi, il beneficio non supererà mai i 30mila euro a richiedente.
Qualora le risorse dovessero esaurirsi, il contributo potrà anche essere inferiore. Il finanziamento avverrà in ordine di punteggio e l’erogazione sarà successiva alla rendicontazione delle spese, al netto di alcune ritenute, considerando che l’agevolazione è concessa nei limiti previsti dal Regolamento de minimis. È ammesso il cumulo con altre misure agevolative “generali” ma non per aiuti pubblici destinati agli stessi costi ammissibili.
Adozione e sviluppo, i progetti del Bando SI4.0 2023
Per ricevere il contributo regionale, le mpmi dovranno presentare un progetto, che potrà essere di “adozione” o di “sviluppo”. Il primo tipo è relativo all’introduzione, in azienda, di tecnologie digitali 4.0: si tratta di soluzioni, applicazioni, prodotti o servizi innovativi 4.0, capaci di favorire l’innovazione delle imprese attraverso la digitalizzazione di processi, prodotti e servizi.
I progetti di sviluppo, invece, riguardano la sperimentazione, prototipazione e messa sul mercato di soluzioni, applicazioni, prodotti e servizi innovativi 4.0, prontamente cantierabili. Tale seconda tipologia richiede che le aziende beneficiarie siano competenti nello sviluppo di tecnologie digitali.
È fondamentale che i progetti riguardino almeno una delle tecnologie di innovazione digitale 4.0, tra le quali:
- robotica avanzata e collaborativa;
- manifattura additiva e stampa 3D;
- prototipazione rapida;
- soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
- interfaccia uomo-macchina;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- integrazione verticale e orizzontale;
- Internet delle cose (IoT) e delle macchine;
- Cloud, High Performance Computing - HPC, fog e quantum computing;
- soluzioni di cyber security e business continuity (es. CEI – cyber exposure index, vulnerability assessment, penetration testing etc);
- big data e analisi dei dati;
- soluzioni di filiera per l’ottimizzazione della supply chain e della value chain;
- soluzioni per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività aziendali e progettazione ed utilizzo di tecnologie di tracciamento (RFID, barcode, CRM, ERP, ecc);
- intelligenza artificiale;
- blockchain.
Sarà giudicata in maniera positiva, per il punteggio, l’eventuale aggiunta di una o più tecnologie propedeutiche o complementari alle suddette, tra cui sistemi di pagamento mobile e/o via Internet; sistemi fintech, EDI, electronic data interchange; geolocalizzazione e altre ancora, ricomprese nell’elenco 2 del bando (B.2 Interventi agevolabili).
Le spese ammissibili e i fornitori qualificati
Le voci di costo coperte dall’agevolazione dovranno afferire a una o più tecnologie tra le suddette, con investimenti in attrezzature, programmi informatici per realizzare il progetto, servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software e hardware, oneri per la tutela della proprietà industriale, spese di personale connesso al progetto (con un limite del 30%).
Con riferimento alle attrezzature tecnologiche, i costi a queste connessi andranno valutati in base al tempo di utilizzo per il progetto; medesimo discorso anche per il leasing finanziario, mentre non è ammesso il noleggio né l’acquisto di un bene usato. Non è nemmeno consentito l’acquisto da fornitori che siano collegati all’impresa beneficiaria.
Sono poi ammesse le spese relative a consulenza e formazione, erogate da fornitori qualificati, tra cui DIH ed EDI. Sono altresì considerati fornitori qualificati dei servizi i centri di ricerca e trasferimento tecnologico, i Competence center di cui al Piano Transizione 4.0, i cluster tecnologici e gli incubatori certificati, i centri di trasferimento tecnologico su tematiche Transizione 4.0
(https://www.unioncamere.gov.it/digitalizzazione-e-impresa-40/certificazione-dei-centri-di-trasferimento-tecnologico-industria-40/elenco-dei-centri-di-trasferimento-tecnologico-industria-40-certificati) ma anche tanti altri soggetti.
I progetti, indipendentemente dalla tipologia, andranno realizzati entro 12 mesi dalla data di concessione del contributo, e le spese dovranno essere sostenute e quietanzate entro tale termine, senza possibili proroghe.
Bando SI4.0 2023: tempistica e procedura
La domanda per il contributo andrà presentata entro le ore 12 del 21 luglio 2023, in modalità telematica tramite l’apposita piattaforma. Nella sezione C del Bando sono riportati tutti i passaggi e le documentazioni necessarie, che sono altresì disponibili sulla pagina dedicata alla misura.
La procedura per l’assegnazione delle risorse è valutativa a graduatoria, per cui non ha importanza arrivare cronologicamente primi quanto piuttosto presentare un progetto meritevole, che potrà ricevere un punteggio elevato. L’istruttoria, infatti, si baserà su una ammissibilità formale e una fase di giudizio tecnico, caratterizzato da criteri qualitativi.
Le domande saranno approvate entro il 31 ottobre 2023 – salvo imprevisti derivanti da interruzioni di termini, per integrazioni documentali – e verrà resa nota una graduatoria, con un finanziamento che seguirà un ordine di punteggio, tenendo conto della disponibilità delle risorse territoriali.
Alcune domande potrebbero essere ammesse ma non finanziabili per indisponibilità economica: in tal caso bisognerà attendere, perché potrebbero comunque liberarsi risorse di seguito a rinunce, decadenze o anomalie.