Non è un caso, quindi, che all'Infor on the Road dell'8 novembre a portare la propria testimonianza di utenti Infor siano stati, sul palco della terrazza Leonardo da Vinci della Fortezza Viscontea di Cassano d'Adda (MI), aziende come Clamp, produttore di fascette stringitubo, e Dwt, società del Gruppo Dab, a sua volta di proprietà del Gruppo Grundfos, produttrice di elettropompe idrauliche.
A catturare l'attenzione degli oltre 200 partecipanti all'evento è stata, quindi, una ben dosata miscela di esperienza e innovazione: l'esperienza degli utenti appartenenti a settori anche maturi, come quello metalmeccanico, e l'innovazione tecnologica che, se proposta, come Fumarola stessa dice "in modo da far dimenticare l'onerosità delle implementazioni", ha tutte le probabilità di essere vincente anche in contesti solo apparentemente meno votati alle rivoluzioni digitali, dai social network al cloud.
Su questi due temi si sono poi espressi Mariano Corso e Stefano Mainetti, fondatori dell'Osservatorio Cloud & Ict as a Service della School of Management del Politecnico di Milano: "Dopo una fase, dal 2008 a oggi, in cui l'interesse per il cosiddetto Web 2.0 è andato calando, ci troviamo a raccogliere la sfida della social enterprise, ossia di un modello di impresa fatto a rete, nella quale persone, applicazioni, macchine, documenti e dati ridisegnano i processi aziendali", dice Mainetti. "La contrapposizione tra un erp basato sull'unicità del dato e sul sistema gerarchico dei flussi di informazione, e sistemi di collaborazione e comunicazione 2.0, caratterizzati dal coinvolgimento diffuso degli utenti e dalla condivisione della conoscenza, deve essere superata: un punto di contatto si può trovare nell'integrazione e nell'orchestrazione dei processi, rese possibili in modello di impresa basato sui pilastri della leadership diffusa, della trasparenza e del controllo sociale".