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Chip biodegradabili

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La Redazione

Ogni giorno crescono a dismisura, come fossero formiche. Parliamo delle componenti elettroniche, concentrati di tecnologia sempre più complessi, che governano il funzionamento di moltissimi apparecchi di automazione. Il loro unico problema è quello di avere una durata di esercizio, al termine della quale vengono cestinate. La soluzione al problema potrebbe arrivare con dei chip in grado di dissolversi al termine del loro ciclo di vita. Non parliamo di fantascienza, ma dello studio congiunto di due università americane (University of Illinois e Tufts University) che ha portato alla realizzazione di circuiti integrati biodegradabili, capaci cioè di sciogliersi nell’acqua secondo una tempistica programmata. L’équipe, che sta ancora mettendo a punto la tecnologia ”autodistruttiva” biocompatibile, è riuscita a creare in laboratorio un biochip  di silicio e magnesio, imbrigliato in un tipo di seta speciale.  Il livello di degradazione del composto può variare  in relazione al tipo di trattamento a cui è stato sottoposto lo strato di seta esterno.

Chip biodegradabili - Ultima modifica: 2013-10-28T20:00:21+01:00 da La Redazione