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Utility e AI: un nuovo approccio al dato

Una gestione avanzata del dato, un rapporto più profondo con il cliente e una corretta governance delle nuove tecnologie, aiuteranno le aziende del settore delle Utility a convertire sfide complesse in opportunità strategiche

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Nicoletta Buora

La necessità di implementare tecnologie all’avanguardia come l’AI generativa per aumentare l’efficienza unita alle crescenti pressioni normative stanno trasformando anche il settore delle Utility che è chiamato, oggi, ad adottare un nuovo approccio al dato, per creare un maggior valore strategico.

Iconsulting, realtà italiana focalizzata proprio sulla creazione di valore partendo dai dati, ha individuato tre trend chiave che guideranno il mondo delle Utility nell’arco dei prossimi mesi: l’introduzione del Data Mesh, la rinnovata centralità del cliente e l’AI Governance.

L’impiego dell’AI nelle Utility parte dalla governance

L’adozione dell’intelligenza artificiale nelle Utility, con tecnologie evolute come la Generative AI, rappresenta una leva fondamentale per ottimizzare i processi e accelerare l’innovazione. Tuttavia, il loro utilizzo comporta difficoltà rilevanti e richiede un’attenta supervisione, per evitare rischi di sicurezza legati a informazioni sensibili e garantire la conformità alle diverse normative in vigore.

L’impiego consapevole dell’AI parte, quindi, dalla Governance: una strategia che unisce politiche, regole, procedure e strutture di controllo per garantire che lo sviluppo, l'implementazione e l'uso dell'Intelligenza Artificiale siano sicuri, etici, trasparenti e allineati con gli obiettivi aziendali e sociali.

Data Mesh: l’innovazione al servizio delle Utility

La natura articolata delle Utility richiede di adottare anche metodi sofisticati per l’amministrazione delle informazioni, tra cui il Data Mesh e la Data Platform. Con il Data Mesh la gestione dei dati diventa più scalabile, agile e allineata alle esigenze aziendali.

Con una maggiore autonomia e un coinvolgimento diretto del Business come guida dei dati e dell’IT come “custode” tecnico, le organizzazioni possono rispondere più velocemente ai cambiamenti, favorire l'innovazione e ridurre i costi operativi.

Questa modalità rende il dato interoperabile, documentato e immediatamente sfruttabile, creando un marketplace interno in cui può essere condiviso, consultato e valorizzato. Parallelamente, la Data Platform si afferma, invece, come un ecosistema dotato di un'intelligenza trasversale che supera l'analisi verticale e offre una visione completa e interconnessa.

Il cliente al centro della strategia di business

Per raccogliere, integrare, analizzare e utilizzare i dati dei clienti in modo più efficace, permettendo di fronteggiare le sfide legate alla customer experience e alla personalizzazione dei servizi, una Customer Data Platform in questo può svolgere un ruolo chiave.

Se concepita in modalità ibrida, come tool disegnato in base ai processi aziendali già esistenti e allo stesso tempo in grado di mettere a disposizione strutture e algoritmi “out of the box”, può rivelarsi un valido acceleratore del business.

Grazie alla visione olistica dei dati dei clienti, una Customer Data Platform permette, per esempio, di proporre ai clienti finali offerte speciali o piani tariffari su misura in base ai consumi energetici individuali, ai loro interessi o alle abitudini. Oppure di identificare comportamenti e tendenze dei clienti che potrebbero suggerire azioni proattive, come il suggerimento di prodotti o servizi che possano risolvere problemi comuni tra cui il miglioramento dell’efficienza energetica o l'upgrade a un piano più conveniente, migliorando la soddisfazione e la fidelizzazione dei clienti.

Utility e AI: un nuovo approccio al dato - Ultima modifica: 2025-02-17T11:31:01+01:00 da Nicoletta Buora