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Un’ondata di ransomware in arrivo nel 2022

Il ransomware continuerà a colpire le aziende di tutto il mondo nel corso del 2022. I cybercriminali svilupperanno nuovi tipi di attacchi e di tecniche estorsive e le aziende dovranno mettere a punto sistemi di difesa adeguati.

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La Redazione

Il ransomware continuerà a colpire le aziende di tutto il mondo nel corso del 2022. I cybercriminali  svilupperanno nuovi tipi di attacchi e di tecniche estorsive e le aziende dovranno mettere a punto sistemi di difesa adeguati.

Veeam Software, specializzata nella potezione di dati, offre alcuni spunti di riflessione a partire dalle tensioni che si stanno creando tra gli assicuratori e le imprese colpite da ransomware.

Nell'area Emea AXA, gigante mondiale delle assicurazioni, ha annunciato che in Francia smetterà di stipulare polizze che rimborsano ai clienti il pagamento per le estorsioni di criminali del ransomware.

Gli assicuratori rafforzeranno le loro polizze per garantire che i clienti soddisfino determinate condizioni, come investire in un'adeguata cybersicurezza e formazione dei dipendenti. 

La tripla estorsione si sta diffondendo

La tripla estorsione è una tecnica concepita per far pagare di più e più in fretta alle aziende e consiste nell'estendere l'attacco a clienti e partner della vittima. Di solito gli attacchi ransomware coinvolgono cybercriminali che bloccano e criptano i sistemi, chiedendo poi il pagamento di un riscatto per riottenere l'accesso.

Nel 2019 alcuni ransomware, come DoppelPaymer, hanno dato ai cybercriminali la possibilità di bloccare i sistemi ed estrarre i dati simultaneamente. Non solo gli aggressori possono chiedere un riscatto in denaro per ridare l'accesso ai sistemi IT chiave, ma possono anche minacciare di pubblicare online i dati estratti se la vittima non paga.

La tripla estorsione coinvolge un terzo elemento - indirizzando l'attacco oltre il suo obiettivo iniziale ed utilizzando più livelli di estorsione per danneggiare i clienti e i partner della vittima.

Minimizzare la minaccia interna con l'autenticazione a due fattori

Diversi studi suggeriscono come oltre il 60% delle violazioni dei dati e degli incidenti di cybersecurity siano causati da minacce interne.

La prima linea di difesa di un'organizzazione è rappresentata dalla sicurezza digitale. L’uso dell'autenticazione a due fattori e la limitazione degli accessi ai file solo a chi ne ha bisogno sono modi per minimizzare i danni arrecati da un singolo utente, se la sicurezza è compromessa intenzionalmente o involontariamente.

Inoltre, la formazione e l'istruzione sono vitali per assicurarsi che i dipendenti siano in grado di identificare e segnalare potenziali attacchi.

Attenzione allo slow burn

Gli i attacchi Advanced Persistent Threat (APT) coinvolgono utenti non autorizzati che accedono a un sistema o a una rete e vi rimangono per un lungo periodo di tempo senza essere rilevati - aspettando l'occasione giusta per impadronirsi di dati preziosi.

I cybercriminali sono abili nello scegliere il momento giusto per colpire in maniera efficace, in modo da massimizzare le loro possibilità di guadagno, compromettendo un'azienda quando è più vulnerabile o quando la posta in gioco è più alta.

er esempio, un aggressore potrebbe essere pronto a mettere fuori uso i vostri sistemi e rubare i dati, ma sa che la vostra azienda sta per essere quotata in borsa tra pochi mesi. Ha quindi senso aspettare e colpirvi nel momento in cui sarete più disposti a pagare per porre fine all'attacco perché dovete assolutamente evitare danni operativi e alla reputazione.

Serve una normativa adeguata per colpire i cybercriminali

Le forze dell'ordine stanno cercando di superare lo squilibrio tra rischio e ricompensa per i cybercriminali. Questi ultimi possono guadagnare enormi somme di denaro, poiché non esistono deterrenti giudiziari, o poiché le sanzioni sono minime.

Questo deve cambiare e cambierà. Tuttavia, dato che i crimini informatici sono per natura senza confini, i governi devono concordare un quadro giuridico internazionale per la punizione. Fino ad allora l'azione legale sarà principalmente diretta verso le vittime anziché verso i criminali. Molti governi stanno discutendo se rendere illegali i pagamenti dei riscatti, in modo che le aziende resistano alla tentazione di pagare – tagliando così la fonte di reddito dei cybercriminali.

Inoltre, le criptovalute come Bitcoin, comunemente viste come il sogno degli hacker, hanno in realtà il potenziale per aiutare le forze dell'ordine a consegnare i criminali alla giustizia.

I libri mastri digitali come Blockchain rendono più facile "seguire i soldi", dato che le registrazioni non possono essere alterate o cancellate. Pertanto, una volta che i criminali trasformano le loro criptovalute in "soldi veri", possono essere teoricamente smascherati. 

Proteggere i propri dati

Le aziende devono consultarsi con i loro partner tecnologici per implementare soluzioni di protezione dei dati moderne in grado di rilevare, limitare e rimediare agli attacchi ransomware.

I dati devono essere sottoposti a backup e recuperabili su sistemi fisici, virtuali, cloud, SaaS e Kubernetes in modo che, in caso di un attacco ransomware, le aziende possano rimediare e recuperare rapidamente piuttosto che essere costrette a pagare il riscatto.

Oltre a implementare soluzioni moderne di protezione dei dati, le aziende devono dare la priorità al miglioramento del livello di conoscenza della sicurezza digitale per tutto il personale. La formazione e la sensibilizzazione dei dipendenti possono contribuire a creare una cultura della sicurezza digitale in tutta la struttura.

Un’ondata di ransomware in arrivo nel 2022 - Ultima modifica: 2022-03-16T23:39:51+01:00 da La Redazione