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Università di Parma, parte la seconda fase del progetto Rfid Logistics Pilot

All'Rfid Lab dell'Universtià di Parma inizia la seconda sperimentazione Rfid nel settore del largo consumo nell'ambito del progetto Rfid Logistics Pilot

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Nell'ottobre 2008, l'Rfid Lab dell'Università degli Studi di Parma rese pubblici, attraverso un convegno, i risultati ottenuti nella sperimentazione denominata Rfid Logistics Pilot, primo esempio in Italia di progetto pilota Rfid integrato nel settore del largo consumo.
Il progetto si proponeva di testare sul campo e verificare a livello di filiera la fattibilità tecnologica e i benefici derivanti dell'utilizzo della tecnologia Rfid e del sistema Electronic Product Code (Epc) all'interno di una supply chain di beni di largo consumo, principalmente in termini di riduzione di costo totale logistico.
Tra i risultati del progetto emerse che l'impiego della tecnologia Rfid genera un ritorno economico per gli attori della filiera in termini di riduzione del costo logistico, a cui si aggiungono potenziali incrementi di fatturato derivanti da riduzione dell'out-of-stock sul punto vendita, fenomeno particolarmente critico nel contesto del largo consumo per prodotti continuativi e promozioni.

In base a questo risultato, nel 2009, i ricercatori dell'Università di Parma hanno condotto insieme alle aziende del Board of Advisors Fmcg di Rfid lab, un successivo studio, mirato a quantificare l'incidenza dell'out-of-stock sul punto vendita, ad individuarne le relative cause e a valutare il possibile impatto della tecnologia Rfid per la riduzione delle cause identificate.
Sinteticamente, nello studio è stata monitorata giornalmente per un mese la presenza a scaffale di un panel di oltre 100 referenze, su un campione di circa 30 punti vendita, e, in caso di mancanza del prodotto, si è individuata, grazie a contatti con il personale dei punti vendita, la causa che ha determinato l'out-of-stock. Lo studio ha mostrato che, nella generalità dei casi, l'out-of-stock è generato da cause che potrebbero essere potenzialmente risolte ed eliminate con l'impiego della tecnologia Rfid, anche alla luce di note best practice.

Forte dei risultati degli studi condotti, e del successo del progetto Rfid Logistics Pilot, premiato con il prestigioso riconoscimento Rfid Italia Award nel 2009, Rfid Lab ha deciso di effettuare una nuova sperimentazione sul campo, denominata Rfid Logistics Pilot II. Il nuovo progetto si propone di verificare sul campo le potenzialità della tecnologia Rfid di aumentare il fatturato di manufacturer e retailer attraverso la riduzione e la prevenzione del fenomeno dell'out-of-stock.
Il progetto Rfid Logistics Pilot II avrà durata annuale (febbraio 2010-febbraio 2011). Sulla base dell'esperienza virtuosa del primo progetto pilota, anche in questo caso il progetto sarà partecipato da numerose aziende leader nel settore food e largo consumo: nello specifico, hanno confermato la propria adesione al progetto le aziende Auchan, Coop-Centrale Adriatica, Conad, Danone, Lavazza, Nestlé, Parmacotto e Parmalat; Indicod-Ecr fornirà inoltre il proprio supporto allo svolgimento dell'attività di ricerca mettendo a disposizione gli standard Epc sviluppati da EpcGlobal.
L'approccio condiviso del progetto, già sperimentato con successo durante la prima fase, verrà riproposto nella prosecuzione dei lavori. Quest'approccio prevede che le aziende partecipanti condividano non solo i costi del progetto ma soprattutto le scelte progettuali, la sperimentazione, e il know-how sviluppato. In altri termini, alcune aziende mettono a disposizione magazzini e punti vendita per il pilota, ma il progetto ed il know how sviluppato sarà comunque a disposizione per tutto il gruppo di lavoro.

Dato lo specifico obiettivo del progetto, nella sperimentazione sarà coinvolto principalmente il distributore, a differenza di quanto fatto nel primo progetto. Il distributore applicherà i tag Rfid a circa 30mila cartoni di un panel significativo di referenze, dirette verso tre punti vendita. Laddove possibile, saranno utilizzate le infrastrutture già installate nel corso del progetto Rfid Logistics Pilot. Il retailer che effettuerà la sperimentazione per conto del gruppo di partecipanti sarà ancora Auchan, con i propri siti di: centro di distribuzione di Calcinate (BG), i punti vendita di Curno (BG) e Rescaldina (MI), più un terzo punto vendita ancora da definire.
Durante il progetto Rfid Logistics Pilot II, la tecnologia Rfid e EpcGlobal network, la cosiddetta l'internet degli oggetti, saranno utilizzati per la gestione in tempo reale dei processi di supply chain ed in particolare del processo di replenishment sul punto vendita, intendendosi come tale il riassortimento del lineare. Dai precedenti studi condotti dai ricercatori di Rfid Lab, questo processo è emerso come particolarmente critico per il fenomeno dell'out-of-stock: dal mancato replenishment dipende circa un out-of-stock su due. L'impiego della tecnologia Rfid e del sistema Epc permetterà di monitorare in tempo reale la corretta esecuzione dei processi nella supply chain, dandone visibilità a monte e a valle, e in particolare di monitorare il livello di stock nel retro negozio del punto vendita ed in area vendita. Un apposito sistema di alert segnalerà le referenze in esaurimento agli addetti di reparto, in modo da riassortirle il più rapidamente possibile, evitando fenomeni di out-of-stock. Grazie alla sperimentazione sul campo, sarà inoltre possibile fornire una quantificazione dell'impatto della tecnologia Rfid e del sistema Epc sull'out-of-stock, misurando l'impatto sull'operatività dei processi logistici e di punto vendita e l'effetto di incremento di fatturato prima e dopo l'applicazione della tecnologia.

Università di Parma, parte la seconda fase del progetto Rfid Logistics Pilot - Ultima modifica: 2010-03-18T14:24:27+01:00 da Valeria Villani