Siamo entrati in una nuova era della gestione d’impresa, dove efficienza e innovazione continua non sono più solo desiderabili, ma essenziali. Lo scorso 16 aprile, l’edizione 2024 del SAP Innovation Day for Supply Chain Italy ha riunito i digital leader impegnati nella pianificazione, produzione, approvvigionamento e gestione logistica. L’obiettivo? Esplorare come rendere le filiere più forti, intelligenti e pronte per il futuro
Frammentazione: il vero ostacolo all’intelligenza artificiale
Carla Masperi, AD di Sap Italia, ha sottolineato come le aziende debbano diventare sempre più resilienti e adattabili. La tecnologia può essere un alleato potente, ma l’AI non può prosperare in un contesto frammentato.
Tre i livelli critici di frammentazione:
- Interna, con reparti che lavorano in silos e faticano a comunicare.
- Di ecosistema, dove una filiera scollegata non può offrire i dati necessari all’AI per produrre insight utili.
- Globale, legata alla mancanza di norme condivise per un uso armonizzato dell’AI.
Per abilitare davvero l’AI, servono tre pilastri: cloud, suite integrata di strumenti e una base dati semanticamente consistente. A questi si aggiunge la pianificazione finanziaria, indispensabile per affrontare scenari complessi e ampliare la competitività.
La proposta SAP: sei pilastri per una supply chain resiliente
Juan Cartier, Chief Revenue Officer di Sap Emea per la Supply Chain, ha analizzato le pressioni globali che stanno trasformando le catene del valore: crescita dell’e-commerce, nuove preferenze dei consumatori, normative sulla sostenibilità, cambiamenti climatici, carenza di manodopera, minacce cyber e sanzioni geopolitiche.
In risposta a queste sfide, Sap propone una suite di soluzioni modulari basate su cloud che coprono tutti i processi critici:
- Design (Progettazione)
- Planning (Pianificazione)
- Procurement (Approvvigionamento)
- Manufacture (Produzione)
- Logistics (Logistica)
- Asset & Services (Beni e Servizi)
Durante l’evento, è stato mostrato come la Business Suite SAP aiuti le imprese a semplificare e integrare i processi, generando insight concreti tramite l’AI.

Use case e visioni dal mercato: tra disruption e strategia
Il Prof. Secchi, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese LIUC - Università Cattaneo e Università Bocconi ha evidenziato come le disruption siano la causa principale della fragilità delle supply chain.
Dall’influenza aviaria ai dazi, fino all’aumento dei costi di materie prime, il mondo industriale è costretto a ripensare la propria preparazione (anticipativa) e flessibilità (reattiva). L’AI, soprattutto nelle sue forme GenAI e AgenticAI, può diventare un alleato decisivo.
Tra le aziende protagoniste della tavola rotonda: Agritalia con il suo export agroalimentare in forte crescita negli Usa e una supply chain diventata leva strategica post-pandemia. Gruppo ElteK, piccola multinazionale italiana specializzata nella ricerca, progettazione e produzione di componenti meccatronici principalmente per elettrodomestici, ha creato un team tecnico per orchestrare progetti innovativi e aumentare la consapevolezza tra i collaboratori.
In chiusura, Giacomo Coppi, Head of Supply Chain Management Sap Italia ha sottolineato l’urgenza di abbattere i silos, puntare sui business network e collegare Plm e manufacturing per poter creare valore dall’orchestrazione della supply chain, grazie alla gestione integrata e coordinata di tutti i processi, attori e flussi.