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Technovation Forum 2022: verso un’industria sostenibile, resiliente e umana

In occasione del Fanuc Technovation Forum 2022, il Managing Director Marco Delaini si è soffermato sulle nuove opportunità di Industria 5.0 e su come si potrà collaborare con Oem e utilizzatori finali in questa transizione, trovando nuovi equilibri in ecosistemi di innovazione digitale e sostenibile.

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Valeria Villani

Quest'anno l'evento annuale Technovation Forum di Fanuc è stato focalizzato su strategie e tecnologie orientate al futuro dell'Industria 5.0. Nel corso dell'evento, organizzato da Fanuc nella sede di Lainate (MI), i relatori hanno fatto il punto sui trend di mercato e hanno affrontato alcuni temi chiave come l’innovazione, la sostenibilità e le sfide del comparto dell’automazione industriale.

"Il paradigma produttivo ispirato a Industria 5.0 implica essenzialmente un concetto di Collaborative Industry declinata a più livelli", ha dichiarato Marco Delaini, Managing Director Fanuc, nel corso di Technovation Forum 2022. "Il primo livello è quello di un approccio human-centric, che pone al centro l'operatore, il secondo è quello della resilienza e il terzo della sostenibilità".

La strategia Fanuc Italia nella direzione Industria 5.0 si concretizza in una continua ricerca tecnologica volta all'ingegnerizzazione di soluzioni di robotica collaborativa, ma anche di macchine e sistemi CN, che condividano un approccio sostenibile, resiliente e incentrato sull'operatore. Lo dimostrano i cobot CR e CRX Series lanciati sul mercato, così come il programma "Robot RE-Generation" in ambito Service, o ancora - in area Education e Scuola - le attività sul territorio di Fanuc Academy e la sponsorizzazione Fanuc a livello mondiale dell'iniziativa WorldSkills per la Categoria Robot Systems Integration.

Marco Delaini

"L'approccio human-centric, sostenibile e resiliente di Fanuc non è solo tecnologico, ma anche culturale, e non è solo rivolto all'esterno, verso i clienti e i partner, ma anche internamente", ha spiegato Delaini. "Si pensi ad esempio alla sostenibilità. Il Fanuc Green Thinking significa sviluppare prodotti efficienti in grado favorire il risparmio energetico durante il loro intero ciclo di vita, ma anche rendere questi prodotti riutilizzabili e facili da manutenere e/o riparare. E poi, adottare scelte consapevoli in ottica ambientale ed energetica a partire dai propri reparti".

La stessa multinazionale - che a livello mondiale gestisce una produzione mensile di 12mila robot, 36.500 sistemi cnc e 170mila servomotori, conta 900mila robot, 5,2 milioni di sistemi cnc e 26 milioni di servomotori installati, e che nel primo semestre 2022 in Italia ha fatturato 95 milioni di euro - si è data degli obiettivi decisamente green per la nuova sede di Lainate.

"Entro il 2025 abbiamo intenzione di raggiungere il 100% di energia autoprodotta in sede. Entro il 2029, invece, l'obiettivo è quello di ottenere il 100% di riduzione del materiale di imballaggio in favore di materiali riciclati", ha aggiunto Delaini. "Inoltre, con il Programma Robot RE-Generation, un progetto pilota a livello europeo che abbiamo appena avviato in Fanuc Italy, proponiamo un servizio innovativo che ci permette di sostenere i nostri clienti, in ottica di economia circolare, estendendo il ciclo di vita dei robot e dei loro componenti".

Factory Automation, obiettivo energy saving

Durante l'evento, Piero Squarzon, Sales Manager Factory Automation Fanuc, ha ripercorso alcune delle novità tecnologiche introdotte da Fanuc, in ottica digital e green. La prima consiste nel Digital Twin, come opportunità di ottimizzare risorse e tempistiche nella progettazione di macchina e nel commissioning, massimizzando la possibilità di risolvere, o addirittura anticipare, eventuali problemi in campo attraverso la simulazione.

Pietro Squarzon

A seguire, Squarzon ha ribadito l'importanza della riduzione degli ingombri in armadi e quadri, per la quale Fanuc ha introdotto nuovi prodotti della gamma Industrial pc FIP1000 Series e della linea Slice I/O. Allo stesso tempo, il Manager ha ricordato la priorità di semplificare ulteriormente l'integrazione della programmazione di robot all'interno di sistemi CNC, nuovi o esistenti, grazie a Fanuc QSSR (Quick Simple Start-up Robotization), con le nuove estensioni QSSR On Site e QSSR Auto Path.

Infine, l'energy saving. "Un concetto, questo, che va declinato a più piani", ha puntualizzato Squarzon. "Certo non è un focus nuovo per noi: Fanuc ci lavora da anni, in tanti modi. Sceglie tecnologie servo e CNC dotati di CPU e memorie efficienti low consumption, o di display LCD, sempre low consumption, con funzioni auto-off. Per i propri servodrive utilizza semiconduttori di ultima generazione orientati alla riduzione dei consumi (SiC for High power). Con i suoi sistemi CNC, fornisce strumenti di monitoraggio preciso dei consumi, delle emissioni di anidride carbonica, per ogni componente periferico o singolo asse.

Re-Generation Program: lunga (e nuova) vita al robot

Con il Programma Robot RE-Generation, lanciato in anteprima da Fanuc in occasione di Bimu 2022, in ottobre a Milano, la branch Fanuc Italy ha intrapreso un nuovo progetto - pilota a livello europeo - destinato a rivoluzionare il service in ambito Robot e, successivamente, anche nei sistemi CN. “Con Robot RE-Generation proponiamo un servizio innovativo che ci permette di sostenere i nostri clienti, in ottica di economia circolare, estendendo il ciclo di vita dei robot e dei loro componenti”, ha illustrato Marco Bricco, Customer Service Manager Fanuc, al Forum 2022.

I robot in uso da tempo possono infatti essere rinnovati, grazie alla sostituzione di parti "ricondizionate", certificate dal Fanuc Repair Center in Lussemburgo, per tornare operativi, più efficienti e performanti, nelle fabbriche dei clienti, con una certificazione ISO, una garanzia di 24 mesi e un nuovo Green Book, consultabile tramite QRcode, che racchiude lo storico completo di tutte le attività di ricondizionamento eseguite sul robot.

“Il Programma RE-Generation, al quale è destinata anche un’area specifica (Re-Generation Area) nel nostro showroom Fanuc Experience di Lainate, gioca un ruolo molto importante nel raggiungimento di obiettivi di sostenibilità”, ha continuato Bricco. “Questo programma rientra in una gamma di servizi Fanuc di riparazione e manutenzione, anche su prodotti con età di 30 anni, pensati per gli utilizzatori finali, volti al riutilizzo di parti e componenti. Questo nuovo programma di ricondizionamento dei robot contribuisce a rendere le linee e le macchine esistenti più sostenibili ed efficienti”.

Sostenibilità e innovazione nell'industria: parola a Oem e utenti finali

Nel corso delle due tavole rotonde organizzate nella mattinata di Technovation Forum 2022, diversi interlocutori sul palco hanno portato le loro esperienze di innovazione e sostenibilità, nel ruolo di costruttori o di utilizzatori di macchine che da tempo collaborano con Fanuc. Benedetta Gnutti, Strategic Business Development Manager di Gnutti Transfer, ad esempio, ha raccontato come per la sua azienda "sostenibilità" significhi prima di tutto "efficienza energetica a 360 gradi".

"Decliniamo il concetto di energy efficiency a livello di sito produttivo, di prodotto e di supply chain", ha spiegato la Manager. "A livello di sito produttivo, stiamo intervenendo per eliminare, o sostituire con materiali diversi, la plastica negli stabilimenti, e stiamo studiando come sfruttare le fonti rinnovabili per ricavare l'energia necessaria ad alimentare lo stabilimento. Nel 2023 si prevede l'attivazione di due campi fotovoltaici con l'obiettivo di ridurre del 50% le emissioni di anidride carbonica. Si stanno installando anche colonnine elettriche e introducendo veicoli elettrici in azienda".

"Nel secondo caso, a livello di prodotto, intendiamo creare sistemi sempre più efficienti e puntare su soluzioni di accumulo energetico per ridistribuire l'energia sugli impianti. Abbiamo anche intenzione di selezionare iniziative di economia circolare da parte dei nostri fornitori, come il RE-Generation Program di Fanuc. Infine, ci prepariamo a depositare il nostro primo bilancio ESG nel 2023".

I partecipanti alle tavole rotonde di Technovation Forum 2022

Anche per Piero Cassani, Corporate Quality System & Sustainability Manager di Cefla, la sostenibilità passa dall'efficienza energetica in produzione. "Collaboriamo con Fanuc nella creazione del nostro sistema di verniciatura iGiotto. Il sistema è costituito da robot antropomorfo per la verniciatura di oggetti di grandi dimensioni, come gli infissi, ma anche di altri tipi di oggetti di forma complessa e/o materiali diversi dal legno", ha spiegato Cassani. "L'abbinamento del robot a un sofisticato software di monitoraggio permette di programmare tutti i cicli di verniciatura dedicati e gestire la produzione per ogni singolo carico, differenziando ogni singolo pezzo, ottenendo così dei livelli di efficienza ed energy saving importanti".

In Idea Plast, invece, come ha spiegato il General Manager Alessandro Trentini, sono da tempo impegnati nel supportare le aziende a ingegnerizzare soluzioni di recupero della plastica. "Il nostro motto è nuova e seconda vita alla plastica: trasformiamo i rifiuti in nuovi prodotti da utilizzare sul mercato. Accompagnando le aziende in questo percorso di recupero, siamo i partner ideali per la stesura dei Bilanci ESG e per nuovi percorsi di sostenibilità aziendale".

Franco Pozzi, il direttore generale di Cnos-Fap Regione Lombardia, ha invitato la platea a mettersi sempre in gioco per formare e rigenerare, non solo i prodotti e i materiali, ma anche le competenze, quindi, le persone. "Tempo e pazienza sono forme essenziali di sostenibilità aziendale: la capacità di ascoltare e confrontarsi, soprattutto verso le giovani generazioni, è preziosa". Sul tema sostenibilità e formazione si è soffermato anche Gabriele Grassi, Digital Innovation & Communication Director di E80 Group, ricordando che il mix vincente oggi è quello dato dalla somma di giovinezza+esperienza. "Alimentare questo mix permette di fare crescere bene e in fretta aziende innovative e sostenibili. Sostenibilità e innovazione vanno messe a sistema, non solo da un punto di vista tecnologico, ma anche culturale".

Innovazione: centrale il ruolo di robot e operatori

Fausto Mazza, Engineering Director di Stevanato Group, ha sottolineato come l'innovazione nella sua azienda passi anche da un uso massivo dei robot, tradizionali e collaborativi. "La nostra intenzione è quella di orientare sempre di più l'impiego di robot verso l'integrazione con algoritmi di intelligenza artificiale e con soluzioni di robotica mobile".

Sia per Cesare Fantuzzi, Full Professor in Industrial Automation and Robotics, Industria Tecnologica Italiana (IT-I), sia per Chiara Talignani Landi, Specialista Robotica Collaborativa di Fanuc, l'innovazione si modella anche sul ruolo - centrale - dell'operatore nei percorsi di digitalizzazione e sull'evoluzione del livello di interazione tra operatore e robot. "La grande portata innovativa della cobotica si definisce nella capacità di creare una nuova sinergia tra operatore e macchina, elevandola al livello di 'collaborazione evoluta' - oltre la 'coesistenza' e la "cooperazione' - dove il robot collaborativo acquisisce dei task, per generalizzarli e apprendere un comportamento".

In conclusione, Michele Zadra, Purchasing Manager CapEx & Maintenance di Luxottica, ha portato la sua testimonianza di utilizzatore finale che può innovare "utilizzando" la digitalizzazione. "Noi stiamo imparando a essere utenti di digitalizzazione, un percorso che porta sicuramente vantaggi importanti, in due direzioni principali, quello della macchina/impianto e quella del prodotto finale".

Qualunque sia l'interpretazione e la contestualizzazione del concetto di innovazione, in ogni caso, per Enrico Pisino, Ceo del Competence Center CIM 4.0, c'è una sola, essenziale best practice dell'innovazione: "la capacità di condividerla all'interno di un ecosistema".

Technovation Forum 2022: verso un’industria sostenibile, resiliente e umana - Ultima modifica: 2022-11-28T17:20:21+01:00 da Valeria Villani