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La supply chain 4.0: il ritratto di Panasonic

Prevedere l'imprevedibile per superare le sfide e le complessità delle supply chain nell'era post covid, per Panasonic è possibile grazie a IA, machine learning e deep learning.

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Massimiliano Luce

L’effetto Amazon ha rivoluzionato il mondo consumer, dove si può acquistare qualsiasi cosa in qualsiasi momento e riceverla il giorno successivo; ebbene, ora si è esteso a tutto il mercato business-to-business - ricorda Panasonic. Anche qui ogni settore si aspetta gli stessi livelli di trasparenza, servizio e comunicazione.

Se a questo si aggiungono poi un’ulteriore complessità che caratterizza l’ambito dei prodotti B2B e le sfide delle supply chain a livello globale, non è difficile capire il motivo per cui alcune aziende fatichino ad essere all’altezza di tali crescenti aspettative.

Chi avrebbe potuto prevedere che una delle navi cargo più grandi al mondo si sarebbe un giorno bloccata nel Canale di Suez, ‘congelando’ quasi $10 miliardi di scambi commerciali? O che la pandemia avrebbe portato ad un fermo della produzione di componenti, interrompendo le attività di molte industrie manufatturiere, dalla produzione delle automobili a quella dei cellulari, sconvolgendo gli equilibri e le operazioni nei trasporti e nella logistica?

Ecco perché le aziende devono costantemente cercare nuovi modi per soddisfare le aspettative dei clienti in qualsiasi circostanza. Anzi, se possibile, le devono persino superare. Pena il rischio di rimanere tagliate fuori dalla competizione di settore.

La visione di Panasonic

Panasonic Connect Europe riflette sulla necessità di una comprensione più profonda di quelle che sono le reali esigenze del business e di come concretamente soddisfarle. Spiega Jamie Rogers, Head of Operations: “Per rimanere competitivi e fornire valore, i produttori industriali e le organizzazioni B2B devono saper comprendere in maniera più profonda le esigenze dei propri clienti e offrire esperienze fuori dall’ordinario, senza sacrificare il livello di efficienza, faticosamente raggiunta, in termini economici e di adozione di pratiche lean/agile”.

Ciò che occorre per raggiungere il giusto equilibrio tra i costi e le esigenze di migliorare la reattività e l’esperienza cliente è oggi l’adozione di un approccio human-centric che sia supportato dalle più recenti potenzialità digitali. Tutto deve partire da un’organizzazione accurata dei flussi di lavoro.

“Se pensiamo ad esempio ai team di vendita – spiega Rogers - all’interno di ogni organizzazione essi devono valutare e rivalutare continuamente quali possano per i propri clienti le esperienze più rilevanti, considerando che tra l’altro esse possono variare a seconda dell’interlocutore che si intende approcciare, all’interno della stessa azienda. Per esempio, l’amministratore delegato, gli ingegneri, i team di procurement (uffici acquisti) e di vendita possono avere aspettative completamente diverse. È bene che i team di vendita puntino a trattare le aziende che approcciano come individui e non come entità, a conoscere cioè davvero il cliente e la ‘personalità’ della specifica organizzazione”.

Le sfide della supply chain

Oggi le aziende si misurano con le esigenze estremanente mutevoli di un target sempre più vario. Perciò è necessario dotare le proprie forze vendita di strumenti e della trasparenza operativa di cui hanno bisogno.

Secondo Panasonic un’area di particolare attenzione oggi più che mai è la supply chain. Le sfide, a partire dalle tariffe di trasporto globali e dalle criticità logistiche, possono essere mitigate solo mediante comunicazioni proattive e maggiore trasparenza. Oggi molte organizzazioni si affidano alla tecnologia, in particolare al machine learning e all’intelligenza artificiale. A loro il compito di scongiurare il rischio di interruzioni e ritardi nella catena di approvvigionamento. Questo allo scopo di ridurre al minimo l’impatto delle criticità della supply chain sull’utente finale.

Per esempio, affidarsi all’intelligenza artificiale per l’analisi della domanda globale permette di apportare modifiche in tempo reale agli ordini della componentistica e alla pianificazione della produzione industriale. L’automazione dei processi di produzione contribuisce a rendere più efficienti le attività di acquisto e il processo di ordine e consegna per il cliente.

In altra aree della logistica l’evoluzione tecnologica è incentrata su applicazioni di deep learning. Ad esempio l’analisi del moto ondoso in ambito trasporti marittimi permette di prevedere con maggiore precisione gli arrivi dei prodotti. Diventa cosè possibile fornire informazioni ancora più accurate sui tempi di consegna all’utente finale.

Il progresso in ambito industriale sta innegabilmente contribuendo a favorire un miglioramento dei processi di pianificazione e di produzione, a tutto vantaggio dei clienti. “Prevedere l’imprevedibile – conclude Rogers – deve significare per l’industria assumere una maggiore capacità di prepararsi all’imprevisto e di essere competitiva. Può rivelarsi realmente strategico dotarsi della giusta mentalità, del giusto pensiero e approccio e certamente affidarsi alla tecnologia.

La supply chain 4.0: il ritratto di Panasonic - Ultima modifica: 2023-02-01T09:07:50+01:00 da Massimiliano Luce