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Sostenibilità: l’importanza dell’Esg reporting

Secondo la Direttiva europea Csrd, le grandi aziende sono chiamate a produrre una rendicontazione societaria di sostenibilità. Iconsulting illustra le prove che le aziende dovranno affrontare per effettuare la transizione green.

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  • n.305 - Settembre 2022
  • n.304 - Luglio 2022
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Nicoletta Buora

Negli ultimi anni sono stati definiti nuovi obiettivi di sostenibilità a livello sia internazionale sia europeo in ambito Esg (Environmental, Social e Governance), al fine di fornire un contributo tangibile al percorso comune verso una maggior sostenibilità ecologica, inclusione e parità sociale.

In particolare, l’UE ha introdotto importanti novità in materia di regolamentazione: nel dicembre 2022 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la nuova Direttiva europea Csrd (Corporate Sustainability Reporting Directive) sulla rendicontazione societaria di sostenibilità.

Tale normativa sancisce l’obbligo di pubblicare bilanci non finanziari e i dati sull'impatto delle proprie attività su ambiente, persone e pianeta per grandi aziende di interesse pubblico con più di 500 dipendenti, grandi imprese, aziende quotate, ad eccezione delle microimprese e imprese extracomunitarie.

Transizione green, un dovere per molte organizzazioni

Affrontare la transizione sarà, dunque, un dovere per molte organizzazioni e, per portarla a compimento, è essenziale elaborare una strategia a lungo termine.

Ed è qui che entra in campo l’Esg reporting, il resoconto degli effetti di un’impresa su ambiente, società e governance, un’operazione che richiede pianificazione e costanza nel monitoraggio day-by-day.

Iconsulting, azienda di consulenza italiana focalizzata sulla creazione di valore strategico partendo dai dati, ha individuato le sette sfide con cui confrontarsi nella realizzazione di questa attività.

Sette sfide per la sostenibilità

  1. Commitment: è fondamentale rendere consapevoli tutte le persone coinvolte dell’influsso che esercitano attraverso il proprio operato, per questo è necessario un ingente impegno e sponsorship a livello corporate per garantire il successo delle iniziative Esg.
  2. Governance: l’Esg reporting presuppone un governo robusto degli stakeholder interni come contributori al raggiungimento della strategia Esg, sia nella fase di raccolta dei dati a supporto dei processi di monitoraggio, sia nella loro analisi per migliorare i processi interni. Per condurre a buon fine l’operazione è indispensabile che tutte le funzioni dell’impresa lavorino come un unico team.
  3. Regulation: flessibilità deve divenire la parola chiave per fronteggiare le modifiche legislative e i cambiamenti della strategia aziendale. Oggi, nello specifico, è richiesto un grande sforzo per adattare il lavoro effettuato sui framework precedenti alle nuove direttive europee.
  4. Data Quality: i dati a supporto dei processi sono spesso imprecisi o interpretati e non risiedono all’interno dei sistemi, per questa ragione è meglio gestire la qualità del dato fin da subito, per evitare un effort maggiore nella fase di reporting. È altrettanto importante classificare le informazioni aziendali nel modo corretto secondo la definizione dei framework Esg.
  5. Automation: i processi Esg raccolgono dati su tutto l’operato dell’azienda e riguardano molte sorgenti informative, alcune delle quali non strutturate; è fondamentale quindi limitare il livello di manualità nell’acquisizione dei dati necessari per rendere il più possibile automatizzato e veloce questo iter che coinvolge diversi attori e richiede un effort importante.
  6. Data e Metadata Management: i processi di raccolta e rendicontazione data intensive esigono una gestione strutturata dei dati multi-sorgente. Poiché sono coinvolti diversi attori e varie fonti informative, articolate e non, tutto deve essere documentato, tracciato e impostato per risultare intelligibile agli stakeholder interni ed esterni e alle figure aziendali che utilizzano i dati per definire i Kpi.
  7. Innovation: effettuare Esg reporting non deve essere concepito solo come un obbligo normativo, ma anche come un’occasione per evolvere i processi interni e per ottenere un vantaggio concreto con i consumatori che in questo modo divengono shareholder del valore generato in ambito sostenibilità.

Sostenibilità: l’importanza dell’Esg reporting - Ultima modifica: 2023-09-27T11:12:43+02:00 da Nicoletta Buora