Nel marzo del 2023, un Decreto del MIMIT stabiliva che i Competence Center divenissero soggetti attuatori del PNRR. Pertanto, agli 8 centri di competenza ad alta specializzazione, individuati dal Ministero nel 2018, viene riconosciuto un ruolo di primaria importanza.
Tra questi c’è SMACT S.c.p.A. La società consortile per azioni costituita per gestire il Centro di Competenza ad Alta Specializzazione insediato nel Triveneto. Favorisce la digitalizzazione, promuovendo la realizzazione di progetti di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico.
Innovazione e trasferimento tecnologico nei servizi SMACT
Nell’ambito della M4C2 Investimento 2.3, il Competence Center eroga diverse tipologie di prestazioni, destinate alle imprese. Grazie alle risorse a sua disposizione, può offrire prezzi decisamente scontati su servizi tecnologici avanzati, servizi innovativi e qualificanti di trasferimento tecnologico. Con un indubbio beneficio per i richiedenti.
Attraverso i diversi Bandi pubblicati, SMACT seleziona le possibili imprese beneficiarie, alle quali verrà accordato un prezzo più basso rispetto a quello di mercato. Con importanti aliquote di sconto per i servizi di Innovazione e Formazione, come riportato sul portale del Competence Center.
Le percentuali di sconto offerte nell’ambito dell’iniziativa SMACT cambiano a seconda della dimensione aziendale. Per le piccole e medie imprese variano dal 50 al 70, mentre per le grandi rimangono sul 40 (con un’unica eccezione al 30). Tutti i servizi sono destinati ad entrambe le categorie di imprese, tranne la Roadmap Digitale. È una priorità delle pmi, ed ha lo sconto più elevato (70%).
Easy SMACT: i servizi base
Facciamo qualche esempio, partendo proprio dalla Roadmap Digitale. Si tratta di un’analisi strutturata dei fabbisogni tecnologici aziendali. E offre la possibilità di focalizzarsi sulle più utili linee di intervento per migliorare i processi interni dell’impresa. Utilizzando, però, la tecnologia.
C’è poi lo Scouting di soluzioni e competenze, che offre invece la possibilità di entrare in contatto con i migliori esperti del network SMACT (Università, altri Centri di Ricerca e imprese innovative). In questo modo, sarà più semplice individuare le tecnologie adatte ai propri specifici bisogni.
Per sviluppare rapidamente prototipi di applicazioni industriali, come dashboard per il monitoraggio dei KPI o chatbot intelligenti per l’interazione con i dati produttivi, è possibile richiedere il servizio di Fast prototyping digitale. Mentre, per valorizzare le tecnologie e le applicazioni in fase di sviluppo nella propria azienda, si può optare per un servizio di Open Innovate. Particolarmente interessane, infine, risulta l’Assessment delle competenze digitali. Utile per la mappatura delle competenze relative alle tecnologie 4.0 e 5.0.
I servizi addizionali
Inoltre, qualora le aziende optino per l’acquisto di uno o più servizi addizionali, potranno ricevere uno sconto maggiore. Che, però, non potrà superare il 10%. In realtà sono solo due i servizi appartenenti alla seconda categoria. Si tratta del “Dissemination” e dei Corsi a Catalogo.
Il primo ha l’obiettivo di comunicare e condividere con il pubblico le informazioni di progetto e i risultati delle attività – al netto del patto di riservatezza. Attraverso più strumenti (newsletter, social, web), SMACT promuove la visibilità dell’impresa. Con un indubbio ritorno d’immagine e di profitti. I Corsi, invece, rientrano nell’ambito della formazione specifica, per lo sviluppo delle competenze digitali.
Le risorse del Bando Easy SMACT: 1 milione di euro per le imprese
Il recente Bando ha stanziato 1 milione di euro per la concessione di agevolazioni alle imprese ritenute idonee. Si tratta di importi che saranno utilizzati sotto forma di sconto in fattura, sull’erogazione dei servizi. Dunque, una sorta di indiretto contributo a fondo perduto. Pertanto, i beneficiari corrisponderanno solo la quota non coperta dall’incentivo.
L’obiettivo? Favorire il più ampio accesso ai servizi di innovazione e formazione. Anche alle imprese meno strutturate e più bisognose, quindi, di una spinta verso la crescita innovativa. Il tutto, entro aprile 2026, deadline per la conclusione dello svolgimento dei servizi. Ma anche prima, se l’accordo tra le Parti lo prevede. Sono comunque ammesse delle proroghe, se richieste in tempo.
Easy SMACT: pmi e grandi imprese, tra i beneficiari
Ogni pmi e grande impresa, con una stabile organizzazione in Italia, può presentare domanda per il Bando Easy SMACT. Rispettando però alcuni requisiti. Non deve, innanzitutto, sussistere una situazione, anche potenziale, di conflitto di interesse tra il management dell’impresa (legale rappresentante o titolare effettivo) e i soggetti del Centro di trasferimento tecnologico.
È poi necessaria una regolare costituzione e l’iscrizione al Registro delle Imprese. Per le compagini non residenti in Italia è richiesta una personalità giuridica riconosciuta nel proprio Stato. Ma anche una sede secondaria sul territorio nazionale. È poi obbligatorio il rispetto del Regolamento GBER e de minimis.
Sono escluse le imprese morose nei confronti della Commissione o del MIMIT. Ed è necessario il rispetto di tutte le altre leggi e normative nazionali ed europee applicabili. Tra cui anche quelle sulla protezione dei whistleblower (segnalatori di illeciti).
I requisiti di sostenibilità per la domanda Easy SMACT
Trattandosi di risorse a valere sul PNRR, è prevista una casistica molto severa per il rispetto dei principi del Piano. Dunque, l’impresa beneficiaria dovrà garantire che i servizi richiesti non siano già stati finanziati da altre risorse europee. E deve adottare misure affinché venga garantita una gestione finanziaria sana. Evitando quindi situazioni particolari come frode e corruzione.
È poi cogente il rispetto della parità di genere, dell’inclusione lavorativa, della valorizzazione dei giovani e della riduzione dei divari territoriali. E, soprattutto, del principio DNSH (https://www.mase.gov.it/pagina/pnrr/cose-il-principio-dnsh). Sono poi individuati alcuni settori esclusi. Si tratta di quelli ad alto impatto ambientale, con attività inquinanti o non conformi alle normative di sostenibilità green.
Come presentare la domanda per il Bando SMACT?
Sul portale del Competence Center è presente la normativa e i diversi Annessi. Tra questi, l’Allegato l’1. Ovvero il modulo di presentazione della domanda. È necessario compilarlo e accludere la documentazione richiesta. Inviando, poi, il tutto via PEC all’indirizzo smact.bandi@legalmail.it. Nell’oggetto andrà riportata la dicitura “Domanda Easy SMACT”. Tutto ciò, non oltre le ore 12.00 del 30 maggio 2025. Il tempo stringe, quindi.
La procedura è a sportello, dunque in ordine cronologico di arrivo. Dopo la verifica di ammissibilità, con possibili richieste di integrazioni, si passerà alla fase di negoziazione. Definendo, cioè, i dettagli finali dell’accordo tra l’impresa e Competence Center. Potranno essere richieste modifiche o integrazioni ai servizi di innovazione inizialmente proposti. Sia da un punto di vista tecnico che economico. Alla fine del processo, si siglerà il contratto.
SMACT può comunque revocare totalmente o in parte il finanziamento, in più casi. In primis, qualora l’impresa non rispetti le condizioni previste dal Bando e dall’accordo tra le Parti. Ma anche nel caso di mancato rispetto dei requisiti di ammissione, di ritardo nell’avvio o nella realizzazione del servizio, per false dichiarazioni e uso improprio di informazioni riservate. Tuttavia, prima di procedere alla revoca, il Competence Center richiederà chiarimenti e valuterà le risposte. Solo dopo disporrà l’annullamento dell’agevolazione.