Sì è concluso il Security Summit 2022, la tregiorni in streaming del principale convegno italiano sulla cybersecurity organizzato da Clusit e Astrea, che ha visto la presenza di 1.500 partecipanti.
La presentazione del Rapporto Clusit 2022, che ha aperto i lavori, ha portato all’attenzione del pubblico i numeri e le considerazioni qualitative sugli attacchi perpetrati negli ultimi dodici mesi e la riflessione che ne è scaturita è la necessità di sforzo politico e imprenditoriale collettivo per rendere sicura l’infrastruttura digitale dell’Italia.
Inevitabili anche i rimandi all’attualità del conflitto russo-ucraino e al rischio di una reale cyber war. “Oggi si fronteggiano stati e gruppi organizzati, in una situazione estremamente complessa anche se per il momento non ancora di cyber-war conclamata, destinata in ogni caso a cambiare non solo gli assetti geopolitici mondiali, ma anche la percezione dei rischi sottesi al digitale”, ha affermto Gabriele Faggioli, presidente di Clusit.
Serve una strategia e un’economia di scala della sicurezza informatica
L'Italia necessita di infrastrutture protette, sicure, resilienti: mai come in queste settimane, e nei prossimi mesi e anni, sarà importante rendersi conto della necessità di una scelta politica forte e possibilmente univoca a livello europeo.
"L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale è sicuramente un punto di partenza, ma sarà fondamentale convogliare le risorse del Pnrr in investimenti strutturali nel digitale, affinché l’innovazione sia nativamente sicura", ha concluso Faggioli
Privacy e data protection: fondamentale accrescere la consapevolezza degli utenti
I temi della privacy, della data protection e della compliance, che non possono prescindere da una struttura organizzativa adeguata e da un controllo della complessa filiera di fornitori, sono stati approfonditi con le esperienze concrete di Plenitude e Tim, nel corso della tavola rotonda “La protezione dei dati personali dopo l’intervento dell’Autorità Garante: le azioni di Plenitude (già Eni gas e luce) e TIM” .
Entrambe le realtà, insieme all’Autorità Garante, hanno convenuto che - oltre a misure di miglioramento organizzativo interne e di snellimento dei processi - è fondamentale accrescere la consapevolezza degli utenti, che è stata indirizzata dalle due società con la creazione e la comunicazione trasparente di strumenti di difesa creati ad hoc.