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Robotica e dati: come cambia la fabbrica digitale

In occasione di Bimu 2022, Abb ha fatto il punto sulla robotica - industriale tradizionale e collaborativa - e sull'utilizzo dei dati di impianto, come chiave di svolta per una fabbrica realmente digitale, quindi flessibile, produttiva e sicura.

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Alice Alinari

Quando il settore manifatturiero chiede strumenti in grado di abilitare la mass customization, di gestire lotti produttivi sempre più ridotti e una costante efficienza operativa, i robot rispondo.

"I robot sono la chiave per una svolta significativa nel settore manifatturiero. Sono in grando di rispondere a queste domande", ha dichiarato Leonardo Leani, Local Division Manager Robotics di Abb Italia, in occasione dell'ultima edizione di Bimu, a Milano. "Sempre più semplici da implementare e utilizzare, i robot consentono di personalizzare la produzione in base alla domanda".

"L’utilizzo dei dati, poi, apre nuovi orizzonti in fatto di efficienza e disponibilità degli impianti, per un più rapido ritorno dell’investimento. Infine, l’utilizzo dei cobot si rivela una strategia vincente per la sicurezza degli operatori e le relative condizioni di lavoro".

ABB cobot bimu 2022

Flessibili e collaborativi?

Grazie alla connettività e all’analisi dei dati, il paradigma Industria 4.0 sta contribuendo a tutt’oggi allo sviluppo del settore manifatturiero verso una produzione più efficiente, flessibile, sicura e smart. Nella sua proposta Abb ha confermato il suo trend verso la flessibilità con i nuovi Flexley, i robot autonomi mobili (Amr, Autonomous Mobile Robot) in grado di rendere la produttività più flessibile ed efficiente e di eseguire task complessi e movimentazione di materiali.

"In questo contesto di transizione digitale in corso, ormai proiettata dal 4.0 al 5.0, la robotica collaborativa è l’anello di congiunzione capace di unire le necessità industriali alla centralità dell’uomo, sollevandolo dai compiti più pesanti o ripetitivi", ha spiegato Oscar Ferrato, Cobot Product Manager Robotics di Abb Italia.  

ABB cobot due bimu 2022

I robot collaborativi sono una realtà relativamente recente nel mondo dell’automazione industriale, ma si sono già ritagliati una quota importante di applicazioni pratiche, in particolare nelle piccole e medie imprese. "Il motivo è semplice: rispetto ai robot industriali, che pure mantengono un netto vantaggio nell’industria pesante o in ambienti pericolosi, i collaborativi sono ideali per lavorare fianco a fianco con il personale, in totale sicurezza e con una produttività elevata", ha aggiunto Ferrato.

"Nessuna necessità di collocarli in ambienti controllati, né di installare protezioni aggiuntive: i cobot Abb sono costruiti per dare il meglio accanto al personale, anche interagendovi. Si tratta di un vantaggio anche economico legato all’acquisto, poiché non richiedono l’installazione di costosi sistemi di sicurezza aggiuntivi o ripari dedicati. Possono inoltre essere spostati con facilità per essere collocati accanto alle diverse macchine in funzione delle necessità applicative".

Un esempio di robotica collaborativa per la saldatura

Tra gli esempi di collaborativi, Abb ha presentato in fiera una nuova cella di saldatura collaborativa con il cobot GoFa impegnato nella simulazione di una innovativa cella collaborativa per la saldatura ad arco. L'applicazione si basa su un dispositivo di programmazione semplificata montato sul polso del cobot. Il dispositivo consente a qualsiasi operatore, anche al meno esperto di robotica, di creare rapidamente un programma di saldatura in autoapprendimento.

Il dispositivo infatti permette, grazie all’utilizzo di semplici pulsanti, di attivare tutte le istruzioni necessarie alla saldatura robotizzata, sfruttando al meglio le funzionalità del potente software Abb ArcWare, totalmente dedicato all’applicazione di saldatura.  

Gli autonomi della famiglia Flexley

Sempre in fiera è stato possibile vedere un robot mobile autonomo della famiglia Flexley implementato all’interno di una soluzione di asservimento macchine. L’AMR trasporta all’interno della macchina del materiale che viene visionato e movimentato da un robot antropomorfo, modello IRB 2600.

I robot mobili autonomi garantiscono livelli di flessibilità elevati, dalla produzione alla logistica, dall'intralogistica al fulfillment, dalla vendita al dettaglio alla sanità. Queste soluzioni aiutano le aziende a sostituire le attuali linee di produzione sequenziali con sistemi completamente flessibili nei quali Amr intelligenti trasportano autonomamente materiali, parti e prodotti finiti fra postazioni di lavoro intelligenti connesse all'interno di fabbriche, centri logistici, laboratori, negozi e ospedali.  

Pick & place, le novità di Abb

Spazio anche al Pick & Place (movimentazione di particolari di dimensioni medio-piccole), al quale in fiera è stata dedicata un’area nella quale i robot Abb (un IRB360 e un IRB390) insieme a un sistema di trasporto AcoposTrak di B&R, si distinguono per velocità, precisione e ripetibilità.

Abb ha aggiunto due nuove famiglie di robot alla gamma di modelli di grandi dimensioni per applicazioni produttive complesse, i robot IRB 5710 e 5720 di Abb, che sono particolarmente adatti ad applicazioni quali fabbricazione di veicoli elettrici, fonderia, forgiatura, gomma, plastica e costruzioni metalliche.

Disponibili in otto varianti, i robot IRB 5710 e IRB 5720 hanno capacità di carico da 70 a 180 kg, con sbracci da 2,3 a 3 metri. Entrambe le famiglie di robot sono idonee allo svolgimento di svariati compiti in produzione, fra cui movimentazione di materiali, asservimento di macchine e assemblaggio, oltre a operazioni specifiche nella fabbricazione di veicoli elettrici, come il pick&place di moduli batteria, l'assemblaggio ad alta precisione e la movimentazione di parti.

ABB connected services bimu2022

A corredo della proposta di robotica, tradizionale e collaborativa, c'è sempre in primo piano il pacchetto Abb Ability Connected Services, per la connessione dei robot al Cloud Abb e l'ottimizzazione delle prestazioni e della produttività.

Robotica e dati: come cambia la fabbrica digitale - Ultima modifica: 2022-10-25T12:06:07+02:00 da Alice Alinari