Parte il 25 gennaio 2023 il nuovo bando di Regione Lombardia, Ricerca & Innova, a sostegno degli investimenti in ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione di processo, anche digitale, attuati dalle pmi lombarde.
Dunque, ancora una volta la Regione supporta il proprio sistema industriale, accrescendone la competitività e promuovendo i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, attraverso la realizzazione di soluzioni tecnologiche innovative.
La misura agevolativa, nell’ambito del Programma Regionale FESR 2021-2027, è finanziata con risorse pari a 27,197 milioni di euro. Ulteriori 80 milioni potrebbero essere resi disponibili in futuro, per garantire continuità alla misura, fino al 2027, attraverso l’apertura di finestre periodiche, prontamente annunciate.
Nel bando, già disponibile on-line sono indicati dettagli, requisiti e modalità di presentazione. Analizziamoli.
I destinatari del bando Ricerca & Innova
Possono presentare domanda le pmi lombarde, come definite dall’apposito Regolamento europeo (Allegato 1), che restino tali (caratteristica dimensionale) fino alla data di concessione del beneficio. Le pmi devono risultare attive e iscritte nel Registro delle Imprese. Dovranno aver depositato almeno due bilanci (o due dichiarazioni fiscali), e presentare una sede legale nella Regione.
Sono ammesse anche le pmi con sola sede operativa attiva, nonché quelle che si impegnino a costituirla, entro specifici termini. Sono escluse le imprese “in difficoltà”, quelle oggetto di procedura concorsuale per insolvenza, le imprese che non abbiano ancora rimborsato prestiti d’aiuto, non in regola con la normativa antimafia, e destinatarie di provvedimenti interdittivi.
Ogni soggetto potrà presentare una sola domanda di partecipazione, a meno che quella precedente non risulti già in una fase d’avanzamento, con parziale pagamento. In questo caso si provvederà con un procedimento a parte, compensando il quantum richiesto con il già ricevuto.
Il finanziamento e il contributo a fondo perduto
La misura agevolativa si compone di una parte finanziata, da restituire, e di un’altra a fondo perduto. Il massimo richiedibile, a copertura del 100% delle spese ammissibili, è pari a 1 milione, considerando però anche i limiti massimi di intensità di aiuto. Di questo, il 70% di risorse è offerto a titolo di finanziamento, con tasso nominale annuo dello 0%, mentre il restante 30 è un contributo.
Le percentuali cambiano (rectius, migliorano: 65% e 35%) nel caso di Start Up Innovative o pmi oggetto, nei precedenti 18 mesi, di operazioni di investimento da parte di venture capital o private equity. Infine, per i progetti ambientali, in linea con il New Green Deal Europeo, il contributo sale al 40%.
Il finanziamento durerà al massimo 7 anni, con rate semestrali posticipate al 30 giugno e al 31 dicembre, e la possibilità di rimborso anticipato. L’agevolazione è cumulabile con altre, nel rispetto del principio “de minimis”; è comunque sempre vietato il doppio finanziamento per le medesime spese. È poi fondamentale la “finalità divulgativa” del progetto, con la pubblicità dei dati, per l’intera comunità imprenditoriale.
Ricerca & Innova: i progetti e le attività
Ogni progetto andrà realizzato nella sede operativa o legale indicata in domanda. Dovrà incrementare il valore aggiunto innovativo della singola impresa beneficiaria, attraverso la progettazione, sperimentazione e adozione di soluzioni innovative. Dovrà prevedere una spesa compresa tra gli 80mila euro e un milione. Andrà avviato solo dopo aver presentato la domanda, con un tempo realizzazione non superiore a 18 mesi.
Tuttavia, ci sono limitazioni per i progetti (paragrafo B.2.a-5 della apposita normativa) e per le attività. Quelle ammesse riguardano ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione di processo, anche combinate tra loro. Possono ricomprendere advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, Industrial Internet, Cloud, cybersecurity, Big Data.
Ogni progetto dovrà far riferimento ad una delle 27 macro tematiche, funzionalmente agli 8 ecosistemi dell’innovazione, come identificati dalla “Strategia di Specializzazione intelligente per la ricerca e l’innovazione”. Tra questi sono inclusi ecosistemi dell’innovazione, connettività e informazione, sostenibilità e manifattura avanzata
Le spese ammissibili nelle attività di ricerca, sviluppo e innovazione
Le risorse dell’agevolazione potranno essere utilizzate per le spese connesse al progetto, pertinenti e direttamente imputabili alle attività di R&S&I (ricerca, sviluppo e innovazione). Tra queste, sono altresì ricompresi i costi per le assunzioni di ricercatori, tecnici e altri soggetti impegnati nelle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, ma anche in attività di innovazione dei processi e dell’organizzazione.
Sono imputabili un massimo di 1.720 ore annue (considerate su 12 mesi consecutivi), ma non sono agevolabili le spese per i contratti di apprendistato, tirocinio e stage. Tra gli altri costi ammissibili rientrano le strumentazioni e le attrezzature, la ricerca contrattuale, la privativa industriale, le spese generali supplementari e gli altri costi di esercizio.
Anche le spese, come il progetto, andranno avviate dal giorno successivo alla presentazione della domanda, e dovranno essere riconducibili alla sede lombarda indicata. Qualora in corso d’opera i costi autorizzati dovessero variare, sarà necessario comunicarlo, pena la decadenza del beneficio.
La procedura e le tempistiche del bando Ricerca & Innova
Lo sportello aprirà alle ore 14 del 25 gennaio 2023. Sarà possibile presentare la domanda esclusivamente per via telematica, utilizzando necessariamente i format disponibili on-line (in calce alla pagina dedicata).
L’istruttoria prevede una valutazione a sportello, quindi secondo l’ordine cronologico di protocollazione, e sono previste due fasi. Con la prima, verrà valutata l’ammissibilità formale delle domande; seguirà poi una valutazione tecnica e una economico-finanziaria; l’esito sarà comunicato via pec.
Al beneficiario sarà richiesta la presentazione della documentazione necessaria alla stipula del contratto di intervento finanziario, il cui mancato invio, nei successivi 180 giorni, comporterà la decadenza dall’agevolazione. L’erogazione delle risorse avverrà per il tramite di Finlombarda, il soggetto istruttore, che erogherà una prima tranche (70% del totale concordato) come anticipo, e una seconda a saldo, a conclusione del progetto.
La chiusura dello sportello è fissata per le ore 14 del 31 dicembre 2024 o, comunque, fino ad esaurimento della dotazione finanziaria.