Si torna a parlare di tecnologie emergenti, un argomento sempre più centrale per lo sviluppo industriale e l’innovazione dei settori produttivi. Con il recente Decreto direttoriale del MIMIT, datato 14 aprile 2025, vengono stabiliti i termini di apertura e le modalità di presentazione delle domande per la misura STEP.
Un incentivo introdotto ad ottobre 2024, destinato alla promozione della crescita sostenibile e della competitività delle imprese. Con il fine di sostenere lo sviluppo di tecnologie critiche ed emergenti. E di ridurre, allo stesso tempo, le dipendenze strategiche dell’UE, per preservare l’integrità del mercato interno. Vediamo i dettagli.
Le risorse per ricerca collaborativa e le tecnologie critiche STEP
Con una dotazione finanziaria di 400 milioni di euro, saranno concessi finanziamenti agevolati e contributi alle imprese. Per sostenere i progetti di ricerca e sviluppo, coerenti con i settori tecnologici rientranti nell’ambito di applicazione del Regolamento UE n. 2024/795.
L’atto europeo istituisce una piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa, conosciuta più comunemente come STEP (Strategic Technologies for Europe Platform). Gli interventi andranno realizzati nei territori delle Regioni italiane meno sviluppate. Quindi nel Mezzogiorno e precisamente in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Il Decreto Ministeriale del 25 ottobre 2024 ha destinato in totale 400 milioni di euro ai progetti. Di questi, 320 milioni a valere sull’Azione 1.1.4. (Ricerca collaborativa) del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027. E 80 milioni a valere sull’azione 1.6.1 (Sostegno alle tecnologie critiche STEP) del medesimo Programma.
Una parte dei 320 milioni (e, più precisamente, il 60%), andrà ai progetti proposti da pmi e reti di imprese. È fondamentale che i soggetti appartengano tutti alla categoria delle piccole e medie imprese o, nel caso delle reti, realizzino un progetto comune in forza del contratto che le unisce. Un’altra piccola quota (il 25% del 60%), è invece destinata alle micro e piccole imprese.
Bando tecnologie critiche STEP: beneficiari e progetti
L’agevolazione è riservata a tutte le tipologie di imprese che, alla presentazione della domanda, operino nel comparto industriale, agroindustriale o artigiano. Indipendentemente dalla dimensione ma con due bilanci approvati. Sono ammessi anche i Centri di Ricerca (come proponenti) e gli Organismi di Ricerca (co-proponenti di un progetto congiunto).
I progetti – come riportati all’articolo 4 del Decreto Ministeriale – dovranno riguardare attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale. Per realizzare nuovi prodotti, processi o servizi. O per migliorare, notevolmente, quelli già esistenti. Il tutto, tramite lo sviluppo delle tecnologie critiche individuate dal Regolamento STEP.
I progetti potranno essere di due tipologie, a seconda dei costi ammissibili. Quelli con spese comprese tra 1 e 5 milioni di euro dovranno essere presentati in forma collaborativa da più soggetti d’impresa. Per i progetti con spese comprese tra i 5 e 20 milioni di euro possono invece partecipare anche le imprese di grandi dimensioni, in maniera singola. C’è poi ancora un’ulteriore distinzione tra i progetti, a seconda dell’Azione su cui sono a valere le risorse.
I progetti di ricerca collaborativa e quelli di sostegno alle tecnologie critiche STEP
I 320 milioni sull’Azione 1.1.4 (Ricerca collaborativa) coprono spese e costi ammissibili non inferiori a 1 milione di euro e non superiori a 5 milioni. I progetti che rientrano in tale ambito dovranno avere una durata compresa tra i 18 mesi e i 36. Con avvio successivo alla data di presentazione della domanda – ma entro 3 mesi dal decreto di concessione dell’agevolazione.
Questa tipologia di progetti, in forma collaborativa, dovrà essere realizzata coinvolgendo un massimo di tre proponenti, di cui almeno una micro o pmi, uniti da un contratto di rete. Inoltre, ciascuno dei proponenti dovrebbe sostenere almeno il 10% dei costi ammissibili.
In alternativa, il progetto potrà essere realizzato da una singola pmi o piccola Mid-Cap. Con il coinvolgimento però di almeno uno o più soggetti esterni che concorrano alle attività di ricerca e sviluppo, tramite servizi di ricerca e prestazioni di consulenza. Con un valore pari ad almeno il 10% dei complessivi costi ammissibili.
Gli ulteriori 80 milioni vanno ai progetti relativi all’Azione 1.6.1 (Sostegno alle tecnologie critiche STEP). Devono prevedere spese e costi compresi tra i 5 e i 20 milioni di euro. Sempre di durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36. I soggetti coinvolti, di qualsiasi dimensione, possono presentare progetti di ricerca e sviluppo singolarmente o congiuntamente, con il coinvolgimenti di un massimo di cinque co-proponenti.
Tecnologie critiche STEP: le spese ammissibili e le agevolazioni
Tra le spese ammissibili rientrano quelle per il personale tecnico, per strumenti e attrezzature nuove, consulenze anche finalizzate a know how e brevettazione. Così come spese generali e materiali impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo. Tutti i costi andranno contabilizzati separatamente. E dovranno superare i 500 euro, nel rispetto del principio DNSH.
Le agevolazioni sono concesse secondo il Regolamento GBER. Quindi secondo i limiti individuati dall’atto, per intensità di aiuto, categorie di spesa ammissibili e altre condizioni specifiche. Assumono la forma di finanziamento agevolato e contributo diretto alla spesa. Nel primo caso le risorse finanzieranno il 50% dei costi e delle spese ammissibili.
Nella forma del contributo, invece, copriranno il 35% delle spese ammissibili sostenute dalle piccole imprese. La percentuale scenderà al 30 per le imprese di media dimensione. E al 25 per quelle grandi. Diversamente, gli Organismi di ricerca potranno richiedere solo un contributo diretto. Che varia dal 40% per costi e spese di sviluppo sperimentale al 60, per costi e spese in attività di ricerca industriale.
Quando e come presentare la domanda per le tecnologie critiche ed emergenti (STEP)?
Il Decreto Direttoriale del 3 aprile 2025 ha stabilito termini e modalità per la presentazione delle domande di agevolazione. Lo sportello apre alle ore 10.00 del 14 maggio 2025. Ma già dal 30 aprile 2025 è possibile pre-compilare la domanda. Le informazioni utili sono presenti sulla pagina dedicata alla misura sul sito del MIMIT.
Per i chiarimenti – considerando che non verranno fornite risposte relative a casi specifici – bisognerà far riferimento alle FAQ disponibile sul portale del Soggetto Gestore, Mediocredito Centrale. Questi procederà all’istruttoria delle domande secondo una procedura valutativa a sportello - secondo l’ordine cronologico di arrivo.