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Quando e come adottare un’architettura di Edge computing

Le architetture di edge computing portano l’elaborazione dei dati vicino alle applicazioni, rendendole più veloci. Le riflessioni di Fabio Gerosa, Sales Director Italy di Couchbase, ci aiutano a comprendere alcune dinamiche dell'edge computing.

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Nicoletta Buora

Le architetture di edge computing portano l’elaborazione dei dati ai margini, vicino alle applicazioni, rendendole più veloci perché i dati non devono viaggiare fino al cloud e viceversa.

Questo le rende più affidabili, perché l’elaborazione locale dei dati consente di operare anche senza Internet.

Le riflessioni di Fabio Gerosa, Sales Director Italydi Couchbase, ci aiutano a comprendere alcune dinamiche per prendere decisioni in merito.

Quando serve l’edge computing

Fabio Gerosa

Si pensi a un operatore del settore petrolifero e gas che deve analizzare i dati critici di allarme provenienti da un sensore di pressione su una piattaforma nel Mare del Nord.

Se i dati devono essere elaborati nei data center cloud, vedono percorrere distanze incredibili, con costi elevati, su reti inaffidabili. Questo comporta elevati livelli di latenza, per cui quando un risultato viene inviato alla piattaforma, potrebbe essere troppo tardi per prendere provvedimenti.

Casi d’uso simili a questo rappresentano una classe crescente di applicazioni che richiedono riscontri in tempo reale garantiti al 100%, indipendentemente dal luogo in cui avvengono.

Una sfida fondamentale per soddisfare questi requisiti è rappresentata dalla rete: ci sono ancora vaste aree del mondo in cui Internet è scarso o inesistente, il che significa che le app che dipendono dalla connettività non possono operarvi.

I progressi emergenti nella tecnologia di rete stanno colmando queste lacune, ma a prescindere da copertura, affidabilità o velocità di una rete, questa subirà inevitabilmente rallentamenti e interruzioni che si ripercuoteranno sulle applicazioni, con un impatto sia sull’esperienza utente che sui tempi di inattività aziendale.

Come garantire la disponibilità e la bassissima latenza delle app?

Soprattutto quando si opera in zone dove Internet è assente, la scelta di uno sviluppo responsabile è d’obbligo e consiste nel progettare e realizzare applicazioni che:

  • possano continuare a funzionare quando la connettività di rete è interrotta o non disponibile.
  • possano utilizzare nel modo più efficiente possibile la connettività di rete quando disponibile.

A tal fine, è necessario portare l’elaborazione dei dati e l’infrastruttura di calcolo più vicine alla periferia della rete, cioè sull’edge, riducendo la dipendenza da data center cloud distanti.

Dal cloud all’edge

Un’architettura di cloud computing presuppone che l’archiviazione e l’elaborazione dei dati siano ospitate nel cloud. In questa rappresentazione, i servizi applicativi e il database sono eseguiti nel cloud, a cui si accede dai dispositivi edge tramite chiamate Rest.

L’architettura cloud dipende da Internet per il corretto funzionamento delle applicazioni e in caso di rallentamenti o interruzioni di rete, le applicazioni rallenteranno o si fermeranno.

Le architetture di edge computing, invece, portano l’elaborazione dei dati ai margini, vicino alle applicazioni.

Non si tratta di eliminare il cloud, ma di portarlo ai margini. Le architetture edge utilizzano la rete per la sincronizzazione, dove i dati vengono sincronizzati nell’intero ecosistema applicativo quando è disponibile la connettività.

L’importanza della sincronizzazione

È importante notare che per “sincronizzazione” intendiamo qualcosa di più del semplice utilizzo della rete per replicare i dati. Si tratta anche di utilizzare la preziosa e fugace larghezza di banda nel modo più efficiente possibile quando disponibile.

La tecnologia di sincronizzazione offre la compressione cross-record e delta, il batching, il filtering, la riavviabilità e molto altro ancora, e grazie a queste efficienze invia meno dati in rete, il che è fondamentale quando si tratta di reti lente, inaffidabili o con larghezza di banda condivisa.

In poche parole, un’architettura edge consente di:

  • Acquisire, archiviare ed elaborare i dati dove si generano, garantendo disponibilità e velocità.
  • Sincronizzare i dati in modo sicuro ed efficiente in tutto l’ecosistema di app, come consentito dalla connettività, garantendone la coerenza.

Come adottare un’architettura di edge computing

Per realizzarla, sono necessari quattro componenti di sistema fondamentali: un ambiente di calcolo cloud, un ambiente di calcolo edge, una rete che collega cloud ed edge e un database che si sincronizza dal cloud all’edge.

Negli ultimi due anni abbiamo assistito a una crescita delle tecnologie di nuova generazione, progettate per rendere le applicazioni disponibili in un numero più elevato di luoghi e per una quantità maggiore di utenti rispetto al passato.

Questi progressi stanno abbassando la soglia di ingresso e facilitano l’adozione di architetture edge da parte delle aziende per garantire velocità, uptime e uso efficiente della larghezza di banda per le applicazioni, in particolare quelle che operano in luoghi remoti.

Quando e come adottare un’architettura di Edge computing - Ultima modifica: 2023-02-02T11:41:51+01:00 da Nicoletta Buora