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Protezione dei dati: aumentano i budget, ma crescono le sfide

La crescita dei dati negli ultimi due anni - complice la pandemia - è più che raddoppiata, dovuta principlamente al lavoro a distanza e ai servizi basati sul cloud e, parallelamente, sono esplosi anchi i rischi associati alla protezione dei dati stessi: i ransomware ne sono l’esempio principale.

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Nicoletta Buora

La crescita dei dati negli ultimi due anni - complice la pandemia - è più che raddoppiata, dovuta principlamente al lavoro a distanza e ai servizi basati sul cloud e, parallelamente, sono esplosi anche i rischi associati alla protezione dei dati stessi: i ransomware ne sono l’esempio principale.

Secondo il Veeam Data Protection Trends Report 2022 l’89% delle organizzazioni non sta proteggendo sufficientemente i propri dati. Veeam Software, specializzata nelle soluzioni di backup, ripristino e data management che offrono una Modern Data Protection, ha rivelato che l'88% dei leader IT si aspettano che i budget per la protezione dei dati aumentino in maniera superiore rispetto ad altri investimenti IT, visto che i dati diventano più critici per il successo nel business e la loro protezione diventa una sfida sempre più complessa.

La ricerca - commissionata da Veeam all’azienda di ricerche di mercato indipendente Vanson Bourne - indica che più di due terzi delle aziende intervistate (67%) si rivolgeranno a servizi basati sul cloud per proteggere i dati essenziali, mentre la capacità di recuperare i dati dagli attacchi ransomware continua a guidare le strategie di continuità aziendale

Una strategia di Modern Data Protection per la continuità lavorativa

Il Veeam Data Protection Trends Report 2022 ha intervistato un campione di più di tremila decisori IT e imprese globali di 28 Paesi per capire quali strategie di protezione dati prevedono di attuare nei prossimi 12 mesi e oltre. Dallo studio, tra i più grandi nel suo genere, è emerso come le aziende si stanno preparando per le sfide che devono affrontare, tra cui un massiccio uso di servizi e infrastrutture cloud-native, il panorama di cyber attacchi in espansione e le contromisure che stanno prendendo per implementare una strategia di Modern Data Protection che assicuri la continuità del lavoro.

Questa ricerca mostra che le aziende riconoscono queste sfide e stanno investendo in maniera massiccia, spesso perché non hanno fornito agli utenti la protezione di cui avevano bisogno. I volumi di dati e la diversità delle piattaforme continueranno ad aumentare, e il panorama delle minacce informatiche si espanderà. Quindi, i CXO (acronimo di Chief Experience Officer che, in italiano, può essere tradotto come “responsabile dell’esperienza”) devono investire in una strategia che colmi le lacune che hanno già e stia al passo con le crescenti richieste di protezione dei dati".

Strategie di protezione dati ancora inefficaci

I cyberattacchi sono stati la sola maggior causa di interruzioni, e il 76% delle aziende ha dichiarato di aver subito almeno un evento ransomware negli ultimi 12 mesi. Ad allarmare non è solo la frequenza di questi eventi, ma anche la loro efficacia; per ogni attacco le organizzazioni non sono state in grado di recuperare il 36% dei dati, provando che le strategie di protezione dei dati sono al momento inefficaci ad aiutare le aziende a prevenire, porre rimedio e riprendersi da attacchi ransomware.

“Con i cyberattacchi che diventano sempre più sofisticati e ancora più difficili da prevenire, le soluzioni di backup e ripristino sono le fondamenta essenziali per una strategia di Modern Data Protection delle aziende” ha affermato Danny Allan, CTO di Veeam.

"Il miglior modo per assicurare che i dati siano protetti e recuperabili nell’evento di un attacco ransomware è di farsi affiancare da una terza parte, specialista nel settore, e di investire in una soluzione automatizzata e organizzata che protegga la miriade di piattaforme data center e piattaforme di protezione basate sul cloud a cui le organizzazioni di tutte le dimensioni si affidano oggi.”   

La protezione dei dati è un'emergenza

Per chiudere il divario tra le attuali capacità di protezione dei dati e questo panorama crescente di minacce, le aziende spenderanno circa il 6% in più ogni anno nella protezione dei dati rispetto agli investimenti generali in IT. Mentre questo andrà solo in qualche modo a invertire le necessità sulla protezione dei dati, è positivo vedere che i CXO prendono atto della necessità urgente di Modern Data Protection.

Il cloud diventerà la piattaforma dati dominante e dallo studio emerge che il 67% delle aziende usa già servizi cloud come parte della propria strategia e il 21% delle organizzazioni ha indicato come la capacità di proteggere carichi di lavoro ospitati su cloud sia il più importante fattore di acquisto per la protezione dei dati delle imprese nel 2022; il 39% crede, invece, che le capacità IaaS/SaaS siano un attributo decisivo per una Modern Data Protection.

Secondo Allan, il potere delle architetture IT ibride guiderà sia le strategie di produzione sia di protezione attraverso lo storage su cloud e il Disaster Recovery, utilizzando infrastrutture cloud-hosted e la Modern data Protection assicurerà la business continuity mantenendo la fiducia del cliente.

Protezione dei dati: aumentano i budget, ma crescono le sfide - Ultima modifica: 2022-03-01T17:45:20+01:00 da Nicoletta Buora