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Nel manufacturing, una rete performante è l’asset strategico dell’Intelligenza Artificiale

La digitalizzazione sta trasformando il settore manifatturiero a un ritmo vertiginoso e le prestazioni di rete sono diventate un fattore critico, soprattutto con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale (AI). Intervista a Giovanni Prinetti, European Solutions Marketing Manager di Allied Telesis

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Nicoletta Buora

La digitalizzazione sta trasformando il settore manifatturiero a un ritmo vertiginoso e le prestazioni di rete sono diventate un fattore critico, soprattutto con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale (AI). Intervista a Giovanni Prinetti, European Solutions Marketing Manager di Allied Telesis

Dott. Prinetti, l’Intelligenza Artificiale sta trasformando molti settori, incluso il manifatturiero. Che ruolo gioca la rete in tutto questo?

Giovanni Prinetti

L’AI è una tecnologia potentissima, ma è anche estremamente esigente dal punto di vista dell’infrastruttura. Nel settore manifatturiero, dove i dati vengono generati in tempo reale da sensori, macchinari e sistemi di controllo, una rete performante diventa un fattore critico. Se la rete è lenta o instabile, i dati arrivano incompleti o in ritardo, compromettendo la precisione delle analisi e vanificando i benefici che l’intelligenza artificiale può portare: dalla manutenzione predittiva all’ottimizzazione dei processi produttivi.

Quali sono gli elementi che determinano se una rete è davvero adatta a supportare l’AI?

Tre in particolare: resilienza, larghezza di banda e qualità del servizio (QoS). Pensiamo, ad esempio, a un robot che esegue operazioni delicate basandosi su input in tempo reale: se la rete ha una latenza elevata o subisce interruzioni, il robot può fermarsi o sbagliare. Un sistema di visione artificiale che analizza immagini ad alta risoluzione ha bisogno di una rete capace di trasmettere grandi volumi di dati senza colli di bottiglia. E nel controllo di processo, parametri come temperatura o pressione devono essere monitorati in tempo reale: serve una rete che garantisca la priorità ai dati più sensibili.

Ci può fare qualche esempio concreto di come una rete performante faccia la differenza?

Nella robotica industriale, la fluidità e la precisione dei movimenti dipendono da una rete reattiva. La visione artificiale, utilizzata per il controllo qualità o la guida dei robot, richiede trasmissioni continue e affidabili. Anche la realtà aumentata o virtuale, usata per la formazione o il supporto remoto, funziona solo se la rete è progettata per evitare latenza e interruzioni. La rete è, in un certo senso, il sistema nervoso dell’impianto: se funziona male, tutto rallenta o si ferm

Quali tecnologie possono migliorare ulteriormente queste performance di rete?

Stiamo assistendo a grandi innovazioni. Il 5G privato, ad esempio, offre una latenza molto bassa e una banda larga elevata, perfetta per applicazioni outdoor o che richiedono performance estreme, come la robotica collaborativa. Inoltre, garantisce maggiore controllo su sicurezza e privacy, un tema sempre più sensibile. IDC stima che entro il 2026 la spesa globale per infrastrutture 5G private supererà gli 8 miliardi di dollari, con il manifatturiero tra i principali driver.
Poi c’è il Wi-Fi 6 e 6E, l’evoluzione più avanzata del Wi-Fi, che migliora la gestione della rete in ambienti congestionati e supporta applicazioni indoor ad alta densità, come il controllo di processo o la manutenzione predittiva.

Ma la tecnologia, da sola, basta?

Assolutamente no. L’elemento decisivo resta la progettazione della rete. Serve un’analisi accurata dei requisiti specifici di ogni applicazione: quanta banda serve, che latenza è tollerabile, quali dati devono avere priorità. In base a queste esigenze, si scelgono le tecnologie giuste e si disegna una topologia di rete che minimizzi i tempi di risposta e massimizzi l’affidabilità. Il monitoraggio continuo è altrettanto importante: la rete non è mai statica, deve evolversi con le necessità dell’impianto.

Nel manufacturing, una rete performante è l’asset strategico dell’Intelligenza Artificiale - Ultima modifica: 2025-05-07T10:41:06+02:00 da Nicoletta Buora