Autore Annachiara Meschi
Nel contesto attuale del manufacturing italiano – un settore che, tra reshoring, sostenibilità e trasformazione digitale, si trova al centro di una profonda evoluzione – emergono nuove soluzioni capaci di rispondere in modo concreto alle sfide dell’industria. In questo scenario si inserisce MaCh3D, startup che punta a rivoluzionare il testing dei materiali portandolo fuori dai laboratori e direttamente nei reparti produttivi, con un approccio data-driven e scalabile.
Ne abbiamo parlato con Matteo Vettori, CEO della startup, che ci ha raccontato la visione alla base del progetto, il valore del percorso con Forward Factory e l’importanza dei confronti avuti con le corporate partner.
MaCh3D: il material testing entra nei reparti produttivi
Nel panorama del digital manufacturing italiano, MaCh3D si distingue per un approccio radicalmente innovativo al testing dei materiali. Accelerata da Forward Factory, la startup propone una soluzione data-driven e scalabile per digitalizzare il controllo sui materiali direttamente nei reparti produttivi. Ne abbiamo parlato con Matteo Vettori, CEO e co-founder.
La visione: decentralizzazione e controllo dei materiali
«L’economia circolare, il metal replacement e l’additive manufacturing stanno trasformando il modo di produrre», spiega Vettori. «Nei prossimi anni assisteremo a una frammentazione dei grandi poli produttivi in unità più piccole, vicine all’utilizzatore finale e con una maggiore capacità di personalizzazione. In questo scenario, il controllo dei materiali – non solo delle materie prime, ma anche dei semilavorati e dei materiali trasformati – diventa cruciale. È qui che entra in gioco MaCh3D, permettendo di effettuare test precisi e digitalizzati direttamente sul campo.»
L’innovazione: testing semplice, veloce e intelligente
«Stiamo cambiando un paradigma consolidato da decenni: quello che i test sui materiali debbano avvenire solo in laboratorio, con macchine complesse e personale altamente specializzato», continua il CEO. «Con MaCh3D portiamo il testing nei reparti produttivi: la nostra piattaforma cloud automatizza il post-processing dei dati, abilita la tracciabilità completa e, grazie all’intelligenza artificiale, rende più rapidi processi normalmente lenti, come la qualifica di un processo produttivo o lo sviluppo di nuovi materiali.»
L’incontro con Forward Factory
Il percorso di accelerazione è arrivato in un momento chiave per la startup. «Dopo anni di sviluppo hardware, eravamo pronti a scalare e cercavamo supporto per il team e per completare la piattaforma cloud e AI. Forward Factory, con il suo mix di finanza, formazione e accesso alle corporate, è stato lo strumento perfetto al momento giusto. Il confronto diretto con le aziende ci ha aiutato a validare e rafforzare la nostra proposta.»
Proof of Concept: tra validazione e scoperta
Lo sviluppo dei PoC ha portato risultati concreti e, in alcuni casi, inaspettati. «Con alcune aziende il processo è stato rapido: già conoscevano il nostro prodotto e avevano esigenze dirette di material testing. Ma le vere sorprese sono arrivate da aziende che inizialmente ritenevamo fuori target. Con loro il dialogo è stato un vero brainstorming di open innovation, che ha dato vita a PoC esplorativi e sfidanti, aprendo nuovi use case per la nostra tecnologia.»
Le difficoltà: il fattore tempo
«La difficoltà maggiore è stata la gestione del tempo. Nelle startup è sempre scarso, nelle corporate va gestito con attenzione e focalizzazione. Trovare un equilibrio non è facile, ma quando c’è reale volontà di applicazione e non si tratta solo di esercizi teorici, i risultati arrivano.»
Impatti e prospettive future L’esperienza ha lasciato un’impronta profonda sul team. «Più che un cambio di modello, abbiamo acquisito nuove prospettive di utilizzo del nostro prodotto e raccolto spunti per evolverlo. Il confronto con le corporate, con le figure dell’acceleratore e con gli altri founder è stato uno stimolo continuo. Se potessimo tornare indietro, con più tempo e risorse ci saremmo forse mossi con maggiore costanza, ma siamo orgogliosi del percorso compiuto.»
DIETRO LE QUINTE DEL PROGETTO
“Forward Factory Backstage” racconta “dall’interno” l’esperienza degli attori rilevanti del programma dell’acceleratore digital manufacturing della Rete Nazionale Acceleratori CDP, dando voce alle corporate e alle startup che hanno intrapreso il percorso del primo batch nel 2022.
Siete curiosi di saperne di più?
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