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Le tecnologie che nel 2025 avranno maggiore impatto nel manifatturiero

Quali sono le tecnologie e le soluzioni che analisti e guru di settore (ma anche esperti di Redazione) prevedono avranno un maggiore impatto nel 2025 nel comparto manifatturiero? Scopritelo in questo articolo.

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Silvia Marigonda

L’innovazione tecnologica è fondamentale per rimanere competitivi in un mondo sempre più digitale. Cerchiamo dunque di capire quali siano le tecnologie che gli analisti ritengono avranno, nel 2025 e negli anni successivi, maggiore impatto sulle aziende e sul settore manifatturiero nello specifico.

Indice

  1. Industria 5.0 e trasformazione digitale, i must
  2. La pervasività dell'intelligenza artificiale
  3. L'Extended Reality
  4. L'Industrial IoT
  5. Le tecnologie quantistiche
  6. La Blockchain
  7. La Data orchestration e il desktop basato su Cloud
  8. L’Edge computing e il 5G
  9. La connettività estesa
  10. La robotica
  11. La produzione decentralizzata: le micro-fabbriche
  12. Il Metaverso industriale
  13. E, infine, le previsioni di Gartner

Intelligenza artificiale, Smart Factory e Sostenibilità sono da più parti considerate i termini fondamentali che caratterizzeranno i processi di produzione nel 2025.

L’intelligenza artificiale (AI) e l’apprendimento automatico (ML) stanno migliorando i processi e il controllo di qualità, oltre a prevedere le tendenze di mercato e a consentire di prendere decisioni basate sui dati. L'automazione basata sull'intelligenza artificiale riduce gli errori umani, mentre ML offre informazioni in tempo reale per una migliore gestione della supply chain e nell’ambito della manutenzione predittiva.

Industria 5.0 e trasformazione digitale, i must

Industria 5.0 è da più parti considerata uno dei must per il 2025. Laddove il paradigma 4.0 si concentrava su automazione e digitalizzazione, la sua versione 5.0 di focalizza invece sull’integrazione uomo-macchina e sulla sostenibilità ambientale.

In Italia, a sostenere le aziende nella trasformazione green contribuisce anche il Piano Transizione 5.0, in vigore per tutto il biennio 2024-25. Sempre in tema di sostenibilità, un recente Decreto legislativo ha recepito la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), che estende gli obblighi di rendicontazione in termini di sostenibilità anche alle piccole e medie imprese.

L’industria manifatturiera, mentre sta completando il superamento del periodo pandemico, resta comunque sotto pressione a causa dell’instabilità geopolitica e dell’incertezza economica. Una ricerca di Corinium Intelligence ha evidenziato come il 90% delle aziende, appartenenti a 8 settori diversi, che non ha accelerato la propria trasformazione digitale in risposta alla pandemia, ha perso importanti quote di business.

Oggi la trasformazione digitale non è mai stata così cruciale per affrontare le sfide del settore, introdurre nuovi modi di produrre e fornire valore. La previsione per il 2025 vede i livelli di automazione delle fabbriche aumentare ulteriormente, specie nell’ambito della manutenzione predittiva.

L’aumento della digitalizzazione comporta necessariamente anche nuove sfide in termini di possibili perdite dei dati o di sicurezza degli stessi. Gli strumenti di monitoraggio e gestione della sicurezza saranno allora sempre più importanti per proteggere i sistemi industriali. 

La pervasività dell’intelligenza artificiale

Gli assistenti virtuali, realizzati mediante algoritmi di machine learning e sistemi in linguaggio naturale, non solo ottimizzeranno le operazioni aziendali, ma renderanno anche più efficaci le comunicazioni tra clienti e aziende. Un esempio è già oggi costituito dai chatbot per la gestione delle transazioni bancarie o dell’e-commerce, ma di fatto ogni ambito potrà essere impattato.

L’AI sta avendo un forte impatto anche sulla cybersecurity, permettendo di rilevare e bloccare attacchi proprio mentre stanno essi accadendo attraverso l’individuazione di comportamenti sospetti o anomali e gli approcci di tipo zero-trust, in base al quale ogni persona o dispositivo che cerchi di accedere ai dati aziendali critici deve autenticarsi costantemente, anche se si trova all’interno della rete.

L’iper-automazione, infine, cioè l’integrazione fra processi robotici (RPA) e intelligenza artificiale, permetterà sempre più di automatizzare compiti ripetitivi, diminuendo i costi operativi, e di aumentare le precisione, migliorando in definitiva la produttività, con applicazioni che troviamo già ad esempio nell’ambito della qualità.

Mentre la GenAI continua la sua ascesa, Gartner e IDC prevedono che i PC ottimizzati con l’AI, dopo aver superato le 50 milioni di unità nel 2024, raggiungendo i quasi 170 milioni di unità nel 2027.

L'Extended Reality

Tecnologie come la realtà virtuale e la realtà aumentata non sono nuove, ma l’hardware è sempre meno ingombrante e invasivo e il codice è in grado di creare esperienze sempre più sofisticate. IDC ha stimato che i dispositivi più moderni e i prezzi più bassi porteranno le tecnologie XR (Extended Reality) a un tasso di crescita di circa il 44% fino al 2028.

L’Extended Reality e la Virtual Reality non solo continueranno la loro ascesa nell’ambito formativo e in quello dell’intrattenimento, ma troveranno sempre maggiore impiego sia nel commercio al dettaglio, migliorando l’esperienza d’acquisto, che nel contesto produttivo, ad esempio per quanto riguarda gli interventi di manutenzione.

L'Industrial IoT

Il numero di dispositivi connessi continuerà a crescere anche nel 2025. Activant Research prevede saranno oltre 40 miliardi. Questa crescita avrà impatti importanti nella produzione (ad esempio nella manutenzione predittiva), nella logistica (tracciamento degli asset lungo la supply chain) e nell’agricoltura (monitoraggio delle condizioni del suolo e delle colture).

L’Internet of Things industriale (IIoT), in particolare, genera una grande quantità di dati, spingendo l’adozione di edge, fog e cloud computing nell’Industria.

Soluzioni hardware e software personalizzate come cloud connessi, Cloud distribuiti, calcolo e storage distribuiti e IT ibrido stanno plasmando questa tendenza e tecnologie come piattaforme di sviluppo low code, microservizi, mobile computing e edge computing multi-access stanno supportando l'integrazione di Edge, Fog e Cloud Computing in vari settori. Questo approccio a strati garantisce una gestione efficiente dei dati, dall'elaborazione immediata all’edge fino all'analisi approfondita nel Cloud.

Già da tempo la visibilità delle operazioni di fabbrica è notevolmente migliorata proprio grazie all’impiego dell’IIoT. La sua integrazione con l’intelligenza artificiale è in grado di trasformare i dati in informazioni a supporto delle decisioni operative, che diventano così più rapide e precise.

Secondo Gartner, entro la fine del 2025 il 25% delle industrie acquisirà o investirà in una piattaforma IIoT. McKinsey prevede che la spesa globale in questo comparto passerà dal 290 miliardi di dollari del 2024 ai 500 miliardi del 2025.

Le tecnologie quantistiche

Il calcolo quantistico, grazie alla sua velocità esponenzialmente superiore rispetto ai computer tradizionali, sta trasformando ambiti come quello del machine learning. Quest'ultimo, per assicurare elevate prestazioni, richiede una elevata potenza di calcolo. Esempio sono l'ambito della scienza dei materiali, dove la simulazione di nuovi materiali può accelerare lo sviluppo di interi settori industriali. Oppure quello sanitario, con diagnosi più rapide, ottimizzazione delle cure e sviluppo di nuovi farmaci.

Ancora, attraverso le tecnologie quantistiche si può realizzare una crittografia avanzata per la sicurezza dei dati e si possono effettuare simulazioni complesse ad esempio per l’ottimizzazione energetica. La crescente integrazione del calcolo quantistico con l’intelligenza artificiale può inoltre aprire nuove prospettive di innovazione.

La Blockchain

La Blockchain continua a rappresentare una vera e propria rivoluzione nella gestione dei dati, non sono per l’ambito finanziario, ma anche per quello sanitario e per la tracciabilità all’interno della supply chain, essendo in grado di assicurare sicurezza, trasparenza e affidabilità.

Alcuni filoni di ricerca stanno anche esplorando l’impatto che gli attacchi quantistici potranno avere sulla blockchain nel breve e medio termine.

La data orchestration e il desktop basato su Cloud

La data orchestration, intesa come insieme di strumenti che convertono dati isolati in insight, non solo permette di realizzare una maggiore efficienza, ma rende anche possibile far emergere correlazioni che possono migliorare l’operatività.

Abbattendo i silos, stabilendo strategie olistiche di governance e sviluppando architetture idonee, le aziende possono in definitiva realizzare importanti ottimizzazioni e riduzioni dei costi.

Se la parola chiave è collaborazione e interconnessione, condividere rapidamente, anche da remoto, l’accesso alle risorse aziendali, soluzioni come il desktop basato sul Cloud Windows 365 sono considerate cruciali in termini di sicurezza, operatività IT, riduzione dei costi ed esperienza dei dipendenti.

L'Edge Computing e il 5G

Secondo un recente rapporto di IDC, la spesa per l’Edge Computing, che comprende hardware, software e servizi, ha registrato nel 2024 aumento del 15%. E si attesterà sui 350 miliardi di dollari entro il 2027. Entro il medesimo anno, la società di ricerca stima anche che il fatturato dell’infrastruttura privata LTE/5G raggiungerà 5,2 miliardi di dollari.

L’Edge Computing e il 5G sono due tecnologie complementari. Dispositivi Edge, come i telefoni cellulari, possono ora eseguire algoritmi di intelligenza artificiale e Machine Learning, che un tempo erano possibili solo nei datacenter, con i dati sensibili che restano nel dispositivo dell’utente finale e con, grazie all’alta velocità e alla bassa latenza delle reti 5G, la possibilità di arrivare ad un processo decisionale più rapido in settori come la produzione, l’assistenza sanitaria e la guida autonoma. 

La connettività estesa

La rete e la connettività sono tra le principali forze trainanti per abilitare l’Industria 4.0. Proprio tecnologie come edge-to-cloud, gigabit ethernet, reti wide-area a bassa potenza (LPWAN), 5G e comunicazione machine-to-machine (M2M), stanno spingendo le fabbriche ad adottare soluzioni di IIoT.

L'integrazione di varie tipologie di connettività sta creando un ambiente industriale coeso, reattivo e adattivo e rappresenta un fattore fondamentale nell’evoluzione delle fabbriche intelligenti.

Nella produzione, la connessione in tempo reale costituisce la spina dorsale della cosiddetta Internet of Everything (IoE). Questa connessione globale include le interazioni macchina-macchina, uomo-macchina e umano-uomo. Comprende l’IIoT, l'Internet delle competenze, l'Internet dei servizi, l'Internet dei sistemi e l'IoT Shop Floor.

Oltre all’integrazione, l'IoE consente il monitoraggio e il controllo in tempo reale di tutti gli asset connessi e questo porta ad un utilizzo ottimizzato delle risorse, migliorando in definitiva l'efficienza dei processi di produzione.

La robotica

I progressi nella robotica rendono i processi nell'Industria 4.0 più veloci, più efficienti e più sicuri. Robot autonomi, robot collaborativi (cobot), robot umanoidi, robot mobili, robotica cloud, API, robot pick&place e sciami robot sono tra le tecnologie chiave che hanno e avranno un impatto sulla produzione, migliorando la precisione e l’agilità delle operazioni. Oltre a permettere alla forza lavoro umana di concentrarsi su compiti non ripetitivi o di alto valore.

Inoltre, i robot mobili autonomi (AMR) già oggi navigano in modo indipendente all’interno delle strutture industriali e dei magazzini, ottimizzando il flusso di lavoro e l'utilizzo dello spazio.

La produzione decentralizzata: le micro-fabbriche

La produzione decentralizzata sta guadagnando slancio grazie alla sua capacità di adattarsi alle crisi globali.

Le micro-fabbriche, intese come unità su piccola scala e facilmente riconfigurabili, consentono ai produttori di regolare rapidamente la produzione in base alle esigenze del mercato locale. Questo ha anche il vantaggio di migliorare la resilienza della supply chain e di ridurre i costi logistici, dato che si produce più vicino alle sedi di mercato.

In queste micro-fabbriche, strumenti come la stampa 3D e la robotica avanzata consentono una produzione efficiente e precisa, mentre sistemi IoT e cloud garantiscono una perfetta integrazione e gestione delle unità distribuite.

L’analisi predittiva dell’offerta rivestirà senz’altro un ruolo cruciale per conoscere in anticipo i modelli di domanda e agire di conseguenza con una produzione mirata e localizzata. Si ritiene che le micro-fabbriche saranno particolarmente vantaggiose per industrie come l'elettronica e l'automotive.

Il Metaverso industriale

Il Metaverso è pronto a ridefinire la produzione offrendo ambienti virtuali immersivi per la formazione e il monitoraggio. I lavoratori dotati di dispositivi di realtà aumentata possono infatti accedere alle istruzioni operative mantenendo le mani libere, nonché usufruire di informazioni in tempo reale, migliorando la propria produttività e sicurezza personale.

Inoltre, le simulazioni effettuate nel Metaverso consentono alle aziende di testare nuovi processi di e formare i dipendenti senza i rischi associati al mondo reale.

Gli hub esperienziali, infine, stanno rimodellando il modo in cui gli utilizzatori interagiscono con i produttori, avvicinando la produzione al cliente. Tecnologie come la stampa 3D consentono la personalizzazione on-demand, permettendo ai clienti stessi di progettare i prodotti in accordo alle loro esatte preferenze e accrescendone così la fidelizzazione.

E, infine, le previsioni di Gartner

Infine, come ogni anno, Gartner ha individuato le 10 tecnologie che ritiene avranno il maggiore impatto nel 2025 sulla vita quotidiana e sul business. Troviamo tanta intelligenza artificiale e la prima vera incursione commerciale della crittografia post-quantistica.

  1. AI Agentic: la tendenza in questo caso è quella di trasformare gli algoritmi di intelligenza artificiale in agenti decisionali. Invece di limitarsi semplicemente a presentare agli utenti le varie opzioni disponibili, essi saranno in grado di scegliere quella ottimale, naturalmente qualora l’utente umano conceda l’autorizzazione.
  2. Piattaforme di governance per l’AI: sono in fase di sviluppo a vari livelli, per costruire fiducia attraverso la trasparenza e l’etica dei modelli, in modo da prevenire gli output dannosi.
  3. Strumenti contro la disinformazione: siamo ancora nel campo dell’intelligenza artificiale e in particolare di quella generativa. Strumenti di questo tipo intendono aiutare le organizzazioni ad identificare deepfake, a valutare la veridicità delle notizie, intese anche come immagini e voci, monitorando appunto la diffusione della disinformazione.
  4. Crittografia post-quantistica: gli standard in questo campo sono stati rilasciati di recente e Gartner prevede che nel giro di 2-3 anni sarà necessario sostituire tutte le attuali soluzioni di crittografia classifica con nuove soluzioni robuste al calcolo quantistico.
  5. Tag e sensori wireless: il calo dei prezzi di questi dispositivi dovrebbe presto consentire di tracciare e monitorare l’inventario e la supply chain accedendo a dati che in precedenza non era possibile conoscere.
  6. Calcolo dell’efficienza energetica: le organizzazioni presteranno nuova attenzione al consumo energetico, monitorandolo attraverso algoritmi opportuni e tecnologie aggiuntivi come il calcolo ottico, l’ingegneria neuromorfica (che tenta di tradurre in architettura software quella che è la struttura del cervello umano) e l’archiviazione dei dati nel DNA. Verranno preferite soluzione di cloud green e sarà particolarmente controllato l’impatto energetico dell’intelligenza generativa.
  7. Soluzioni di calcolo ibride: la tendenza è verso l’integrazione e l’orchestrazione di diversi paradigmi e tecnologie di calcolo, come CPU, GPU, edge computing, quantum computing, optical computing e la già menzionata archiviazione delle informazioni nel DNA.
  8. Calcolo spaziale: questa tecnologia unisce gli ambiti fisico e digitale in un unico spazio 3D unificato attraverso dispositivi come i visori di realtà aumentata. Sono in fase di sviluppo dispositivi e applicazioni che potrebbero portare il processo decisionale in tempo reale direttamente all’interno dell’officina di produzione.
  9. Robot polifunzionali: anche se occorreranno dai tre ai dieci anni, entro il 2030 questo tipo di dispositivi intelligenti dovrebbero arrivare a far parte della vita quotidiana, secondo Gartner, di circa l’80% degli esseri umani.
  10. Tecnologie per il miglioramento neurologico: entro una decina d’anni, lo sviluppo di tecnologie in grado di leggere e migliorare le funzioni cerebrali potrebbe essere utilizzato in contesti, per esempio strutture sanitarie, per ripristinare i sensi come la vista o l’udito. Si tratterà di semplici dispositivi indossabili come auricolari o fascette, fino a complesse interfacce cervello-computer integrate.

Le tecnologie che nel 2025 avranno maggiore impatto nel manifatturiero - Ultima modifica: 2025-02-11T14:22:25+01:00 da Silvia Marigonda