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Le nuove professioni dell’intelligenza artificiale

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La Redazione

Finora erano i robot a far perdere posti di lavoro, ora è la volta dell’intelligenza artificiale (AI): recenti ricerche stimano che l’AI eliminerà circa 1,8 milioni di posti di lavoro, ma però ne creerà quasi 2,5. Tra le professioni che saranno più richieste per l’AI quella di Data Scientist, specialisti esperti nell’analisi dei dati allo scopo di comprendere comportamenti, tendenze e inferenze complesse;  questi “scienziati dei dati” sono in parte matematici, in parte esperti di computer e in parte scopritori di tendenze. Come esempio, la IBM  prevede che la domanda di data scientist salirà del 28% entro il 2020, con il raggiungimento di 700.000 esperti richiesti per colmare la domanda annuale prevista di data scientist, sviluppatori di dati e ingegneri dei dati. Altra professione quella degli ingegneri di intelligenza artificiale e machine learning, che lavoreranno a stretto contatto con i data scientist e che a differenza di questi ultimi dovranno avere forti competenze nella scienza informatica e in ambito programmazione software. Dieci anni se si voleva entrare nel campo del machine learning si trovava lavoro solo nell’ambito accademico, ma oggi ogni settore cerca di applicare l’AI e la domanda è ovunque. Poi ci sono i professionisti di Data Labeling o “etichettatura dei dati”, da intendersi come gestione dei dati del futuro; in sintesi, si prendono i dati grezzi, si puliscono e li si organizzano per renderli fruibili dalle macchine. Da non dimenticare gli specialisti di hardware per intelligenza artificiale: i grandi player dei semiconduttori si stanno già impegnando nella realizzazione di chip specializzati, per esempio  IBM e Qualcomm stanno creando un’architettura hardware che rispecchia il design delle reti neurali e Facebook sta collaborando con Qualcomm nello sviluppo di tecnologie legate al machine learning. Crescerà quindi la richiesta di esperti in questo settore.  Infine gli specialisti nella protezione dati: l’aumento di dati preziosi per modellare l’apprendimento delle macchine e programmare algoritmi avanzati  comporterà la necessità di più robuste e specifiche tecniche di protezione, e  gli specialisti IT per la protezione dei database legati all’AI saranno sempre più richiesti.

 

 

Le nuove professioni dell’intelligenza artificiale - Ultima modifica: 2018-08-31T08:54:25+02:00 da La Redazione