L'agricoltura 4.0 italiana continua a crescere. Nel 2022 superare il muro dei 2 miliardi di euro (2,1), registrando una crescita del +31% rispetto all'anno precedente.
Cresce anche la superficie coltivata con soluzioni 4.0, dal 6% all’8% in dodici mesi. Una quota che evidenzia un ampio margine di evoluzione per il mercato.
I numeri arrivano dalla ricerca realizzata dall'Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio Rise (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia.
Entrando più nel dettaglio, il 65% del valore del mercato è composto da macchinari connessi e sistemi di monitoraggio e controllo di mezzi e attrezzature. In forte crescita, +15%, anche i sistemi di monitoraggio da remoto di coltivazioni, terreni e infrastrutture.
"La condivisione dei dati si rivela sempre più importante per garantire visibilità su tutta la filiera, per una crescente tracciabilità e sostenibilità delle produzioni agroalimentari”, afferma Chiara Corbo, Direttrice dell’Osservatorio Smart AgriFood.
I principali benefici dell'agricoltura 4.0? La riduzione dell’impiego di risorse (acqua, concimi, foraggi) e dei costi di produzione. In questa direzione, alcune applicazioni risultano davvero significative.
Per quanto riguarda il futuro, sugli scudi i software per la tracciabilità e di business intelligence, ma anche le soluzioni basate su QR Code.