Nasce il laboratorio di Big Data e Intelligenza Artificiale “HighESt Lab” del Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis” dell’Università di Torino. L'iniziativa poggia sulla partnership con Oracle, Technology Reply e TIM Enterprise. Nel progetto è coinvolta anche la direzione dei Sistemi Informativi dell’Ateneo, per integrare l’attività di ricerca con quella di sviluppo di soluzioni sostenibili su larga scala.
«L’intelligenza artificiale è una realtà dalla quale non possiamo prescindere. L’università italiana si sta attrezzando per affrontare questa sfida aggiornando le sue competenze e formando nuove professionalità. E, soprattutto, facendo rete. HighESt Lab nasce come risposta a questa necessità, fare network.
Il team integrato in cui risorse dell’Università, della Ricerca e delle aziende main partner lavorano insieme, aperto alla partecipazione di studentesse e studenti, è un format che come Ministero intendiamo agevolare», afferma Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca.
L’HighESt Lab si pone l’ambizioso obiettivo di trasformare l’AI da “tecnologia di efficienza” a “tecnologia di opportunità”. Intende poi individuare applicazioni capaci di creare nuovi spazi di crescita e ricadute positive e durature per la società, l’economia, l’ambiente e le persone.
I primi progetti di agenti intelligenti
Grazie all’infrastruttura Oracle Cloud Infrastructure, per esempio, Technology Reply sta sviluppando agenti intelligenti per supportare università e aziende in attività strategiche.
Il primo progetto è Diana, un virtual assistant realizzato nei primi mesi di lavoro congiunto con UniTo e la start up HTX. La sua funzione sarà di aiutare aziende e università a trovare i bandi di finanziamento più adatti alle loro proposte progettuali.
A sua volta, il “virtual tutor” sviluppato da TIM nel nuovo laboratorio di Torino metterà l’intelligenza artificiale al servizio degli studenti. L'obiettivo è quello di orientare e migliorare il loro percorso di studi e supportarli nella ricerca e consultazione di materiale didattico. Il progetto è in fase di test in una facoltà dell’ateneo.
La collaborazione pubblico-privato si traduce infatti in un team multidisciplinare composto da accademici, studenti e professionisti del settore industriale. Questi lavorano insieme a progetti di ricerca applicata, sfruttando tecnologie come Big Data e AI generativa (GenAI).
«L’obiettivo del laboratorio è rendere eccellenti il percorso di formazione dei nostri studenti e studentesse e la capacità di ricerca dei nostri professori/e. Ma non solo», spiega Paola Pisano, direttrice HighESt Lab e professore di Economia dell’Innovazione dell’Università di Torino.
«Grazie ai nostri partner tecnologici abbiamo la forza di sostenere le imprese nella formazione, ricerca e nell’applicazione dell’AI per ottenere rapidamente un vantaggio competitivo e duraturo nel tempo».
Il laboratorio sta percorrendo anche traiettorie di ricerca non convenzionali, come lo studio di applicazioni di GenAI nelle imprese per ridurre il pregiudizio di genere, il sostegno alle donne nel raggiungere posizioni di rilievo e la creazione di modelli di business innovativi. Focus anche sulle applicazioni a professioni specializzate, come quella del restauro.
«È fondamentale oggi che la ricerca e l’impresa lavorino in sinergia per affrontare le grandi sfide poste dall’AI e dallo sviluppo tecnologico nel suo insieme. L’AI costituisce su tutti i fronti un cambio di paradigma, sia nel campo della ricerca che in quello della produzione. Le fasi di così profondo cambiamento hanno bisogno del contributo di tutti i saperi e di tutte le competenze affinché il necessario equilibrio tra rischi e opportunità si risolva a netto vantaggio delle seconde», conclude Elisabetta Ottoz, direttrice del Dipartimento di Economia e Statistica Cognetti De Martiis.