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La mano artificiale che “pensa”

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La Redazione

Una mano robotica intelligente è l’obiettivo di un progetto di ricerca dell’Unione Europea che ha appena presentato i suoi risultati all’Università “Pierre et Marie Curie” di Parigi. Ricercatori di sei Paesi europei hanno unito le forze per fare una mano che sembri, pensi e si comporti come quella umana. «È una vera sfida realizzare una mano artificiale – spiega Véronique Perdereau, coordinatrice del progetto Handle -, perché si devono ricreare movimenti che sono piuttosto complicati». Gli esseri umani adattano naturalmente la loro presa, ponendo le dita nel modo giusto per manipolare i vari oggetti. Per i robot, è un compito molto più difficile. Imparando dalla mano umana, gli scienziati hanno creato un grande database di prese e movimenti cui i robot possono rifarsi. «Bisogna dotare la mano di molti tipi di sensori diversi – aggiunge Véronique Perdereau – per raccogliere tutte le informazioni su ciò che succede quando la mano tocca l’oggetto, lo prende e lo maneggia, e riprodurre i movimenti con la stessa destrezza, come facciamo noi ogni giorno. È molto difficile.» Usando delle videocamere, il robot studia ciò che gli sta intorno prima di pianificare i suoi movimenti. Nel suo database trova le giuste azioni per completare il compito con successo. A riprova della sua abilità, la mano robotica può ruotare l’oggetto che sta sollevando: questa lattina viene afferrata dapprima con due dita, poi la mano modifica la sua presa per tenerla con tre nel gesto di bere.

[youtube]http://youtu.be/KJybBorZjH0[/youtube]

La mano artificiale che “pensa” - Ultima modifica: 2013-05-13T20:00:39+02:00 da La Redazione