Blockchain e Machine as a Service esaltano il concetto di servitizzazione. Una carta in più per i costruttori di macchine, per trasformare il prodotto in servizio a beneficio del cliente finale. Lo dimostra una nuova proposta elaborata da Schneider Electric insieme a Iqc e Pomiager.
La soluzione sviluppata permette la registrazione in blockchain dei dati ricavati dalle macchine coinvolte nel processo produttivo. I dati raccolti vengono registrati in maniera immutabile e resi leggibili, da parte del costruttore della macchina e dell’end user, attraverso una web application. L’applicazione permette la creazione di utenze per tutte le figure interessate dall’arco di vita di una macchina.
Costruttori di macchine, utenti finali, distributori della macchina, operatori: tutti hanno accesso alla creazione e consultazione di smart contract, a report sui contratti di noleggio ed alle informazioni su efficienza e produttività delle macchine.
È possibile anche introdurre algoritmi di calcolo del canone di noleggio pay for use in base all’effettivo utilizzo dei consumabili. Per esempio esempio il film usato per il confezionamento.
“L’introduzione della blockchain fornisce uno strumento per validare in modo incontrovertibile i dati che oggi possiamo rilevare dalle macchine: ad esempio le performance, tempi e modi di utilizzo, pezzi prodotti, consumi, indicatori di sostenibilità. In questo modo, i dati sono utilizzabili nel quadro di nuovi modelli contrattuali verso il cliente finale”, spiega Marco Gamba, Industry Innovation & Communication Leader, Schneider Electric.
La soluzione è stata presentata durante Farete, organizzato da Confindustria Emilia presso il polo fieristico di Bologna.