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Il potenziale dell’economia industriale connessa secondo Aveva

All'Aveva World San Francisco protagonista il potenziale dei software: in qualità di collettori di dati e costruttori di ecosistemi industriali facilitano la collaborazione e trasformano le catene del valore in reti agili, redditizie e sostenibili.

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Massimiliano Luce

Fare luce su vantaggi e potenzialità dell'economia industriale connessa. Ecco una delle missioni del grande evento Aveva World di San Francisco, che si è svolto settimana scorsa.

Peter Herweck, Ceo di Aveva, e Bob Parker, Senior Vice President Idc, hanno affrontato il tema davanti a un parterre di oltre 2.500 clienti e partner, molti dei quali impegnati nella trasformazione digitale.

Peter Herweck, Ceo di Aveva

"Stiamo assistendo alla nascita di un universo industriale completamente connesso, che consente un nuovo tipo di collaborazione tra colleghi, fornitori, partner e clienti", ha affermato Peter Herweck. “L'adozione di un approccio incentrato sui dati dà potere ai team di lavoro, collegando diversi attori nell'intero ecosistema industriale. Questo a sua volta trasforma le catene del valore in reti agili, redditizie e sostenibili. È ciò che noi di Aveva intendiamo per nuova economia industriale connessa”.

Recentemente Aveva ha commissionato un sondaggio a 650 dirigenti aziendali internazionali dei settori chimico, manifatturiero ed energetico in Nord America, Europa e Medio Oriente. L'indagine ha rivelato che l'87% del campione intende aumentare l'investimento della propria organizzazione in soluzioni digitali industriali nei prossimi 12 mesi.

Herweck ha aggiunto: “Quando riunisci i dati dei tuoi asset e applichi processi di analisi per contestualizzarli e visualizzarli in formati intuitivi, accedi a nuovi modi di lavorare. Stiamo assistendo ad una grande transizione da parte di aziende leader come Shell e Worley, sempre più inclini ad abbattere l’approccio di raccolta e lettura dei dati per silos verticali e a prediligere la costruzione di digital twin per migliorare la collaborazione, promuovere la trasparenza e fornire informazioni fruibili che consentano ai loro team di lavorare in modo più intelligente, trasversale e connesso”.

Una evoluzione mai vista prima

Bob Parker, Senior Vice President Idc

Bob Parker ha aggiunto: “Ci troviamo di fronte a un'economia digitale in rapida evoluzione, che non trova paragoni, per profondità e portata, a quanto abbiamo osservato prima della pandemia. I segmenti industriali ad alta intensità di risorse della vecchia economia, tra cui l’oil & gas, power & utilities, chimico e di consumer packaged goods, sono costantemente sottoposti a nuove pressioni affinché le operation siano sempre più resilienti. Ciò richiede livelli più elevati di strumentazione degli asset e capacità che facciano leva sui dati raccolti per accelerare il processo decisionale e l'innovazione. In definitiva, questo sta portando alla nascita di ecosistemi industriali connessi”.

Secondo l'Idc Global Performance Index, che comprende oltre 900 aziende manifatturiere quotate in borsa, le aziende con una maggiore maturità digitale sono avvantaggiate. Considerando un anno base 100, le aziende che mostrano una maggiore maturità digitale godono di quasi il doppio dei ricavi (indice di 193), che si confronta con un punteggio di 150 per quelle con maturità di livello medio e 97 per i ritardatari. Parker ha affermato che il divario digitale aumenterà solo quando l'economia mondiale sarà dominata dal digitale nei prossimi 10 anni.

Le esperienze sul campo

All’Aveva World, aziende come Kellogg, Barry Callebaut, Pfizer, Dominion Energy e Henn, hanno raccontato la propria esperienza nell’avvio della costruzione di nuovi ecosistemi industriali connessi.

Con l'adozione di software industriali basati su cloud sempre più diffusa, le organizzazioni saranno in grado di coinvolgere esperti all'interno e all'esterno della loro azienda per realizzare progetti innovativi, ottimizzare il ciclo di vita delle operazioni, accelerare il processo decisionale e raggiungere obiettivi di sostenibilità per l’utilizzo responsabile delle risorse mondiali.

Il potenziale dell’economia industriale connessa secondo Aveva - Ultima modifica: 2022-11-21T09:33:09+01:00 da Massimiliano Luce