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Igus firma la prima catena portacavi in materiale interamente riciclato

Preservare le risorse e allungare il ciclo di vita del prodotto: è questo l'obiettivo che si prefigge igus con la nuova cradle-chain E2.1.CG.

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Massimiliano Luce

Cradle-to-cradle: è questo il principio dell'economia circolare, per proteggere la natura. Lo scopo è reimmettere i beni di consumo nel ciclo biologico o tecnico per continuare a valorizzare risorse preziose e materie prime.

Igus sta perseguendo proprio questo obiettivo. Lo specialista motion plastics ha sviluppato la prima catena portacavi al mondo in materiale riciclato. Punto di partenza il programma di riciclo “chainge” per catene portacavi.

Sostenibilità fa rima con qualità

"Le decisioni di acquisto dei nostri clienti sono sempre più influenzate da considerazioni ecologiche", spiega Jörg Ottersbach, Responsabile igus della Business Unit catene portacavi. "Per questo motivo ci impegniamo nello sviluppo di prodotti che garantiscono una produzione più efficiente dal punto di vista delle risorse, senza scendere a compromessi con la qualità del prodotto".

"Il risultato è la cradle-chain – E2.1.CG: una gamma completa di catene portacavi realizzate con il nuovo materiale igumid CG. Numerosi test eseguiti nel nostro laboratorio interno dimostrano che la nuova catena portacavi presenta le stesse caratteristiche tecniche e le stesse capacità di carico di una catena realizzata con il materiale standard igumid G, oltre a mantenere lo stesso vantaggio in termini di prezzo. La nuova gamma è disponibile a magazzino in cinque serie e 28 tipi di catene".

Da catene portacavi usate a materiale riciclato

La cradle-chain è realizzata a partire da materiale riciclato nel programma "chainge". Dal 2019, igus si occupa di raccogliere le catene portacavi usate dei clienti per evitare che esse finiscano tra i "non meglio identificati" rifiuti industriali. Igus propone il servizio - oltre che per le propri catene portacavi - anche per le catene di altri produttori.

Fino ad oggi, igus ha raccolto oltre 32 tonnellate di materiale in ben 13 paesi. Per il 2022, l'azienda si propone di raggiungere le 500 tonnellate. Il materiale di scarto viene recuperato, suddiviso per tipologia, ripulito e rilavorato. Il processo - per fare in modo che il rigranulato presenti le caratteristiche richieste atte ad assicurare la qualità costante del prodotto - prevede un accurato lavoro di analisi chimica e di ottimizzazione della formula.

Il materiale ottenuto da questo processo, igumid CG, viene quindi utilizzato per realizzare la cradle-chain riciclata, senza alcuna perdita qualitativa in termini di resistenza all'usura, stabilità o affaticamento da flessione.

28% in meno di CO2

Con la nuova serie di catene portacavi realizzate con materiale riciclato, igus sta dando un ulteriore contributo alla salvaguardia delle risorse e alla promozione dell'economia circolare. Secondo la Dichiarazione Ambientale di Prodotto, questo ciclo sostenibile delle materie prime riduce le emissioni di CO2 del 28%.

"Non dobbiamo concentrarci solo sul primo utilizzo dei prodotti, ma anche sul riciclo delle materie prime. Osserviamo un grande potenziale "cradle-to-cradle". Il nostro obiettivo è rilavorare quanto più materie prime e prodotti di scarto possibile, così che queste risorse preziose non diventino rifiuti, bensì vengano utilizzate e riutilizzate il più a lungo possibile", conclude Ottersbach.

Igus firma la prima catena portacavi in materiale interamente riciclato - Ultima modifica: 2022-09-02T17:11:18+02:00 da Massimiliano Luce