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I sensori Contrinex sposano l’Internet of Things

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La redazione

Definiti da Contrinex come dei 'perfetti tuttofare', i sensori fotoelettrici miniaturizzati della serie C23 combinano un formato ridotto (20 x 30 x 10 mm) con buoni campi di intervento, rilevano in modo affidabile anche gli oggetti in rapido movimento e, grazie alle speciali ottiche Contrinex,  offrono una buona soppressione dello sfondo in bianco/nero. Le applicazioni tipiche includono i nastri trasportatori utilizzati per la produzione e il packaging automatizzato di prodotti alimentari.

Grazie all'interfaccia IO-Link sulle versioni Pnp, essi sono in grado di comunicare a distanza con il sistema di controllo master, mentre regolazione e diagnostica degli stati possono avvenire comodamente a livello centralizzato. L'interfaccia IO-Link consente di leggere i dati di processo e apportare modifiche ai campi di intervento o a funzioni come il ritardo o l'estensione direttamente sul sensore. In questo modo, i sensori fotoelettrici diventano generatori di dati, consentendo la comunicazione digitale con il sistema di controllo senza costi aggiuntivi.

Ecco nel dettaglio le funzioni IO-Link: monitoraggio dei dati e diagnosi delle funzioni del sensore; regolazione della sensibilità e autoapprendimento; scelta del tipo e della funzionalità di commutazione; impostazione della modalità del sensore e, per i tipi a barriera, selezione delle sequenze di emissione; contatore di rilevamento e misurazione della temperatura.

I sensori Contrinex sposano l’Internet of Things - Ultima modifica: 2015-09-01T15:42:52+02:00 da La Redazione