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Hpe guida la Quantum Scaling Alliance per accelerare il calcolo quantistico

La Quantum Scaling Alliance punta a rendere il calcolo quantistico scalabile e applicabile su larga scala, grazie alla collaborazione tra HPE e sette partner tecnologici globali.

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Massimiliano Luce

Il calcolo quantistico entra in una nuova fase grazie alla Quantum Scaling Alliance, l’iniziativa lanciata da Hpe insieme a un consorzio di sette organizzazioni leader. L’obiettivo è chiaro. Rendere la tecnologia quantistica finalmente scalabile, pratica e sostenibile. E, soprattutto, pronta per un’adozione industriale su larga scala. La collaborazione nasce per unire competenze complementari, creando un ecosistema unico nel suo genere.

Masoud Mohseni, figura chiave di Hpe Labs, coordina il progetto come architetto dei sistemi quantistici. A guidarlo insieme a lui c’è John Martinis, Premio Nobel 2025 e attuale cto di Qolab. La loro esperienza combinata offre una direzione strategica forte. E permette di concentrare gli sforzi su una roadmap condivisa, capace di accelerare l’avanzamento delle tecnologie emergenti.

Una piattaforma comune a forza sette

La missione dell’Alleanza è ambiziosa. Progettare e realizzare un supercomputer quantistico con applicazioni pratiche e costi accessibili. Per farlo, il consorzio sfrutta le competenze maturate nel supercalcolo e nella produzione di semiconduttori. Il risultato atteso è un salto di scala tecnologico che porta il quantistico oltre le dimostrazioni sperimentali. E lo avvicina alle esigenze delle industrie.

I membri fondatori coprono tutta la filiera. Dalla progettazione di qubit e circuiti di Qolab alle tecnologie di correzione d’errore quantistica di Riverlane e 1QBit. Dalla produzione avanzata di semiconduttori di Applied Materials agli strumenti Eda di Synopsys. Senza dimenticare Quantum Machines, che realizza sistemi di controllo ibridi, e l’Università del Wisconsin, impegnata su algoritmi e benchmark. Ogni contributo risulta essenziale per creare una piattaforma full-stack.

Secondo Martinis, i computer quantistici possono trasformare settori come i fertilizzanti sostenibili o la ricerca sui materiali. La capacità di affrontare problemi intrinsecamente quantistici apre infatti scenari mai esplorati. E permette di immaginare soluzioni che fino a ieri sembravano irraggiungibili.

Calcolo quantistico e Hpc: la convergenza chiave

Hpe porta nell’Alleanza la sua esperienza nel supercalcolo. E lo fa integrando i sistemi quantistici con l’Hpc tradizionale e le reti avanzate. Questa convergenza permette di costruire soluzioni ibride. Inoltre, apre nuovi spazi nella scoperta di farmaci, nell’ottimizzazione industriale e nella ricerca sui materiali. Ma anche nella sicurezza dei dati, un tema sempre più critico nell’era post-quantum.

Il lavoro della Quantum Scaling Alliance accelera l’innovazione e aiuta le aziende a prepararsi alle sfide future. Le tecnologie di accelerazione promettono nuovi livelli di produttività. Al tempo stesso emergono interrogativi su standard, sicurezza e governance. L’iniziativa nasce proprio per affrontare questo scenario complesso con un approccio condiviso.

Mohseni sottolinea che il successo a lungo termine dipende dalla capacità di scalare. E dalla piena integrazione con i sistemi classici. La Quantum Scaling Alliance offre così una soluzione completa. Una partnership orizzontale che libera un potenziale computazionale oggi fuori portata per qualsiasi approccio verticale. Con questa iniziativa, Hpe e i partner spingono il settore verso una maturità attesa da anni.

Hpe guida la Quantum Scaling Alliance per accelerare il calcolo quantistico - Ultima modifica: 2025-12-01T08:00:00+01:00 da Massimiliano Luce