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HPE costruirà il nuovo supercomputer di Eni

Il supercomputer HPC6 fornirà capacità di intelligenza artificiale, modellazione e simulazione per sostenere il percorso di Eni verso la transizione energetica.

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Massimiliano Luce

Eni accelera per raggiungere il suo obiettivo net zero puntando su intelligenza artificiale e supercalcolo. HPE costruirà per il fornitore di energia il supercomputer HPC6, annunciato come uno dei più potenti al mondo di proprietà di un’impresa.

“La nostra collaborazione con Eni in ambito Hpc nasce nel 2018, quando abbiamo realizzato per loro HPC4”, commenta Mauro Colombo, Italy Sales Director HPE Italia. “Già allora si trattava di un grande balzo in avanti, perché con il nuovo supercomputer Eni vedeva la potenza del suo Green Data Center quadruplicata, divenendo l’infrastruttura più potente al mondo a livello industriale.”

“Nel 2021 abbiamo poi lavorato all’upgrade del sistema. La soluzione aggiornata, fornita as a service attraverso la piattaforma edge to cloud HPE GreenLake, incrementava le prestazioni di HPC4, migliorava la sua capacità di calcolo durante l'esecuzione di simulazioni; in più raddoppiava la capacità di archiviazione. Oggi, con HPC6, aiutiamo Eni a compiere un ulteriore salto in avanti.”

Il supercalcolo al servizio della transizione energetica

Eni utilizzerà HPC6 per promuovere la ricerca scientifica e l’ingegneria al fine di accelerare l’innovazione nella transizione energetica.

“Eni è oggi fortemente impegnata nel campo della transizione energetica. Già da tempo utilizza i supercomputer per raggiungere il proprio obiettivo net zero”, osserva Colombo.

“La ricerca scientifica e gli studi finalizzati all’individuazione di nuove fonti energetiche, tra cui le rinnovabili, rendono necessaria la capacità di supportare carichi di lavoro ad alta intensità di dati e immagini per l'intelligenza artificiale (AI), la modellazione e la simulazione. Eni era dunque alla ricerca di una soluzione HPC capace di rispondere a queste esigenze.”

Il supercomputer industriale HPC6 da vicino

Mauro Colombo, Italy Sales Director Hpe Italia

HPC6 è destinato ad affiancare i sistemi più prestanti. Per intenderci quelli generalmente di proprietà di enti pubblici e istituti di ricerca.

“HPC6 sarà costruito con i supercomputer Hpe Cray EX4000 dotati di cpu Amd Epyc e acceleratori Amd Instinct. Gli stessi che alimentano il supercomputer più veloce del mondo”, racconta Colombo. “Sarà inoltre dotato delle funzionalità liquid-cooling di Hpe, in grado di raffreddare i sistemi ad alta intensità di calcolo utilizzando meno energia rispetto a quelli raffreddati ad aria.”

Il tema dell’efficienza energetica, d’altra parte, vede HPE protagonista. “In questo senso giova ricordare che 6 tra i primi 10 supercomputer energeticamente più efficienti al mondo sono targati Hpe. Lo attesta la classifica Green500, pubblicata nel novembre 2023."

“Il sistema includerà anche Hpe Slingshot Interconnect, una rete ad alte prestazioni basata su Ethernet aperta e progettata per supportare carichi di lavoro exascale; così come Hpe CrayClusterStor E1000, uno storage file system parallelo open-source basato su Lustre per prestazioni più rapide ed efficienti.”

HPC6 supporterà il business di Eni

HPC6 rafforzerà l’attuale ricerca Eni, che si concentra sullo studio e l'individuazione di nuove fonti energetiche. Tra cui le rinnovabili.

“HPC6 aumenterà la potenza di calcolo disponibile per Eni fino a raggiungere un picco di prestazioni teoriche di 600 milioni di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo, o 600 petaFlop/s”, sottolinea Colombo.

“Questo permetterà di velocizzare significativamente le attività di ricerca e sviluppo che Eni ha avviato nell’ambito delle fonti energetiche sostenibili, rendendo disponibile tutte la potenza necessaria per supportare gli enormi carichi di lavoro e la mole di dati che queste ricerche generano.”

“Inoltre, la nuova soluzione supporterà Eni nel trovare il giusto equilibrio tra le enormi opportunità offerte dall’investire in soluzioni di Hpc con la responsabilità di mitigare l’impatto ambientale di questi potenti sistemi.”

Il futuro dei supercomputer industriali

Alla luce della collaborazione con Eni, HPE ha ora qualche elemento in più per immaginare il futuro dei supercomputer per l'industria.

“L'intelligenza artificiale e il supercalcolo svolgono oggi un ruolo davvero importante per il progresso della ricerca e per aiutare le aziende a innovare i propri modelli di business, sviluppare nuovi prodotti, servizi e soluzioni”, commenta Mauro Colombo, Italy Sales Director HPE Italia.

“Tutto ciò, però, non può prescindere da accurate valutazioni sull’impatto di queste tecnologie. Sarà dunque sempre più importante sviluppare soluzioni Hpc in grado non solo di supportare le sempre maggiori applicazioni dell’AI in ambito industriale, ma capaci anche di farlo in modo sostenibile dal punto di vista ambientale ed efficienti in quanto a consumi energetici.”

“Possiamo dire con orgoglio di essere un punto di riferimento in questo ambito. Abbiamo infatti sviluppato la capacità di dare vita a sistemi Hpc tra i più potenti e al tempo stesso più efficienti al momento disponibili al mondo.”

HPE costruirà il nuovo supercomputer di Eni - Ultima modifica: 2024-03-05T08:00:00+01:00 da Massimiliano Luce