Autore Giacomo Mulloni
Nell’era dell’industria 4.0 e dell’IoT, in cui si dà per scontato che i diversi dispositivi all’interno delle aziende siano interconnessi tra di loro, è essenziale che nella produzione ci siano una perfetta sinergia ed un'efficienza intrinseca. Se la prima può essere raggiunta gestendo l’informazione in maniera olistica e standardizzata, la seconda si traduce in riduzione degli sprechi e dei costi. In particolare, la maggior parte degli sprechi all’interno di un impianto produttivo non risiede nella lavorazione vera a propria, quanto nelle operazioni di asservimento e stoccaggio, che portano poco o nessun valore aggiunto.
Rispetto a queste attività, nel mercato attuale, le aziende manifatturiere B2B forniscono spesso soluzioni chiavi in mano: al macchinario vero e proprio è annesso spesso un robot mobile autonomo (AMR) adibito proprio all’asservimento e/o stoccaggio del prodotto. Spesso, però, l’integrazione tra AMR e macchinario o (peggio) tra AMR differenti è difficile, onerosa (in termini di tempi e costi) se non impossibile, rendendo impossibile il raggiungimento della sinergia e dell’efficienza.
È qui che entra in gioco Proxima Robotics, startup del secondo batch di Forward Factory.
Con la sua piattaforma software modulare e adattabile, offre ai fornitori di servizi robotizzati uno stack software completo per il proprio robot: dal driver dei motori alla gestione della flotta di robot mobili differenti, all'interconnessione di questi con altri macchinari e dispositivi.
Nei prossimi mesi, all’interno del programma di accelerazione, la startup avrà la possibilità di validare ulteriormente la propria soluzione grazie all’aiuto delle corporate e al ricco ecosistema di Forward Factory. Abbiamo scambiato qualche parola con Alessandro Settimi, CEO e Founder di Proxima Robotics, che ha condiviso la sua visione per il futuro e le sue aspettative sull’acceleratore.
In che modo Proxima Robotics si distingue dai competitor già presenti sul mercato?
La differenziazione del software di Proxima Robotics si basa su tre caratteristiche fondamentali: flessibilità, interoperabilità, modularità.
Per quanto riguarda la flessibilità, c’è da considerare che gli AMR commerciali sono spesso una scatola chiusa per chi li usa e che le modifiche sono di frequente troppo onerose o impossibili da fare. Dunque, la possibilità di personalizzare e/o modificare in completa autonomia alcuni aspetti del software prima che debba intervenire il fornitore è un notevole vantaggio competitivo Permette, inoltre, anche di azzerare i tempi di integrazione della tecnologia.
Proxima Robotics si distingue anche per l’interoperabilità della sua architettura software rispetto ai diversi standard industriali di robot mobili. È dunque in grado di comunicare e interagire efficacemente con altri software, sistemi e dispositivi. Un fattore abilitante strategico e importante. Saranno poi implementate altre funzionalità attraverso la progettazione e la realizzazione di componenti software dedicati ed interoperabili con le principali piattaforme robotiche disponibili a livello mondiale.
L’adattabilità del software si integra poi con la sua modularità, cioè la capacità di realizzare soluzioni specifiche per il cliente utilizzando componenti software tra loro intercambiabili, senza dover modificare l’intera architettura del software. Questi ultimi aspetti sono validati anche da alcuni segnali di tendenza di mercato (sui siti dei competitor più strutturati e presenti da più anni si possono trovare dei primi timidi approcci ad una proposta commerciale modulare).
Quali sono le sfide per il prossimo anno?
Sicuramente ampliare il nostro portafoglio di soluzioni ready-to-use per il cliente. La composizione dei moduli software per ciascun cliente, infatti, richiede un tempo non trascurabile, per cui miriamo a creare dei moduli plug-and-play totalmente intercambiabili. Lo faremo anche guardando i trend di mercato, e sarà fondamentale il lavoro di validazione che stiamo facendo con l’acceleratore e le aziende partner.
Un altro aspetto riguarda lo sviluppo di strumenti no-code, che consentiranno di implementare funzioni user-friendly, utilizzabili anche da personale non specializzato in sviluppo software grazie alla loro semplicità d’uso.
Che risultati vi aspettate dal programma di accelerazione?
L'acceleratore rappresenta un'occasione unica per Proxima Robotics, perché ci offre un canale privilegiato per parlare direttamente con le aziende partner, potenzialmente interessate alla nostra tecnologia ed in prima linea sul fronte dell’innovazione. Un vero valore aggiunto. Il feedback da parte delle Corporate è infatti fondamentale per il perfezionamento continuo della nostra soluzione.
Inoltre, grazie al supporto offerto dal programma, speriamo di migliorare la nostra proposta commerciale e ricevere preziosi spunti per efficientare la nostra organizzazione interna. Siamo convinti che grazie all’acceleratore potremmo coltivare un network di esperti e investitori in modo da avviare e sostenere la crescita esponenziale di Proxima Robotics.
Rimani aggiornato sul percorso di Proxima Robotics seguendo i canali digitali dell’acceleratore, LinkedIn in particolare!
DIETRO LE QUINTE DEL PROGETTO
“Forward Factory Backstage” racconta “dall’interno” l’esperienza degli attori rilevanti del programma dell’acceleratore digital manufacturing della Rete Nazionale Acceleratori CDP, dando voce alle corporate e alle startup che hanno intrapreso il percorso del primo batch nel 2022.
Siete curiosi di saperne di più? Seguite l’editoriale Forward Factory Backstage!
