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Forward Factory Backstage. I tre pilastri della Fabbrica del Futuro secondo GELLIFY

“Forward Factory Backstage” è l’editoriale che racconta il dietro le quinte dell'acceleratore digital manufacturing della Rete Nazionale Acceleratori CDP, nato dall’iniziaEva di CDP Venture Capital e GELLIFY.

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Vittoria Lugli

Autore: Alberto Perrotta, PURPLE Startups Academy

Il settore manifatturiero sta vivendo una evoluzione su più dimensioni: nuove tecnologie, dal digitale ai materiali avanzati nuovi modelli di business, dalla servitizzazione a fabbriche pay per use; nuovi modelli collaborativi, dall’open innovation fino a forme sofisticate di venturing.

Quali sono gli elementi chiave di tale cambiamento? Ne abbiamo parlato con Federico Scotton, Manufacturing Lead di GELLIFY.

Nel contesto manifatturiero, nonostante le imprevedibili condizioni verificatesi soprattutto negli ultimi anni (pandemia, shortage costo materie prime e semiconduttori, guerra, canale di Suez), è previsto un tasso di crescita attorno al 5-6% con un ottimismo degli imprenditori che sta aumentando verso il futuro.

Il tema della customizzazione legato alla necessità di perseguire l’efficienza porta le aziende a dover necessariamente lavorare in maniera flessibile e ad avere il massimo controllo sulla propria produzione e sui suoi risultati. È fondamentale poter adattare la produzione alla domanda variabile dei clienti sia in termini di quantità prodotto che del tipo di output stesso. Per costruire una posizione di vantaggio competitivo, le aziende devono sviluppare la capacità di agire in modo resiliente sulla propria supply chain, riuscendo ad adattarsi il più velocemente possibile a quello che succede nel contesto in cui si trovano.

Per rispondere a tali sfide, i pilastri sui cui le aziende manifatturiere dovrebbero fondare la propria strategia sono tre, e compongono la struttura che GELLIFY chiama “The Manufacturing Trilogy” 

  • Eccellenza operativa: perseguire la riduzione dei costi e/o l’aumento dei margini attraverso il miglioramento continuo dei processi, al fine di ottenere vantaggio competitivo e una crescita sostenibile a lungo termine.
  • Servitizzazione: passaggio da servizi a supporto del prodotto a servizi a supporto dei clienti. Questa nuova tipologia di servizi è abilitata dal crescente numero di dati e dalle relative informazioni; tutto ciò a sua volta permette di creare nuove linee di ricavi con margini anche molto maggiori rispetto a quelli generati dai prodotti.
  • Sostenibilità: la sostenibilità è un tema sempre più centrale: è un mezzo per ridurre i costi e aumentare i margini ma anche un fine per rimanere competitivi e soddisfare l’evoluzione della domanda. I consumatori sono sempre più disposti a spendere cifre maggiori per tutto quello che è sostenibile. Non possono essere inoltre trascurati i numerosi incentivi e agevolazioni finanziarie legati al tema della sostenibilità. Non è più solo una moda o una leva di marketing, ma un valore aggiunto che l’azienda deve riuscire a portare sul mercato.

Da dove partire per strutturare i tre pilastri della Manufacturing Trilogy?

Secondo Federico Scotton, il primo passo è rappresentato dalla costruzione delle risorse strategiche.

Negli ultimi anni l’evoluzione della tecnologia è stata straordinaria: sono nati nuovi software per la gestione della strategia e della governace, per la realizzazione di modelli digitali che aiutano a migliorare le fasi di sviluppo di nuovi prodotti. Queste e tante altre sono risorse strategiche che un’azienda moderna deve avere per raggiungere il successo. Oltre a lavorare sulla tecnologia è fondamentale lavorare sulle persone: per perseguire la sostenibilità, ma anche la digitalizzazione, è necessario cambiare forma mentis in modo da rendere le persone più propense a vivere una trasformazione veloce e pervasiva.

E il secondo passo? Come raggiungere risultati in tempi brevi?

La sfida del mondo manifatturiero è e sarà sempre massimizzare l’efficacia e l’efficienza dei processi. Non solo quelli strettamente produttivi, ma tutti i processi core che permettono il funzionamento dell’azienda, a monte e a valle della fabbrica. I processi si distinguono principalmente in due categorie:

  1. Processi verso l’esterno: ad esempio le vendite intelligenti o l’analisi del mercato per sviluppare strategie ottimizzate di marketing.
  2. Phygital operations: votate a creare il prodotto o servizio che dovrà poi essere portato sul mercato.

Approfondiamo la seconda categoria di processi, che sono quelli su cui operano le startup di FORWARD FACTORY.

Con Phygital si intende l’incrocio tra il fisico e il digitale, o meglio, l’integrazione di uno strato digitale in una struttura fisica. Si parte da elementi esistenti (documenti, prodotti, processi fisici) per modificarli tramite strumenti innovativi digitali.

“Per GELLIFY” spiega Scotton “per avere successo in questa attività è necessario comprendere a pieno il posizionamento delle aziende clienti e capire quali sono le tecnologie pi. adatte per migliorarne e innovarne il business. L’obiettivo finale è sempre l’azione, ossia una reale implementazione delle soluzioni, mediante un mix di competenze e un impegno comune sia di GELLIFY che dei partner”.

Conferma questa visione l’esperienza degli startupper di FORWARD FACTORY, tra cui Michele Moretti e Marco Pari, founder di Neurality. La startup che hanno sviluppato offre una tecnologia per automatizzare i processi di controllo qualità tramite una piattaforma flessibile che si adatta facilmente a diversi settori.

“Le sinergie con i partner industriali” racconta Moretti “sono state fondamentali per comprendere le reali sfide della manifattura e delineare una roadmap tecnologica che permettesse di integrare il nostro software in modo agile”.

Tale sfida richiede un nuovo stile manageriale, un approccio alle decisioni. GELLIFY la chiama “Enterpreneurship”.

Grazie al mix di cambiamento culturale, disponibilità di tecnologie avanzate e spinta verso nuovi modelli di business, tutto l’ecosistema industriale sente sempre più forte la necessità di rinnovarsi in modo sempre più radicale. Questa è la parte in cui si mira a guardare al futuro cercando di trovare soluzioni tecnologiche che mixano competenze per cercare di trovare qualcosa che non esiste ancora.

Siamo nell’era delle opportunità, spesso si tratta solo di connettere i puntini e far sì che le idee si trasformino in soluzioni di valore. La sfida sta nel capire come tecnologie molto avanzate debbano rispondere ad esigenze concrete. Dobbiamo riuscire a capire quali siano i problemi e le opportunità di miglioramento che le aziende hanno e provare ad applicare una tecnologia per dare una risposta. GELLIFY aiuta le startup ad andare a mercato, aiutandole a scaricare a terra le tecnologie e ad indirizzarle verso le esigenze delle aziende.

Riuscendo ad abbinare la giusta tecnologia al giusto contesto di riferimento aziendale è molto probabile che si raggiunga un vantaggio reciproco, permettendo alle aziende di risolvere problemi in modo innovativo e mirato e alle startup di essere comprese nel loro pieno potenziale dalle aziende e, di conseguenza, crescere sul mercato.

DIETRO LE QUINTE DEL PROGETTO                 

“Forward Factory Backstage” racconta “dall’”interno” l’esperienza degli attori rilevanti del programma dell’acceleratore digital manufacturing della Rete Nazionale Acceleratori CDP, dando voce alle corporate e alle startup che hanno intrapreso il percorso del primo batch nel 2022. 

Siete curiosi di saperne di più? Seguite l’editoriale Forward Factory Backstage

Forward Factory Backstage. I tre pilastri della Fabbrica del Futuro secondo GELLIFY - Ultima modifica: 2023-07-17T11:42:07+02:00 da Vittoria Lugli