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Forward Factory Backstage. La ricetta di Forward Factory per selezionare le migliori startup

“Forward Factory Backstage” è l’editoriale che racconta il dietro le quinte dell'acceleratore digital manufacturing della Rete Nazionale Acceleratori CDP, nato dall’iniziativa di CDP Venture Capital e GELLIFY.

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Vittoria Lugli

Autore Alice Chiozzini

Il settore manifatturiero è in costante evoluzione e alla ricerca di soluzioni tecnologiche e strategie di crescita che possano sostenere e promuovere sia l'industrializzazione sostenibile sia nuovi modelli di business. Un esempio di questa trasformazione è Forward Factory, il programma di accelerazione di startup innovative manifatturiere della Rete Nazionale Acceleratori CDP, gestito da GELLIFY, che vanta una solida rete di partner e investitori che contribuiscono a creare un ecosistema di innovazione unico nel suo genere.

In vista dell'imminente lancio della seconda edizione del programma, abbiamo intervistato Matteo Cattadori, Program Manager di Forward Factory, per approfondire i meccanismi che governano lo scouting e la selezione delle startup, e pertanto per comprendere i fattori chiave che permettono di individuare ed attrarre le realtà più innovative del settore manifatturiero ed integrarle all’interno di un percorso volto a stimolare e incrementare l’innovazione dell’industria manifatturiera italiana.

Come funziona il processo di dealflow di Forward Factory?

Il processo di dealflow di Forward Factory si articola in due macro-fasi: scouting e screening. Nella fase di scouting si identificano le startup appartenenti al mondo manifatturiero in target con il programma per creare successivamente un contatto diretto, stimolando il loro interesse e la loro partecipazione. Parallelamente, si promuove la Call for startup attraverso diversi canali - social o intermediari di settore - al fine di intercettare ulteriori realtà interessanti che potrebbero manifestare spontaneamente la volontà di partecipare al programma. Al termine di questa fase, si formalizza una lista delle migliori startup tra quelle che hanno espresso interesse verso Forward Factory, le quali entreranno a far parte del successivo processo di screening.

Per il secondo batch sono state mappate oltre 400 startup, di cui 46 sono state selezionate per la successiva fase di screening. In questa fase, le startup pre-selezionate vengono analizzate al fine di verificare il rispetto dei requisiti formali necessari che l’acceleratore richiede. Ciò avviene durante call di approfondimento in cui il team di Forward Factory raccoglie informazioni rilevanti sui requisiti di base, sulla value proposition e sui criteri di investibilità.

Le informazioni raccolte vengono presentate durante gli Industry Roadshow ai partner industriali, i quali ricoprono un ruolo cruciale nel fornire feedback sulle startup sia dal punto di vista della tecnologia che del mercato.

Per quanto riguarda il Batch 2, ossia le startup che parteciperanno al programma del 2023, sono state presentate agli Industry Roadshow 22 delle 46 startup analizzate durante le call di approfondimento.

Si procede quindi a formalizzare la prima lista di startup pre-validate che possono passare allo step successivo: le call di approfondimento, che hanno come obiettivi la validazione della tecnologia della startup e la negoziazione del Term Sheet. Quest’anno, 10 sono le startup che hanno raggiunto questo step del Dealflow.

Raggiunta la firma del Term Sheet, la startup avrà la possibilità di accedere alla fase finale di selezione attraverso la partecipazione al Selection Day. L’obiettivo dell’evento è quello di selezionare le migliori startup che, dopo aver sottoscritto l’Accordo di Investimento, entreranno ufficialmente nella fase di accelerazione. Tra le varie fasi che hai menzionato, puoi raccontare qualcosa in più dello scouting?

Come avviene e come riuscite a individuare realtà interessanti?

Il processo di scouting fa leva sull’ecosistema di GELLIFY, che comprende, a livello globale, diversi attori che permettono di raggiungere anche le intercapedini più nascoste delle reti di innovazione: investitori, centri di ricerca (ad esempio CNR, IIT, Intellimech, MUSP…), mondo accademico (ad esempio Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università di Bologna, Scuola Superiore sant’Anna, Università di Pisa), istituzioni (ART-ER, i competence center come MADE, BI-REX e CIM40), altri acceleratori ed incubatori, imprese manufatturiere, aziende tecnologiche.

Una volta completato il processo di screening, quali sono i criteri chiave che le startup devono rispettare per essere considerate idonee al programma?

I requisiti principali sono resi evidenti fin da subito, per far sì che la startup interessata sia consapevole di quali possano essere i limiti d’accesso all’iniziativa. Oltre a valutare la validità tecnologica e di business, occorre verificare ulteriori requisiti che riguardano la composizione della cap table, ossia chi detiene le quote della startup, e il commitment dei soci fondatori, ossia il loro ruolo operativo nell’azienda. Per trarre maggiore valore dal programma di accelerazione, è di vitale importanza che i principali soci partecipino attivamente al percorso: solo così avranno la possibilità di apprezzare appieno la ricchezza di Forward Factory.

Nel caso in cui una startup non soddisfi alcuni dei requisiti richiesti, verrà scartata?

Non necessariamente. Se la soluzione tecnologica risponde alle esigenze del mercato manifatturiero, cerchiamo di trovare una soluzione che permetta alla startup di non essere esclusa.

Se la startup non rispetta alcuni requisiti non bloccanti è infatti possibile, in accordo con la startup, prevedere un'azione di “remediation”. Questo accordo viene quindi incluso all’interno del Term Sheet e, qualora la startup dovesse essere ammessa al programma, dovrà rispettare tali clausole concordate ed attuarle. Le azioni di remediation possono includere, tra le altre, ristrutturazioni della cap table affinchè i soci operativi possiedano percentuali rilevanti di quote della società, così come la rinuncia a deleghe operative in altre società in cui il socio partecipa.

Quali sono le prossime date in programma per Forward Factory? E che aspettative avete per questo secondo batch?

Il 7 giugno si è tenuto il Selection Day, durante il quale le startup selezionate hanno avuto la possibilità di raccontarsi alla platea dei partner di Forward Factory.

Con l’evento si è quindi conclusa la fase di selezione e, una volta che le startup sigleranno gli accordi di investimento, saranno pronte per partecipare all’evento di lancio e cominciare a vivere i mesi di accelerazione. Il 28 giugno è avvenuto infatti il lancio della seconda edizione di Forward Factory.

Le nostre aspettative per la seconda edizione del programma sono quelle di offrire alle startup selezionate un'opportunità senza precedenti di crescita e sviluppo, non solo dal punto di vista dell’investimento economico ma anche in termini di costruzione degli asset necessari per rafforzare la value proposition e la strategia di go-to-market. Il nostro obiettivo è che al termine del programma le startup siano pronte per portare a mercato le proprie tecnologie, andando oltre i progetti pilota nelle fabbriche ed attivando progettualità volte ad integrare le soluzioni innovative nelle piattaforme IoT delle aziende manufatturiere.

DIETRO LE QUINTE DEL PROGETTO                 

“Forward Factory Backstage” racconta “dall’”interno” l’esperienza degli attori rilevanti del programma dell’acceleratore digital manufacturing della Rete Nazionale Acceleratori CDP, dando voce alle corporate e alle startup che hanno intrapreso il percorso del primo batch nel 2022. 

Siete curiosi di saperne di più? Seguite l’editoriale Forward Factory Backstage

Forward Factory Backstage. La ricetta di Forward Factory per selezionare le migliori startup - Ultima modifica: 2023-07-03T09:30:00+02:00 da Vittoria Lugli