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Efficienza energetica: la sfida comune di infrastrutture e servizi energetici

Nel contesto della transizione energetica verso un sistema “net zero” al 2050, l’efficienza energetica si conferma un pilastro strategico. Infrastrutture resilienti, digitalizzazione e tecnologie innovative sono i motori del cambiamento, come è emerso dallo studio AGICI-Siemens sul ruolo delle ESCo.

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Nicoletta Buora

Accelerare la trasformazione del sistema energetico globale non è più un'opzione, ma una necessità. Lo ha ricordato Claudia Guenzi, Head of Smart Infrastructure di Siemens Italia, aprendo la conferenza tenutasi il 16 giugno presso Casa Siemens a Milano. Al centro del dibattito, l’urgenza di intraprendere un percorso che coniughi transizione energetica e digitale, due processi oggi inscindibili e complementari.

A livello globale, il consumo di energia è dominato da alcuni settori chiave: industria, trasporti e settore residenziale. In particolare, “gli edifici sono responsabili di oltre il 40% del consumo energetico mondiale e del 27% delle emissioni globali di CO“, ha evidenziato Guerzi, “Eppure, una buona parte del patrimonio edilizio risulta ancora inefficiente, con la previsione che la superficie edificata globale raddoppierà entro il 2060”.

Serve quindi un cambio di paradigma, che coinvolga anche le infrastrutture critiche, come le reti di trasmissione e distribuzione, il cui ruolo diventa sempre più strategico in uno scenario energetico instabile e decentralizzato. Al centro il cambiamento del sistema energetico, come evidenziato dall’intervento di Nicola Armaroli, Research Director del CNR, con una riflessione urgente: “La Terra ha la febbre perché continuiamo a bruciare troppa energia”. In Italia, i settori più inquinanti sono la casa e l’auto, responsabili di oltre un terzo delle emissioni. La direzione è quella dell’elettrificazione e dell’efficienza energetica.

Infrastrutture resilienti ed efficienti: una necessità, non un lusso

La crescente penetrazione delle energie rinnovabili e l’elettrificazione dei consumi impongono una maggiore resilienza delle infrastrutture energetiche. Un blackout, come quello recentemente avvenuto in Spagna, è in grado di generare perdite economiche considerevoli: si stimano tra i 3.000 e i 12.000 euro al minuto per una PMI. Ma l’impatto non è solo economico: sicurezza, continuità operativa e reputazione aziendale sono direttamente minacciate.

Rendere le infrastrutture più flessibili, intelligenti e interconnesse diventa fondamentale per gestire i nuovi profili di carico, garantire l’affidabilità dei sistemi e integrare efficacemente le fonti rinnovabili.

Il ruolo della digitalizzazione e dell’integrazione OT/IT

La digitalizzazione è il vero fattore abilitante della transizione. Secondo la strategia Siemens, la chiave è nell’integrazione tra le competenze OT (Operation Technology) e IT (Information Technology). Questo approccio consente di raccogliere grandi quantità di dati, elaborarli in tempo reale e supportare decisioni strategiche più rapide ed efficienti.

Edifici, reti e sistemi di generazione devono diventare intelligenti e autonomi, in grado di operare in sinergia per abilitare un sistema energetico a 360 gradi. Gli strumenti digitali rendono possibile una gestione ottimizzata, che comprende la manutenzione predittiva, la gestione degli asset e la pianificazione strategica, partendo da una base dati condivisa.

Le ESCo: motori della transizione

Michele Perotti

Un altro protagonista fondamentale della transizione sono le Energy Service Companies (ESCo). Come illustrato da Michele Perotti, Direttore area Efficienza Energetica di Agici, queste realtà costituiscono il cuore pulsante dell’efficienza energetica in Italia. Operatori eterogenei, ma uniti dalla capacità di garantire performance energetiche attraverso contratti dedicati, le ESCo sono in grado di guidare progetti complessi lungo tutta la filiera: dalla diagnosi energetica all’installazione, dalla gestione alla manutenzione.

In Italia se ne contano oltre 900 certificate, ma il nucleo del comparto è costituito da 466 aziende specializzate. Il valore complessivo del settore ha raggiunto i 16,2 miliardi di euro, segnando una crescita del 77% in tre anni. Questo dinamismo è stato favorito in parte dagli incentivi pubblici – come il Superbonus – ma anche dalla capacità interna di innovare e adattarsi.

Tecnologie avanzate e procurement strategico

La crescita delle ESCo è sempre più legata alla tecnologia, non solo hardware ma anche software. Oggi, un quarto del mercato è rappresentato da soluzioni digitali: sistemi di monitoraggio, pompe di calore, impianti fotovoltaici, colonnine di ricarica, fino a vettori energetici come il biometano e l’idrogeno.

La gestione del procurement tecnologico diventa quindi un elemento critico, specie in un contesto dove gli incentivi potrebbero diminuire. La capacità di selezionare e integrare tecnologie avanzate rappresenta un vantaggio competitivo per le ESCo, chiamate a offrire soluzioni “chiavi in mano” oppure a gestire contratti di prestazione energetica (EPC).

Un comparto maturo, pronto alla sfida

Lo studio Agici presentato durante l’evento ha evidenziato un comparto che ha saputo attraversare fasi alterne – dalla crescita moderata pre-2019 al boom post-2021 – con una forte tenuta anche in fasi critiche come la pandemia. I grandi operatori coprono la quota principale del mercato, ma sono le ESCo specializzate, più piccole e flessibili, a dimostrarsi spesso più efficienti nella generazione di utili.

La sfida futura sarà consolidare questa crescita in un mercato meno dipendente dagli incentivi, puntando su integrazione tecnologica, digitalizzazione e modelli gestionali avanzati. In questa cornice, le ESCo potranno continuare a rappresentare un pilastro del sistema energetico italiano.

Efficienza e innovazione al centro del cambiamento

Come sottolineato da Claudia Guenzi di Siemens, “l’innovazione nella gestione dell’energia, unita alla digitalizzazione delle infrastrutture industriali, è essenziale per garantire competitività e sostenibilità nel lungo periodo”.

La transizione è già iniziata: ora serve continuità, visione e collaborazione tra tecnologia, industria e istituzioni per trasformare l’efficienza in leva di sviluppo e sostenibilità.

Efficienza energetica: la sfida comune di infrastrutture e servizi energetici - Ultima modifica: 2025-06-20T14:07:39+02:00 da Nicoletta Buora