L’etica dei robot, o Roboethics, si può far risalire a quando lo scrittore Isaac Asimov, nel 1942, descrisse nel racconto “Runaround” le tre famose leggi della robotica.
Queste leggi vanno però inserite in quella che era ai tempi la percezione che si aveva dei robot, mentre parlare di etica è tutt’altro. Anche perchè la Roboethics va considerata come parte della più generale etica dello sviluppo tecnologico, su cui negli ultimi vent’anni si sono impegnati ricercatori, aziende e organismi di standardizzazione.
A proposito di etica
L’etica è una ramo della filosofia che si occupa del comportamento pratico dell’uomo nei confronti dei suoi simili e degli oggetti.
Ma etica è sinonimo di morale, con entrambi i termini che vogliono significare “comportamento, costume”, nel senso di volontà e azioni dell’uomo per dare a sé stesso un insieme di valori e norme da rispettare. Tra questi, sostenibilità e responsabilità ambientale, su cui molti produttori di tecnologie e robotica stanno iniziando seriamente a impegnarsi.
Quest’ultima considerazione apre a una più generale etica applicata. Il concetto ha iniziato ad affermarsi in tempi recenti, vedendo in una riflessione etica la fonte di utili suggerimenti per risolvere i problemi morali generati dalle trasformazioni prodotte nella società dagli sviluppi della ricerca e della tecnologia. Problemi che pongono l’uomo di fronte a scelte morali alternative riguardanti diversi contesti, tra cui la robotica.
Scaricando l'articolo gratuito potrai approfondire i seguenti temi:
- Il rapporto tra etica e sviluppo tecnologico
- Un aspetto della "Roboethics": l'evoluzione dei robot
- L'integrazione tra etica dell'AI ed etica robotica
- L’approccio Machine Ethics
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