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Digital Soul, come trasformare l’anima di un’azienda e fare cultura digitale

L’appuntamento annuale di Var Group con la propria community ha riunito a Riccione oltre 1400 persone tra partner e clienti. Focus di quest’anno: l’anima digitale e il manufatturiero.

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Nicoletta Buora

Le piattaforme digitali e le tecnologie ad esse collegate sono, oggi, i fattori che abilitano il business. Ma come trovare la chiave di lettura per far sì che la propria azienda comprenda l’essenza e l’importanza della digital trasformation?

È attorno a questo concetto che si è sviluppata Digital Soul, la duegiorni di Var Group che, grazie alle testimonianze di imprenditori, vendor e gli interventi di autorevoli voci del mondo dell’innovazione, ha aperto il confronto su come il digitale sia diventato in Italia una leva strategica e un asset fondamentale per la competitività delle imprese.

Francesca Moriani

“Le aziende hanno un’anima perché sono fatte da persone”, ha esordito Francesca Moriani, Ceo di Var Group, aprendo la convention. “Per migliorare i processi di business è fondamentale cambiare approccio, rompere gli schemi e lasciare che la passione guidi il cambiamento verso una digital soul”.

E il momento è ora. Agostino Santoni, Vicepresidente di Confindustria con delega al digitale, ha sottolineato l’importanza di agire subito perché le infrastrutture ci sono.

“L’Italia è più la grande referenza mondiale per le smart grid, il trasporto dell’energia elettrica attraverso il digitale, così come per il trasporto del gas”, ha affermato Santoni. “Se pensiamo al Paese come a un’enorme piattaforma digitale e immaginiamo come potrebbero cambiare i servizi ai cittadini e alle imprese, è comprensibile perché è ora il momento di pensare digitale”.

Una visione strategica che ha trovato conferma nelle esperienze portate da realtà quali Salesforce, Siemens, Dallara, Poltrona Frau Group, Ducati corse, Talent Garden, Conad Centro Nord,

Le tante anime di Digital Soul e le Experience Valley

Diverse le iniziative che hanno animato la convention. Accanto a sessioni plenarie e panel tematici dove sono state raccontate tecnologie quali cloud, intelligenza artificiale, cybersecurity, si è svolta un hackathon a tema Web 3.0 e Metaverso e una Running con raccolta fondi da donare al Comune di Senigallia, recentemente colpito dalla alluvione.

Per tutta la durata dell’evento è stato possibile anche esplorare e vivere in prima persona i nuovi orizzonti dell’innovazione per le aziende attraverso le Experience Valley, dedicate a Digital Collaboration, Digital Retail e Digital Journey in manufacturing

Focus sul manifatturiero, con i dati come driver di crescita

Se l’Italia è sempre la seconda manifattura in Europa, dopo la Germania, e ha realizzato un export record di oltre 500 mld di Euro (Fonte Ice - Istituto Commercio Estero), superando le sfide della pandemia e continuando crescere, è grazie anche a un tessuto produttivo che ha affrontato percorsi di innovazione verso la digitalizzazione e l’industria 4.0.

E ancora, secondo i più recenti dati Istat, l’Italia ha visto sette trimestri di crescita consecutivi da inizio 2021con un aumento del Pil nel terzo trimestre di quest’anno del +2,6%, e un aumento stimato nel 2022 del +3,9%.

Certo, ora lo scenario sta cambiando, l’inflazione, la crisi energetica e il perdurare del conflitto Russo-Ucraino stanno impattando negativamente sulla crescita mondiale. E, dunque, quali azioni metter in atto per reagire a questa situazione e mantenere la competitività, tenendo conto che secondo il Fondo Monetario Internazionale, il prossimo anno un terzo dei Paesi andranno in recessione.

Sicuramente continuare sulla strada della digitalizzazione, connettendo i macchinari per aumentare produttività ed efficienza, ma sarà solo attraverso una conoscenza più profonda dei processi che le aziende potranno essere flessibili, resilienti e competitive. Conoscenza che deriva dalle enormi potenzialità dei dati, dalla loro interpretazione ed elaborazione, a partire proprio da quelli di produzione.

Le tecnologie ci sono, i fondi e gli incentivi per la transizione digitale anche, prorogati nel triennio 2023-25 e previsti anche nel Pnrr. Dunque, le imprese, in particolare le tante Pmi che ancora non hanno avviato una trasformazione digitale, devono farlo ora.

Un modello per la maturità digitale pensato per le Pmi manifatturiere

Sono molte le domande che si pongono le aziende: qual è il proprio livello di digitalizzazione, quali le tecnologie da integrare, ma soprattutto quali le soluzioni e quindi come intraprendere un digital journey.

A queste domande Var Group ha voluto dare una risposta, dedicando la sessione “Manifatturiero e digitale: forma e anima dell'innovazione", dove si è parlato di interconnessione tra processi, impianti, persone e dell’utilizzo di dati e soluzioni software per scoprire nuovi standard di competitività con gli interventi di partner digitali quali Ibm, Intel, VMWare e la voce di alcuni clienti come Eurotubi, Inarca e Roj.

Lorna Vatta, Head of Advisory Digital Industries di Var Group, ha ribadito l’importanza di agire ora. “Le Tecnologie ci sono e non sono nuove, e quindi chi non ha ancora fatto il salto nel 4.0 lo deve fare adesso”, ha esordito Vatta aprendo la sessione dedicata al manufacturing. “Per le Pmi manufatturiere abbiamo messo a punto un modello che le aiuta, in primo luogo, a fare un’analisi a 360 gradi in tempi brevi. Combinando le nostre competenze sulla parte digitale con i diversi business nasce una roadmap, un percorso di digital transformation che si abbina alle strategie dell’azienda”.

Con i dati si crea valore, anche in fabbrica

Nell’area dell’Experience Valley dedicata al Digital Journey in manufacturing, Marco Ferrando, Head of BU Data Science di Var Group, ci ha raccontato le soluzioni che VarGroup costruisce su misura per ogni realtà con il supporto dei propri partner.

Engineering, supply chain, pianificazione, produzione, logistica, qualità, energia e analytics avanzate, le isole esperienziali che hanno consentito di approfondire le possibili applicazioni digitali.

“Il percorso parte dall’ingegneria, dove si progettano i prodotti e prosegue nella fabbrica dove si producono, ma la tecnologia ci consente oggi di intervenire a monte, fino al processo di determinazione della domanda, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale che, incrociando informazioni provenienti da ordini, previsioni commerciali e magazzino, possono determinare i volumi produttivi”, spiega Ferrando. “A Valle di un processo produttivo interviene, incece, il tema della qualità. Da una parte si procede all’analisi, attraverso sensori e visione artificiale, per identificare anomalie e non conformità e, dall’altra, con algoritmi avanzati di AI si risale alla causa e si interviene sui processi, simulando il risultato sulla qualità del prodotto finale”.

“È qui che si comincia a raccogliere quanto seminato. Le aziende che hanno fatto investimenti per sensorizzare macchine e interconnettere impianti, ora, elaborando i dati con l'aiuto dell’intelligenza artificiale, costruiscono un valore”.

Tecnologie quali i sistemi Erp, Mes, piattaforme avanzate di automazione industriale, software di progettazione e digital twin, realtà aumentata, insieme alla robotica avanzata, a sensori di nuova generazione, e su tutto l’intelligenza artificiale e la sicurezza “by design” sono alla base di un percorso di maturità che si realizza con le applicazioni. “E, il nostro posizionamento è proprio la ricerca di questa  maturità, attraverso l’integrazione delle tecnologie all’interno della fabbrica”, conclude Ferrando.

I valori della Generazione Z nel futuro del business

Nel corso di Digital Soul si è parlato anche del fenomeno Generazione Z e dell’impatto che questa generazione avrà sull’anima digitale delle aziende.

Se le aziende sono fatte da persone, è importante conoscerle e così con l’esperienza diretta di Giunti Editore, Ferrero Technical Services, Aws, Salesforce e Cisco, realtà che stanno già studiando e disegnando soluzioni per ingaggiare questa generazione, sono emersi i valori che distinguono i giovani pronti ad entrare nel mondo del lavoro: sostenibilità, unicità e inclusione.

Digital Soul, come trasformare l’anima di un’azienda e fare cultura digitale - Ultima modifica: 2022-11-02T08:49:00+01:00 da Nicoletta Buora