HomeApplicazioniCome fare innovazione con l'AI nel controllo produzione: i casi Everel e...

Come fare innovazione con l’AI nel controllo produzione: i casi Everel e Mikron

Everel e Mikron Tool raccontano la loro esperienza di adozione dell'AI nel controllo produzione. Esperienza condivisa con Altea UP, a partire dalla sua soluzione MindP basata sulla SAP Business Technology Platform.

Leggi le riviste ⇢

Ti potrebbero interessare ⇢

Valeria Villani

Per comprendere come oggi si possa fare esperienza concreta ed efficace di integrazione dell’AI nel controllo produzione, abbiamo incontrato Mauro Sartor, Sales Manager e CIO di Everel Group, e Giulio Valli, Supply Chain Manager di Mikron Switzerland AG Division Tool.

Queste due realtà manifatturiere gestiscono produzioni diverse, ma hanno obiettivi molto simili. La prima, Everel, realizza componentistica elettronica ed elettromeccanica per elettrodomestici e automotive. La seconda produce utensili in metallo duro.

Entrambe le aziende hanno lo scopo di ottimizzare la produzione, accelerare l’efficienza di alcuni reparti ancora legati alla schedulazione basata su Excel, promuovere una nuova modalità di condivisione delle competenze, spingere al massimo l’innovazione.

E per farlo, Everel e Mikron Tool si sono rivolte ad Altea UP e hanno adottato la soluzione MindP, basata sulla SAP Business Technology Platform.

Altea UP EVEREL foto 2 prodotti_001_2025
Foto credits: Everel

Efficientare, automatizzare e condividere: il caso Everel

“La nostra azienda conta circa 500 dipendenti, suddivisi tra l’headquarter di Valeggio sul Mincio (Verona), lo stabilimento in Romania e quello in Germania”, racconta Mauro Sartor.

“Strategici per il Gruppo Everel sono i reparti di stampaggio e di montaggio. Ci siamo rivolti ad Altea UP proprio perché volevamo una soluzione software che ci aiutasse a rendere più veloci ed efficienti le lavorazioni nei reparti di stampaggio, eliminando l’uso di Excel per la definizione di passaggi, procedure e tempi di produzione”.

“Ogni azienda sul mercato si ritiene speciale. E di fatto lo è: c’è sempre un’unicità che la distingue”, aggiunge Sartor. “Così anche Everel. Volevamo un software che si costruisse intorno all’unicità della nostra produzione, adattandosi alla varietà di prodotti, e quindi di stampi, da gestire. Non volevamo doverci adattare noi al software di schedulazione! In Altea UP lo abbiamo trovato”.

Dal MES alla soluzione MindP: la storia di Mikron Tool

“Ho conosciuto Altea UP tempo fa, attraverso un altro progetto di implementazione MES su due delle sedi produttive di Mikron Tool, quella principale di Agno, in Svizzera e quella tedesca di Rottweil in Germania”, ci dice invece Giulio Valli.

“Mentre portavamo avanti il percorso di adozione del MES, è nata la curiosità di approfondire le potenzialità di MindP e di valutare i benefici dell’AI integrata che potevamo ottenere. Oggi, con il MES a pieno regime, siamo nella fase conclusiva di finalizzazione del modello matematico, e siamo pronti a partire con MindP!”.

MindP e il modello matematico su misura di azienda

“In Mikron Tool avevamo già in mente l’idea di soluzione desiderata per rinnovare il nostro approccio alla schedulazione. Non le avevamo ancora dato una forma, però, intendo una forma matematica. Lo abbiamo fatto con Altea UP, che ci sta aiutando a realizzare e confezionare il modello che ci serviva”, continua Valli.

“Con altri schedulatori classici non riuscivamo a mettere a terra il modello che avevamo in mente. Nemmeno potevamo concretizzare la nostra idea di schedulazione con l’adeguato livello di dettaglio e di aderenza alla nostra produzione che invece ci ha offerto MindP. Insomma, mancava quella possibilità di studiare insieme il modello matematico. E questa possibilità l'abbiamo trovata in Altea UP e nelle competenze di un team di eccellenza come quello dell’Università del Salento, con il quale Altea UP collabora”.

Ad altri schedulatori mancava la possibilità di una personalizzazione spinta. Questo elemento permette di mettere insieme davvero tutti i dati, incrociandoli, dal MES o dal software di manutenzione, ad esempio, e di considerare tutte le variabili possibili (matrici, stampi, presse, ordini prodotti…) per poi trasferire tutto in un modello matematico adeguato. Questo è il modello proposto da MindP, che genera automaticamente un piano ottimo di produzione per i reparti di stampaggio”, dice Sartor.

I risultati ottenuti e quelli attesi dall'impiego dell'AI nel controllo produzione

Dall’introduzione di MindP in Everel, Mauro Sartor segnala prima di tutto di aver ottenuto maggiore condivisione di conoscenze e competenze. “In passato ogni dato relativo alla schedulazione dello stampaggio era nella testa di chi se ne occupava programmando su fogli Excel nei loro PC. Oggi abbiamo formalizzato tutto in MindP”.

Everel Group ha poi guadagnato tempo. “Le attività di schedulazione di una giornata oggi possiamo programmarle in poche ore, considerando tutte le variabili possibili e riducendo il margine di errore”. Infine, riguardo all’efficienza dello stampaggio, per ora Everel Group ha registrato miglioramenti di circa il 10%.  

Mikron Tool ha diverse aspettative dal progetto con MindP. La prima è l'ottimizzazione delle attività del reparto di rettifica. “Ci aspettiamo di ottimizzare al meglio le sequenze di carico delle macchine, risparmiando tempo. Ad oggi, sono calcolate manualmente dai team leader dei singoli reparti con un notevole dispendio di ore”, spiega Valli.

“Ci immaginiamo quindi una maggiore efficienza di produzione, dovuta proprio all’ottima sequenza scelta con MindP grazie all'intelligenza artificiale, che può prendere in considerazione variabili ben diverse da un foglio Excel. In terzo luogo, ci aspettiamo un risparmio nel ripristino della nostra utensileria, le mole di diamante che utilizziamo. Queste mole devono essere ripristinate dopo un certo numero di ore d'utilizzo”.

Più tempo per l’innovazione con l'AI nel controllo produzione

Dai due casi di adozione raccontati, emerge come il mix tra algoritmo/matematica e mente umana porti oggi a percorsi evolutivi con risultati eccellenti e innovazione costante. Le persone stesse contribuiscono ad alimentare l’algoritmo, e non solo in base ai dati, ma anche a esperienza, skill e competenze su processi industriali specifici.

I benefici derivanti dall’introduzione dell’AI nel controllo produzione sono davvero apprezzabili quando si valuta l’efficienza ottenuta e il tempo risparmiato in attività lunghe e laboriose. L’AI integrata nel software può sgravare operatori e capi reparto da routine dallo scarso valore aggiunto. Li può così mettere nella condizione di dedicarsi ad altre attività gestionali e organizzative, più liberi di gestire l’eccezione.

Come fare innovazione con l’AI nel controllo produzione: i casi Everel e Mikron - Ultima modifica: 2024-12-09T14:34:25+01:00 da Valeria Villani