Ceramica tecnologica

All’interno del Distretto Ceramico di Sassuolo, tradizione e design hanno generato un indotto tecnologico all’avanguardia

Ti potrebbero interessare ⇢

Valeria De Domenico
La chiamano la Piastrella Valley. È un fazzoletto di Emilia, cordiale e fiera, tra Sassuolo, Fiorano, Maranello e Formigine. Il Distretto ceramico di Sassuolo costituisce uno degli esempi meglio riusciti di proficua sintesi di talenti territoriali. Dalla tradizione artigianale (note in tutto il mondo le ceramiche di Faenza, al punto che il termine 'Faience' è tuttora sinonimo di maiolica) alla vocazione per la meccanica (siamo nella terra di Enzo Ferrari!), senza trascurare il carattere pragmatico dei modenesi e insieme il loro sentire intenso.
L'industria della ceramica, che può apparire un ambito in cui tradizione e design sono tutto, è cresciuta in questi anni grazie allo sviluppo dei processi di produzione che hanno raggiunto livelli di automazione altissimi.
Non è un caso che proprio a Bologna si svolga una delle maggiori kermesse a livello mondiale per l'industria del rivestimento e dell'arredo bagno, il Cersaie, mentre a Rimini si tiene ogni due anni Tecnargilla, la più importante vetrina mondiale dell'innovazione tecnologica per l'industria ceramica e del laterizio, patrocinata da Acimac.
L'Associazione Costruttori Italiani Macchine Attrezzature per Ceramica, d'altronde, ha scelto di stabilire proprio a Modena, presso la storica Villa Marchetti, la sua sede centrale e da qui opera per tutelare e promuovere il ricchissimo indotto tecnologico che sta a monte della filiera del ceramico. Le aziende attive nel settore dell'automazione per l'industria della ceramica costituiscono ormai un comparto a sé, capace di sviluppare soluzioni di eccellenza, competitive su qualsiasi mercato internazionale.
Il loro ruolo all'interno della filiera ha un'importanza straordinaria, poiché le innovazioni di processo, frutto dell'ingegno meccanico di alcuni costruttori, hanno consentito ai produttori di ottenere manufatti di qualità elevatissima e di realizzare soluzioni estetiche impensabili in passato, condizionando, in qualche modo, anche il design, elemento distintivo del Made in Italy.
Negli ultimi anni, inoltre, i costruttori di macchine hanno iniziato un processo di differenziazione produttiva, riuscendo a servire altri settori industriali presenti sia nel territorio modenese, sia su quello nazionale e internazionale. Tale fenomeno ha riguardato in particolar modo quelle aziende che operano nei settori a monte e a valle del processo produttivo ceramico, come la preparazione delle materie prime, il fine linea, l'handling e lo stoccaggio.
È ovvio che essendo strettamente legato all'edilizia, il settore ceramico nella sua interezza, è stato duramente colpito dalla crisi globale di questi ultimi anni, subendo pesanti ridimensionamenti. Anche il giro d'affari dei costruttori di macchine per ceramica si è drasticamente ridotto. Il settore più colpito è quello delle macchine per la produzione di laterizi, a causa del più diretto legame con il comparto dell'edilizia nuova.
I costruttori di macchine italiani confermano però la loro leadership mondiale, con una quota export pari al 76,6% del giro d'affari complessivo.
A questo proposito Pietro Cassani, presidente di Acimac, ha dichiarato che il timido riavvio degli investimenti rilevato nella maggior parte dei Paesi del mondo, nel corso del 2010, consente di essere fiduciosi sull'andamento dell'anno in corso.
“Ci attendiamo” ha aggiunto Cassani “un ulteriore recupero di 10-15 punti percentuali sul fatturato raggiunto a fine 2010, anche se è sempre più difficile fare previsioni, visti i fattori esogeni con i quali dobbiamo fare i conti giorno dopo giorno. Le nostre imprese, infatti, scontano i disordini politici e sociali che stanno investendo l'intera area medio-orientale”.
I costruttori italiani attendono inoltre il ritorno della crescita anche sul mercato italiano.

Stampare sulla ceramica

A confermare la vitalità del settore, intanto, una lunga serie di eventi organizzati da Acimac per mettere a confronto i vari attori della filiera e per dare alle aziende occasione di esibire i risultati delle proprie ricerche.
A febbraio, ad esempio, nel corso di un convegno dedicato alla decorazione digitale, System Ceramics ha presentato Rotodigit, il sistema di stampa digitale che si applica sulle linee di decorazione Rotocolor, perfezionato per la riproduzione di pietre naturali, marmo e granito e per la decorazione su rilievi e superfici strutturate e in doppia pressatura. System è un'azienda storica nel settore ceramico, avendo sviluppato nel 1971 Rocket, prima macchina serigrafica rotativa, e nel 1994 Rotocolor, macchina a rullo per la decorazione automatica delle piastrelle ceramiche, brevetto esclusivo System, divenuta ormai standard internazionale.
Rotocolor, nei vari modelli disponibili S4, S5, S5 Xxl ed Evolution, garantisce altissima precisione di motivi grafici e fotografici, combina differenti modalità di decorazione e si adatta a ogni superficie, combinandola con cilindri Rotorollers nei vari modelli, tra cui quelli di ultima generazione Rotoplus e Rotoedge.
System ha messo a punto, inoltre, dei supporti in grado di rilevare e misurare con estrema precisione il prodotto per raccogliere informazioni sulla qualità, planarità, ortogonalità, tono e difettologia delle piastrelle in modo del tutto automatizzato e affidabile. Il dispositivo Check Point effettua, ad esempio, controlli accurati sul materiale crudo, in modo da poter eliminare i prodotti difettosi prima della cottura, riducendo scarti e consumi.
RedLine e DicoPlanar sono invece ideate per il controllo della planarità attraverso la rilevazione e la misurazione dei difetti di curvatura. Liner 2000 e Dico Liner sono in grado di rilevare i difetti dimensionali e di calibro delle piastrelle sfruttando le più moderne tecnologie di visione.
Qualitron NG è infine il sistema integrato di controllo di processo proposto da System per il controllo della tonalità, della bisellatura e dei difetti di superficie.

Il fine linea di System, Sit- B&T e Sacmi

Nel corso di un convegno sulle tecnologie di finitura e fine linea, promosso sempre da Acimac, a Giugno, System ha presentato, invece il nuovo sistema di confezionamento 4Phases, sviluppato considerando il fine linea in un'ottica eco-compatibile.
L'impianto è in grado di costruire direttamente in macchina la confezione partendo da un foglio di cartone neutro.
Consente un risparmio di cartone anche dell'80% e, mettendo le aziende in condizione di costruirsi 'in casa' la confezione, permette di tagliare i costi di industrializzazione delle fustelle e recuperare spazi.
In quell'occasione è stato presentato anche il nuovo magazzino automatico verticale di System Logistics, Modula Lift, rivisitato nelle sue componenti principali per ottenere una maggior superficie utile per lo stoccaggio e un minore ingombro in pianta.
Il design, elegante e moderno, è costituito da una struttura interna di profili portanti e carterature modulari in acciaio, che vengono interamente prodotte da una linea ad alta tecnologia. Nella struttura alloggiano i cassetti di metallo, che vengono prelevati e depositati in baie di picking per mezzo di un elevatore automatico, gestiti completamente da un sistema integrato hardware e software, innovativo e di facile gestione, per rendere le operazioni di stoccaggio veloci ed efficienti.
Il fine linea Siti-B&T Group poi, si caratterizza per macchine modulari che consentono una configurazione versatile e l'interfaccia con sistemi di visione e veicoli a guida automatica.
Tutta la linea di scelta, banco di selezione, controllo di planarità e di calibro, sistema di impilamento, confezionatrice e accessori, è gestita da un'unica interfaccia e monitor 'touch-screen' a colori, con tecnologia Tft, mentre il pallettizzatore è predisposto per la gestione di un flusso misto di prodotto, sia per dimensione sia per tipo, e può gestire più punti di prelievo.
La movimentazione dei box a rulli e dei pianali di prodotto cotto impilato, che alimentano la linea di scelta, è affidata ai veicoli a guida automatica con navigazione laser guidata (Lgv) È peraltro possibile fare ricorso, in caso di particolari vincoli dell'applicazione, a sistemi di guida alternativa, basati sulla tecnologia magnetica, induttiva o di tipo range.
L'interfaccia utente installata sul carrello può essere costituita da un terminale grafico 'touch screen' a colori che consente di implementare, direttamente da bordo carrello, funzionalità normalmente disponibili solo nella stazione di controllo a terra.
Il sistema di supervisione è basato su un software proprietario caratterizzato da applicativi dedicati che consentono di raggiungere elevati standard di flessibilità e adattabilità alle diverse soluzioni impiantistiche. In particolare, nella parte di gestione automatica del traffico è presente il modulo Acs. (Advanced Control System), dedicato alla prevenzione delle condizioni di stallo fra i veicoli in zone di impianto ristrette, o che limitano il movimento dei veicoli stessi.
Anche il Gruppo Sacmi propone importanti novità nella movimentazione automatica e nel fine linea: la divisione Nuova Fima, ad esempio, progetta e realizza una linea di scelta e pallettizzazione automatica idonea alla produzione dei formati fino a 1200 x 1500 mm, con cambio formato completamente automatico e computerizzato e dotata di tutti gli accessori per movimentare e confezionare anche lastre di queste dimensioni. Sacmi ha inoltre realizzato la confezionatrice Sidepack, che riduce drasticamente l'impiego di materiale di imballaggio da smaltire nei cantieri, con tutti i benefici economici e ambientali che ne conseguono per produttori e utilizzatori. Il principio della nuova confezionatrice, infatti, si basa sulla semplice protezione degli spigoli laterali ed oggi è in grado di confezionare anche lastre di grandissime dimensioni fino a 3 m di lunghezza.
Ceramica tecnologica - Ultima modifica: 2011-11-04T10:48:33+01:00 da La Redazione