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Cabling per la Smart Factory

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La Redazione

Un sistema di cablaggio implementato in una Smart Factory deve ovviamente garantire il flusso dati previsto per le comunicazioni di fabbrica, ma anche  supportare le applicazioni wireless presenti e future.

Solo sistemi di produzione che risultano interconnessi e modulari possono mettere in campo flessibilità e performance d’eccellenza; l’interconnessione tra i macchinari ottimizza i processi e lo scambio di informazioni orizzontale e verticale tra gli attori del processo produttivo; l’analisi dei dati provenienti dai macchinari permette di definire i piani di manutenzione e di intervento preventivi; raccolta e utilizzo dei dati di produzione permettono di ottimizzare le operations, abbattendo i costi di produzione migliorando il rendimento. Da queste e altre frasi presenti in qualsiasi trattazione dedicata alla Smart Factory, si evidenzia la centralità dei dati, senza i quali le formalizzazioni concettuali di Industry 4.0 restano una pura speculazione teorica. Naturalmente i dati, grezzi e non organizzati, vanno elaborati, strutturati e presentati in una forma corerente con un dato contesto, per trasformarsi in informazioni utili il previsto utilizzo in ambito Smart Factory. Ma prima vanno acquisiti e poi diffusi dalle diverse sorgenti verso i sistemi dedicati a creare il richiesto valore informativo, e a questo trasferimento provvedono le reti di fabbrica, wireless o wired.

Il rapporto wired-wireless

In una Smart Factory, l’Industrial Internet of Things è una delle principali tecnologie abilitanti, e in questo ambito è preminente il ruolo del wireless. Tra i diversi possibili approcci alla tematica “cabling” si può considerare quello del supporto al wireless networking di fabbrica, per garantire un’adeguata concentrazione di dati verso i previsti punti di diffusione. La scelta del cablaggio è allora dettata (anche) dal tipo di sistema wireless che si vuole implementare, considerando l’eventuale contemporanea presenza di diversi sistemi: WiFi, sistemi di antenne distribuite per copertura cellulare (DAS, Distributed Antenna Systems), Small Cells, per comunicazioni mobili. I gestori di rete devono allora prendere in considerazione molteplici fattori nelle scelta del tipo cabling, tra cui adeguatezza per l’applicazione, costo, e familiarità, nel senso di conoscenza e precedente esperienza su una data soluzione, oltre a garanzia di durata nel tempo a fronte sia delle crescita delle esigenze che dell’evoluzione delle tecnologie. Sul fronte WiFi si inizia a notare uno spostamento delle wireless LAN verso standard a più elevate prestazioni, per esempio 802.11ac a 5GHz, con top rate di 6,9 gigabit/sec, tecnologia MU-MIMO (Multi-User MIMO) e fino a 8 spatial stream; da ricordare chequando segnali wireless sono trasmessi o ricevuti simultaneamente in un'ambientazione MIMO, sono impiegate diverse antenne e i segnali sono multiplexati usando differenti spazi nello stesso canale spettrale, gli spatial stream appunto, ciascuno con propria antenna e trasmettitore. Per le piattaforme DAS lo spostamento è verso il 4G, con in prospettiva il 5G, e traffico attorno ai 10 Gbit/sec. L’aspetto costi fa poi la sua parte: in un cabling su doppino sono più bassi di quelli su fibra dove si ha un maggior impegno di preparazione e installazione. Infine la familiarità: indubbiamente il doppino è ben noto, e questo potrebbe guidare la scelta, posto vi siano cavi atti garantire le prestazioni richieste, per esempiom i Cat 6/6A, come si vedrà. Negli ambienti industrialile interferenze elettromagnetiche sono un problema costante, con distanze da coprire anche importanti, e la fibra ottica potrebbe invece essere la soluzione ideale.

Cabling per la Smart Factory - Ultima modifica: 2018-11-01T20:40:36+01:00 da La Redazione