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Automazione industriale: apertura, flessibilità e sempre più software

Il mondo dell'Automazione industriale è a un cambio di paradigma con la transizione da sistemi proprietari rigidi verso soluzioni aperte e flessibili. La riflessione di Bosch Rexroth.

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  • n.305 - Settembre 2022
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Nicoletta Buora

Nell’Automazione industriale, le richieste di semplicità e flessibilità dal punto di vista tecnologico e di indipendenza dalle filiere globali stanno aumentando in modo significativo.

“L’automazione diventerà quindi ancora più aperta e la collaborazione tra tutti gli attori del mercato rivestirà un ruolo sempre più importante. Gli ingegneri meccanici e impiantistici beneficeranno di un engineering molto più semplice, di un lock-in ridotto e, soprattutto, di soluzioni ottimizzate che aiuteranno a garantirne la competitività”.

È questo il pensiero di Bosch Rexroth che sostiene che con la transizione da sistemi proprietari rigidi verso soluzioni aperte e flessibili, il cambio di paradigma nell’automazione industriale è già iniziato.

Verso piattaforme di automazione aperte

Un toolkit di automazione completamente aperto consente di ampliare le soluzioni, grazie a un ecosistema di fornitori terzi che comprenda il maggior numero possibile di attori.

Le aziende specializzate uniranno le loro conoscenze, dando luogo a innovazioni nel settore dell’hardware e del software. Gli utenti potranno non solo dar forma alla propria soluzione di automazione secondo necessità, ma anche sviluppare il proprio software e contribuire così a plasmare il nuovo mondo.

Un elemento in particolare è importante quando si tratta di sviluppo software: devono essere possibili tutti i linguaggi e gli strumenti di programmazione più diffusi, nessun aspetto dovrebbe dipendere da sistemi proprietari di singoli fornitori.

Il software è centrale: low code/no code, fino a cinque volte più rapido

Le soluzioni di automazione industriale sono sempre più influenzate dallo sviluppo di software. Deve essere possibile trovare soluzioni in modo ancora più rapido e semplice.

La tendenza si sta quindi spostando verso piattaforme low code/no code, grazie alle quali anche chi ha poca o nessuna conoscenza di programmazione può facilmente generare software e le applicazioni semplici possono essere sviluppate fino a cinque volte più velocemente ottenendo un codice privo di errori.

Anche l’engineering sta subendo una rivoluzione. Dopo tutto, le attività di engineering vengono svolte sempre più spesso utilizzando modalità basate sul web.

L’installazione di una vasta gamma di soluzioni software specifiche del fornitore e la loro manutenzione sono praticamente insostenibili al giorno d’oggi.

Alla luce di questo fatto, circa il 70% di tutto il lavoro di engineering per sistemi di automazione come ctrlX Automation è basato sul web, con l’obiettivo di raggiungere il 100%.

Indipendenza dalle filiere globali: una necessità

La pandemia e la difficile situazione di approvvigionamento hanno rivelato in modo chiaro le debolezze associate alla globalizzazione. Si sta già assistendo a progetti di rilocalizzazione e all’implementazione di strategie di multi-sourcing.

In molti casi, i fornitori saranno costretti ad adottare queste modifiche; dopo tutto, alcuni di loro al momento non sono in grado di fornire i beni necessari.

L’automazione industriale per la sostenibilità

In un’ottica di sostenibilità, le macchine e i componenti singoli devono essere disponibili a lungo termine e devono essere facilmente espandibili.

Più in generale, la sostenibilità può essere migliorata proprio con la tecnologia di automazione industriale: si pensi a una produzione sostenibile, che tiene conto di fattori come le emissioni zero, l’efficienza delle risorse e l’efficientamento energetico.

Automazione industriale: apertura, flessibilità e sempre più software - Ultima modifica: 2022-09-22T10:09:13+02:00 da Nicoletta Buora