Artes 4.0, il competence center con sede a Pisa, lancia il terzo bando per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale con l’utilizzo delle tecnologie 4.0, per un totale di circa 2milioni di euro sul piatto. Scadenza massima per l’invio telematico delle candidature mercoledì 30 settembre. Qui il link per scaricare il bando.
Micro imprese e start-up, piccole, medie e grandi aziende, singolarmente o associate tra loro, sono i destinatari del terzo bando di Artes 4.0 (Advanced Robotics and enabling digital TEchnologies & Systems 4.0”), che mette in campo quasi 2 milioni di euro, esattamente 1.970.985,38 di euro, per sostenere la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale nell’ambito delle tecnologie 4.0, dalla robotica alla realtà aumentata, dalla digitalizzazione dei processi alla cybersecurity.
Con sede a Pisa, Artes 4.0 riunisce 114 soggetti privati, tra 17 grandi imprese, 10 medie, 32 piccole, 35 micro, più startup all’interno di incubatori e acceleratori e 17 fondazioni/enti del Terzo Settore/Società ed enti no profit.
Il contributo per ogni progetto non può superare i 200mila euro, nella misura massima del 50% dei costi e spese ammissibili per la ricerca industriale e del 25% per quelli di sviluppo sperimentale.
I progetti devono prevedere un piano di intervento concreto, con investimenti, costi e tempi; una stima dei benefici economici per l’impresa, o le imprese in caso di partenariato, in termini di riduzione di inefficienze, sprechi e costi e in termini di miglioramento della qualità dei processi e dei prodotti; la redazione di un piano finanziario a copertura dei costi del progetto e un livello di maturità tecnologica (TRL) in un intervallo tra TRL 5 e TRL 8 e che comunque raggiunga, al termine del progetto, un livello pari almeno a TRL 7.
Si può trattare di nuovi prodotti, processi, servizi, modelli di business e organizzativi, oppure di significativi miglioramenti di prodotti o processi, servizi, modelli di business e organizzativi già esistenti.
Gli obiettivi del bando Artes 4.0
Gli obiettivi prioritari sono:
• promuovere lo sviluppo tecnologico e digitale nel settore industriale, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese;
• favorire il trasferimento di soluzioni tecnologiche e l’innovazione nei processi produttivi e/o nei prodotti e/o nei modelli di business derivanti dallo sviluppo, dall’adozione e dalla diffusione delle tecnologie in ambito 4.0, in base al Piano Nazionale Impresa 4.0;
• favorire la collaborazione tra imprese e Artes 4.0 per l’elaborazione di progetti che rispondano a esigenze di innovazione e competitività;
• agevolare lo scambio di conoscenze e competenze tra imprese e tra queste e centri di ricerca;
• favorire le ricadute sul territorio in termini di impatto sociale, economico, ambientale, sul lavoro e sulla competitività del sistema produttivo italiano, aumentando il contenuto tecnico-scientifico di prodotti, processi e/o servizi.
Le tecnologie 4.0
Le tecnologie contemplate nel bando di Artes 4.0 sono robotica e macchine collaborative, sistemi di intelligenza artificiale, tecnologie per l’ottimizzazione real-time di processo, realtà aumentata, virtuale e sistemi di telepresenza multisensoriale e Human Computer Interaction, soluzioni 4.0 per la tutela della salute dei lavoratori e la sicurezza sul lavoro, digitalizzazione e robotizzazione dei processi per aumentare la produttività e la sicurezza degli operatori, digitalizzazione delle attività di fabbrica, logistiche e tracciabilità delle merci ai fini di ottimizzare la gestione integrata di filiere industriali, modeling, sviluppo e caratterizzazione di materiali avanzati, tecnologie per la cybersecurity, tecnologie robotiche e di realtà aumentata e di sensoristica per la manutenzione predittiva e il training.
L’attuale bando scade il 30 settembre alle ore 17:00, termine ultimo per inviare la propria candidatura. Segue al primo bando dello scorso novembre da un milione di euro di finanziamento Mise (7 i progetti vincitori) e al secondo, straordinario, lanciato in pieno lockdown per sostenere lo sviluppo di soluzioni anti-Covid in chiave 4.0 per contenere gli effetti sociali ed economici a breve e lungo termine su tutti i settori sia pubblici che produttivi.
Sono 7 anche in questo caso i progetti ammessi al finanziamento, progetti proposti dalle seguenti aziende: Inera, Jonix, Sanixair, Co-robotics, Ivtech, T.T. Tecnosistemi, Ncs Lab.