La sicurezza informatica è una priorità per le aziende, soprattutto nel settore manifatturiero, dove l’integrazione tra IT e OT ha reso i sistemi sempre più interconnessi, ma anche più esposti agli attacchi. Garantire la protezione delle infrastrutture non è semplice: servono tecnologie avanzate e un approccio strategico. In questo scenario, l’intelligenza artificiale si sta affermando come una risorsa essenziale per prevenire, individuare e contrastare le minacce; ma anche per colmare i gap tecnologici.
Tra le realtà impegnate nel supportare le imprese nella difesa informatica, Eset offre soluzioni basate su anni di esperienza e su un’innovazione costante.
Cybersecurity e manifatturiero: l’analisi di Eset
Le aziende manifatturiere gestiscono ogni giorno enormi quantità di dati e sistemi industriali complessi, spesso connessi a infrastrutture IT tradizionali. Questa interconnessione amplia la superficie d’attacco per i cybercriminali, rendendo necessaria una protezione efficace. Tuttavia, non tutte le imprese dispongono delle competenze interne necessarie per affrontare minacce sempre più sofisticate. Per questo motivo, il supporto di esperti esterni e l’adozione di tecnologie avanzate diventano cruciali.
“Oggi le aziende del manifatturiero devono garantire la protezione di endpoint e infrastrutture IT, che rappresentano il cuore delle operazioni industriali”, spiega Samuele Zaniboni, Senior Manager of Presales & Tech Engineers di Eset Italia. “Per farlo, occorre una strategia che unisca tecnologia e competenza umana.”
Eset offre strumenti specifici per la sicurezza delle reti aziendali, come:
- Extended Detection and Response (XDR) e Managed Detection and Response (MDR), che assicurano monitoraggio in tempo reale e una risposta tempestiva alle minacce.
- Crittografia avanzata, per proteggere dati sensibili e proprietà intellettuale.
- Security Operations Center (SOC), che grazie a un team di specialisti italiani, fornisce controllo H24 sulle infrastrutture IT e OT, riducendo i rischi operativi e reputazionali.
AI e cybersecurity: un connubio vincente

Negli ultimi anni, il settore industriale ha compiuto enormi passi avanti nell’adozione dell’intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza informatica. L’AI è infatti in grado di analizzare enormi volumi di dati in tempo reale, individuando anomalie e minacce prima che possano causare danni.
“L’intelligenza artificiale è un pilastro della cybersecurity moderna”, prosegue Zaniboni. “Nel manifatturiero, l’AI permette di monitorare costantemente le reti aziendali, rilevare comportamenti sospetti e intervenire tempestivamente per mitigare i rischi.”
Le soluzioni Eset integrano AI e machine learning fin dagli anni ’90, offrendo un livello di protezione sempre più avanzato. Attraverso modelli di apprendimento automatico, le tecnologie di sicurezza migliorano nel tempo, adattandosi alle nuove minacce informatiche e riducendo il margine di errore umano.
AI e manifatturiero: come colmare i gap tecnologici
Nel settore industriale, la convivenza tra macchinari obsoleti e nuove infrastrutture digitali crea vulnerabilità difficili da gestire. Sistemi OT datati, spesso progettati senza misure di sicurezza informatica, possono diventare il punto debole dell’intera rete aziendale.
Grazie all’intelligenza artificiale, sottolinea Zaniboni, è possibile superare questo ostacolo. Come spiega il manager, l’AI consente di:
- Individuare intrusioni e attacchi mirati, anche su sistemi meno recenti.
- Migliorare la risposta agli incidenti, accelerando i tempi di reazione grazie all’analisi predittiva.
- Automatizzare i controlli di sicurezza, riducendo il carico di lavoro per gli operatori IT.
“Le nostre tecnologie sfruttano l’apprendimento automatico per garantire una protezione continua, combinando analisi avanzata dei dati e competenza umana”, conclude Zaniboni.
Investire in soluzioni AI-driven non è più un’opzione, ma una necessità per le aziende manifatturiere che vogliono proteggere i propri asset digitali e garantire la continuità operativa.