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Agv: cresce la gamma di Cpm per l’automotive

Dal primo modello iniziale, i Cpm Agv hanno raggiunto una varietà di gamma in grado di soddisfare ogni esigenza del montaggio auto, con 6 diverse versioni.

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Massimiliano Luce

Cresce la flotta degli Agv Cpm, i primi veicoli a guida autonoma espressamente progettati per le esigenze del settore automotive.

Presentati ufficialmente poco più di due anni fa, oggi i ProFleet di Cpm vengono impiegati per assemblare oltre 700.000 vetture ogni anno. 700 gli AGV operativi attualmente, con ottime prospettive di crescita per il futuro.

Un nuovo paradigma produttivo

Il riscontro si deve al nuovo paradigma produttivo sviluppato dall’azienda. Di fatto cancella la tradizionale linea di montaggio in favore di un modello flessibile e scalabile, strutturato in isole di lavoro autonome, progettate per favorire l’ergonomia di ogni operazione. Una smart factory che può aumentare o diminuire il flusso delle auto assemblate semplicemente riprogrammando il percorso degli Agv, quasi in tempo reale. Senza che sia necessario, quindi, sovradimensionare gli stabilimenti in fase di progettazione per far fronte a un futuro aumento dei volumi.

Denny Monti, Business Development Director CPM

Un risparmio notevole per i costi di struttura, con un recupero di efficienza che riduce anche i tempi di ritorno dell'investimento. Un grande vantaggio per il modello di business delle startup dell'elettrico; queste possono avviare una produzione su scala ridotta e potenziarla in base alle richieste del mercato.

“Gli AGV ProFleet si stanno imponendo come il sistema più efficiente e flessibile per il final assembly nel mondo automotive; ma in un prossimo futuro il loro campo di applicazione si estenderà probabilmente anche ad altri settori industriali” sottolinea Denny Monti, Business Development Director CPM. “Questa tecnologia rende la fabbrica sempre più efficiente, con il plus di una perfetta collaborazione uomo-macchina”.

Agv pensati proprio per l’automotive

La gamma ProFleet prevede un modello di taglia piccola per operazioni di line feeding, versioni di taglia media per il trasporto della vettura attraverso le stazioni di lavoro e AGV di grandi dimensioni progettati per operazioni di powertrain, ossia per l’assemblaggio della scocca con le sue parti meccaniche e il motore (o la batteria, nel caso di vetture elettriche).

I veicoli a guida autonoma possono svolgere diverse funzioni, essere equipaggiati con supporti telescopici, tavole di sollevamento elettroidrauliche, perni per trainare o rimorchiare altre strutture, ospitare robot collaborativi (cobot). Si arriva perfino alla piattaforma per il mariage. Oltre all’automobile può trasportare anche diversi operatori. Ciò consente di lavorare in totale sicurezza, favorendo la piena accessibilità di ogni parte della vettura.

I Cpm Agv Profleet nello stabilimento Maserati di Modena

ProFleet può essere dotato di sistema di natural navigation, che permette una rapida riconfigurazione del percorso a seconda delle variate condizioni di produzione; ma anche nelle versioni più accessibili a induzione (una guida a pavimento suggerisce all’AGV la sua direzione) o con magnetic o optical tape (il percorso dell’AGV è determinato da una banda magnetica o ottica a pavimento).

In caso di malfunzionamento, un l’AGV può essere escluso dalla produzione, mentre un altro prende il suo posto durante la riparazione. Se il problema dovesse riguardare invece una stazione di lavoro, ProFleet può saltarla e proseguire ad una successiva. Si tratta di una soluzione operativa che determina una significativa riduzione dei fermi produttivi, migliorando così il rendimento complessivo degli impianti.

Agv: cresce la gamma di Cpm per l’automotive - Ultima modifica: 2022-12-21T08:00:00+01:00 da Massimiliano Luce