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Scenari e linee di intervento nella nuova Roadmap del Cluster Fabbrica Intelligente

Per diventare leader globale nel comparto manifatturiero, rimanendo competitiva, l’Italia dovrà attuare scelte strategiche, in linea con gli obiettivi europei sempre più green-oriented.

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Marianna Capasso

Con un lavoro che è durato oltre due anni – mobilitando numerosi professionisti, in un percorso fatto di consultazioni, revisioni ed elaborazioni – venerdì 27 gennaio 2023, il Cluster Fabbrica Intelligente (CFI) ha presentato la nuova Roadmap per la ricerca e l’innovazione, nella sala Pininfarina di Confindustria, a Roma.

Il prezioso documento, che supporta il comparto Manufacturing facilitando il suo posizionamento, alla luce delle novità accorse negli ultimi anni, è fondamentale per le scelte strategiche produttive. Sarà la nuova bussola per orientarsi tra gli investimenti, indicando la giusta direzione per poter rimanere competitivi, in un mercato sempre più veloce e pretenzioso.

Grazie ad una impostazione lineare, la Roadmap parte individuando sei scenari di sviluppo del manifatturiero italiano, in un orizzonte temporale di medio e lungo periodo, ed elabora quindi le Linee di intervento, a supporto dell’intero comparto imprenditoriale – anche alla luce degli obiettivi europei e di quelli per lo Sviluppo Sostenibile.

Ma procediamo per gradi.

Lo scopo della nuova Roadmap 2023 del Cluster Fabbrica Intelligente

La Roadmap ha lo scopo di supportare i soci del Cluster Fabbrica Intelligente, indicando loro i percorsi di ricerca e innovazione, e facilitando i rapporti con i policy maker e con i Ministeri, attraverso informazioni specifiche su tematiche di rilevante importanza per il manifatturiero.

Roadmap Cluster Fabbrica Intelligente
Foto: CFI

Con la visione d’insieme offerta dalla Roadmap, sarà infatti possibile “influenzare” i documenti strategici e, allo stesso tempo, connettere le esigenze italiane alla dimensione europea. Il Cluster deve infatti avere un ruolo chiave non solo all’interno del panorama regionale e nazionale: deve espandersi anche in Europa, grazie al supporto di aziende, Università, Enti di ricerca ed Associazioni.

In questo modo potranno emergere nuove visioni da sviluppare e nuovi progetti per le filiere produttive, partendo da un presupposto essenziale, ovvero l’importanza del comparto manifatturiero italiano: si tratta di un settore che crea produzione e posti di lavoro, influenzando l’andamento dell’economia nazionale perché funge da motore e genera reddito, innescando un moltiplicatore attraverso gli stipendi dei suoi addetti.

I nuovi scenari di riferimento per il futuro

Ma, per il manifatturiero, i livelli saranno sempre così buoni? La risposta è: dipende dalle strategie attuate oggi e dal saper “cavalcare il futuro”. Gli ottimi risultati raggiunti in questi anni potranno infatti essere confermati solo se ci sarà un adeguamento ai bisogni. E, per fare ciò, la Roadmap analizza in primis gli scenari odierni e, successivamente, predispone le Linee di intervento per una operatività di domani.

Partiamo dal primo scenario, la mobilità elettrica, una sfida di filiera: oggi l’Italia perde posizioni, con una forte concentrazione nella produzione di motori termici e un ritardo in quella per l’elettrico. È fondamentale adeguarsi al cambiamento in corso, allineandosi a una mobilità green che rappresenta il futuro.

Sono poi necessari anche nuovi modelli di consumo (scenario nr. 2), perché quelli utilizzati iniziano ad essere obsoleti. Per trainare il Made in Italy bisogna quindi personalizzare la produzione, tenendo conto dei consumatori, dei canali distributivi e della comunicazione.

Ma, non solo consumo: consideriamo anche ciò che viene prima. Cambia infatti anche il modus operandi, con nuove esigenze in linea con il concetto di economia circolare (oggetto dello scenario nr. 3): serve una progettazione ex ante già indirizzata al prodotto specifico, con materiali che vanno riutilizzati e che, quindi, non possono essere uguali a quanto già esiste. Servono nuove tipologie di prodotti, un nuovo parco macchine specifico, impianti ad hoc e un tessuto imprenditoriale moderno. Il tutto, però, senza dimenticare l’aspetto ambientale.

L’era digitale (ma anche green) protagonista della Roadmap del Cluster Fabbrica Intelligente

Nello scenario attuale, molto diverso da quello descritto nella precedente Roadmap del 2015, l’aspetto digitale assume un ruolo da protagonista, con un focus specifico su internet of actions e piattaforme digitali. Il primo ha modificato la vita di ciascuno di noi, soprattutto per le informazioni e la comunicazione. Molto probabilmente il prossimo step si focalizzerà sulla possibilità di agire e operare anche a distanza, cambiando le regole attualmente utilizzate, nel pre e post-produzione.

Una funzione particolarmente importante, alla luce di tutto ciò, è quella ricoperta dalle piattaforme digitali: attraverso il loro utilizzo, la produzione resta uguale ma si verifica un upgrade, con lo scambio di beni senza un contatto de visu, e senza nemmeno la conoscenza tra le Parti.

Nell’attuale scenario, poi, non possiamo non considerare gli aspetti green, particolarmente cari al legislatore europeo, e in virtù dei quali è cambiato il modo di produrre, quasi totalmente. Inoltre, gli effetti dei cambiamenti climatici (scenario nr. 6) influiscono sulle regole del commercio, soprattutto perché modificano la tipologia di trasporto e le condizioni, con un impatto diretto sulla supply chain.

Dagli scenari alle linee di intervento

Partendo dagli scenari, la Roadmap individua poi le Linee di Intervento, al cui interno il comparto manufacturing dovrebbe programmare specifiche attività di ricerca e innovazione. Per ogni Linea c’è un GTSS che si occupa dei programmi e delle azioni per definire lo sviluppo delle tecnologie.

Con la Linea 1 (produzione personalizzata) si propone priorità di ricerca e innovazione per lo studio e lo sviluppo di sistemi e modelli industriali, efficienti e personalizzati a seconda del cliente, facilmente riconfigurabili ad hoc. Si rende infatti necessario un approccio diverso, che porti la persona a colloquiare con i prodotti, e viceversa, grazie all’innovazione raggiunta.

La linea 2 (sostenibilità industriale), invece, ha come obiettivo la trasformazione dei processi industriali di progettazione e produzione dei nuovi prodotti – il tutto, però, in un’ottica di economia circolare. Sta cambiando il tessuto produttivo europeo e l’Italia potrebbe diventare leader, in questo campo, con nuovi macchinari e modelli di business.

L’uomo al centro della fabbrica (intelligente)

Sono poi necessarie nuove soluzioni che permettano di valorizzare le persone e le loro competenze, contribuendo al loro benessere: è l’obiettivo della Linea 3 (valorizzazione delle persone nelle fabbriche), che si fa portavoce di ambienti produttivi innovativi, sempre più inclusivi e coinvolgenti.

Questo tema, già affrontato in Industria 4.0, è fondamentale per la conoscenza, perché è proprio l’uomo a generare il know how. E lo ha dimostrato anche l’esperienza pandemica, evidenziando come le soluzioni non antropocentriche siano perdenti. Attenzione, però, a non confondere due aspetti complementari: la Roadmap non si occupa di formazione ma di strumenti che favoriscono l’apprendimento, ed è una sottile ma importante differenza.

Con la linea 4 (alta efficienza e zero difetti), poi, si propone ricerca e innovazione per lo studio di modelli efficienti, che presentino zero difetti, puntando a sistemi intelligenti per l’uso ottimizzato delle risorse disponibili, per prodotti robusti e flessibili in grado di operare anche nel caso di cosiddetti “disturbi”.

L’importanza degli abilitatori

Analizzando le Linee di intervento vedremo come, poi, si trasla su un piano diverso, lasciando le sfide da realizzare, nelle prime quattro Linee, e focalizzando l’attenzione sugli abilitatori, come quelli proposti dalla Linea 5, per i processi produttivi innovativi. In questo contesto, assume un ruolo sempre maggiore la digitalizzazione e l’additive manufacturing.

La Linea 6 (produzione evolutiva e resiliente), invece, punta allo studio e allo sviluppo di sistemi evolutivi e resilienti, con un elevato grado di automazione e autoapprendimento delle macchine: Smart Inspection & Machine Learning, Digital Twin e componenti, sensori e macchine intelligenti per la produzione adattativa ed evolutiva, sono tutte azioni individuate dal GTSS in questo ambito di intervento.

È, infine, fondamentale dare priorità allo studio e allo sviluppo di architetture digitali innovative per il monitoraggio, il controllo e la gestione di filiere dinamiche, per modellare nuovi prodotti e servizi, utilizzare soluzioni di Intelligenza Artificiale e adeguarsi ai sistemi di Cybersecurity: lo stabilisce la Linea 7.

Scenari e linee di intervento nella nuova Roadmap del Cluster Fabbrica Intelligente - Ultima modifica: 2023-02-06T15:53:58+01:00 da Marianna Capasso