Secondo Gartner, entro il 2024 verranno utilizzate in tutto il mondo piattaforme low-code in oltre il 65% dei processi di sviluppo di applicazioni. La crescita d’uso stimata è di ben il 165% fra 2022 e 2024, con un valore del mercato globale che sfiorerà i 32 miliardi di dollari.
Nello specifico, Gartner definisce come di tipo low-code (LCDP, Low Code Development Platform) “una piattaforma in grado di supportare il rapido sviluppo e deployment delle applicazioni, attraverso l’utilizzo di tecniche low-code e no-code, come ad esempio la progettazione e lo sviluppo applicativo di tipo dichiarativo basato su modelli (model-driven), assieme all’implementazione semplificata (“one-button”) delle applicazioni stesse”.
Sempre secondo Gartner, le piattaforme low-code devono comprendere necessariamente funzionalità che siano utili per sviluppare da zero un’applicazione, il supporto completo per effettuare i test e per gestire le applicazioni stesse. Tra le caratteristiche opzionali, Gartner individua invece, ad esempio, il supporto on-premise e multicloud o l’automazione e gestione dei processi di business, nonchè l’assistenza tramite strumenti di intelligenza artificiale o di realtà aumentata.
In sostanza, dal punto di vista generale, grazie alle tecniche low-code, quando si deve sviluppare un’applicazione non è più necessario scrivere codice, ma è sufficiente descrivere come l’applicazione stessa deve essere fatta e quali funzionalità dovrà assolvere. Ciò è possibile utilizzando sull’interfaccia della piattaforma low-code, oggetti grafici, tecniche visuali e dichiarative. Ma anche eseguendo operazioni di drag & drop con il dispositivo di puntamento del computer.
Scopri:
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