Anche il settore manifatturiero si interroga su cosa aspettarsi nel 2024, a partire dai trend e dalle sfide che potranno caratterizzare il 2024. Tra i vari interlocutori del comparto, abbiamo intercettato l'opinione di Chirag Rathi. Di seguito riportiamo alcune previsioni condivise dal Senior Director Strategy & Solution for Manufacturing dell'azienda Infor.
Tra le sfide, si conferma sempre attuale quella di dover trovare sempre nuovi equilibri per il business. I manager del comparto hanno trascorso gli ultimi quattro anni a fronteggiare la pandemia e le sue conseguenze. Ora sperano chiaramente in una nuova normalità, cercando di riequilibrare le proprie attività.
La maggior parte dei principali indicatori di performance per supply chain e produttività si stanno allineando a quelli pre-pandemia. "Tuttavia, l'inflazione, i tagli alla spesa fiscale e le instabilità geopolitiche continuano a incombere sul 2024", dice Rathi. "Gli investimenti nel software e nelle tecnologie digitali aiuteranno a destreggiarsi in questo contesto".
Per i produttori del settore manifatturiero i due poli dominanti negli investimenti futuri si confermano la smart factory e le tecnologie digitali per aumentare visibilità della supply chain, della produttività e dei rapporti con fornitori, partner e consumatori. Fra le tecnologie, l'intelligenza artificiale avrà un ruolo sempre più determinante nei contesti orientati al paradigma 4.0. Su tutto, poi, vince la logica degli ecosistemi digitali e interconnessi.
Il ruolo cardine dell'intelligenza artificiale nel settore manifatturiero nel 2024
Soprattutto nella gestione della supply chain e delle scorte, il ruolo dell'intelligenza artificiale si conferma fondamentale per il settore manifatturiero nel 2024. "Gli approcci alla gestione della supply chain globale possono essere divisi in due tipi, in base alla strategia di gestione scorte di un'azienda: just-in-time o just-in-case. Le aziende di solito si destreggiano tra questi approcci in base alle condizioni di mercato e alle realtà operative. In condizioni idilliache, come quelle sperimentate nei due decenni precedenti, le aziende si sono orientate verso l'ottimizzazione dei costi di inventario e, di conseguenza, il just-in-time si è affermato. Tuttavia, in risposta alle scarsità causate dalla pandemia, più recentemente le aziende hanno cercato di proteggersi attraverso l’approccio just-in-case e hanno aumentato le scorte per gestire gli imprevisti", afferma Rathi.
"Questo approccio ha portato a una carenza dello spazio di stoccaggio e a un aumento vertiginoso degli affitti dei magazzini. Ai produttori non resta che orientarsi sempre più verso un approccio agile e data-driven, che si adatta dinamicamente alle condizioni in tempo reale".
L'impiego dell'intelligenza artificiale nelle soluzioni di supply chain management aumenteranno le potenzialità di prevedere la domanda e i rischi. Ma anche di considerare l'affidabilità e l'agilità dei fornitori e i rischi di trasporto transcontinentale. Queste potenzialità legate all'impiego dell'AI faranno la differenza nella competitività degli interlocutori nel settore manifatturiero.
L'automazione, un altro pilastro del settore manifatturiero 2024
"Negli ultimi anni nel settore manifatturiero il picco di consegne ha portato a intasare porti e magazzini. Successivamente, per gli effetti della guerra in Ucraina, il settore ha affrontato l'effetto "frusta” della supply chain. Il tema dominante per il 2023 è stato quello di trovare un equilibrio tra la gestione delle scorte e la riduzione delle interruzioni. Gli elementi più colpiti dall'effetto frusta sono stati l'utilizzo dei magazzini e gli affitti. Anche se di recente la corsa all’affitto dei magazzini ha subito un rallentamento, gli affitti sono ancora ai massimi storici", dichiara Rathi.
Il 2024 vedrà la razionalizzazione della capacità di magazzino, alla luce dell'aumento dei prezzi degli immobili e dei tassi di interesse. L'attenzione si concentrerà sull'ottimizzazione della capacità attraverso l'automazione. I sistemi di Warehouse Management (WMS) giocheranno probabilmente un ruolo fondamentale. Possono ottimizzare la velocità delle merci, ridurre gli errori, migliorare la produttività del lavoro e ottimizzare lo stoccaggio del magazzino. L'integrazione dei WMS con altre soluzioni per la supply chain subirà un'accelerazione nel 2024: gli utilizzatori cercheranno di ottenere agilità, trasparenza e maggiore produttività nelle loro supply chain.
L'Industria 4.0 rimette al centro l'intelligenza artificiale
"L'intelligenza artificiale è già al centro di qualsiasi trasformazione in ottica Industria 4.0 ed è ampiamente riconosciuta come lo strumento più importante che sta ridefinendo i confini della produzione. Tuttavia, il 2023 è stato l'anno dell'AI generativa, cresciuta a una velocità che ha colto di sorpresa il settore. Il 2024 sarà l'anno della maturità dei casi d'uso legati all'AI generativa e di come quest'ultima collaborerà con l'IA predittiva tradizionale per ottimizzare ulteriormente la produttività", spiega Rathi.
Tra questi casi d'uso, Rathi ne cita quattro come quelli che probabilmente troveranno una più ampia adozione:
Manutenzione predittiva. L'utilizzo della manutenzione predittiva guidata dall'intelligenza artificiale si è evoluto dalla prevenzione di guasti costosi all'orchestrazione dei programmi di manutenzione per ottimizzare la produzione. Il panorama dei fornitori sarà probabilmente quello che maturerà di più e saranno disponibili più soluzioni per soddisfare le complessità e le esigenze dei clienti. Il passaggio delle aziende di apparecchiature industriali al modello di servitizzazione costituirà un ulteriore fattore trainante.
Gestione dinamica della supply chain. Dopo aver fatto sentire il suo impatto nella gestione delle scorte e nella previsione della domanda, l'IA rivoluzionerà la gestione della supply chain, dalla gestione della domanda alla consegna dell'ultimo miglio.
Qualità del prodotto attraverso l'analisi cognitiva. L'adozione di analisi cognitive basate sull'AI per migliorare il controllo della qualità è destinata a crescere e a maturare con l'integrazione della Gen-AI.
Design innovativo con una creatività guidata dall'AI generativa. Il design dei prodotti subirà un cambiamento guidato dalla Gen-AI, con algoritmi che genereranno concetti innovativi basati sulle preferenze dei consumatori e sulle tendenze del mercato. Questo accelererà i cicli di progettazione e migliorerà la rilevanza dei prodotti in condizioni di mercato dinamiche.
Ecosistemi digitali, il nuovo mantra del settore manifatturiero
Un ultimo trend che denoterà il settore manifatturiero nel 2024 è legato agli ecosistemi digitali. Esistono vari tipi di ecosistemi digitali: alcuni sono definiti dal numero di partner coinvolti, altri da ciò che offrono. Tutti gli ecosistemi condividono queste quattro caratteristiche: sono simbiotici, customer-centric, scalabili e, soprattutto, mirati.
Ecosistemi di partner tecnologici. Nessuno è un'isola. Questo è particolarmente vero per i progetti di trasformazione digitale, che in genere si affidano a diversi specialisti. Affidarsi a un solo partner chiavi in mano lascerà sempre più il posto a un approccio basato su un ecosistema di partner, che gestirà le dimensioni e la complessità dei progetti.
Ecosistemi di piattaforme. I produttori leader stanno passando da una mentalità product-centered a una moderna mentalità digitale platform-oriented. In questa nuova era, le piattaforme di composizione forniscono la struttura e il collante per l'agilità e la trasformazione digitale. I produttori si affideranno sempre più alla flessibilità delle piattaforme rispetto ai singoli prodotti.
In conclusione, nel 2024 il settore manifatturiero continuerà a evolversi, lottando contro uno scenario di estrema volatilità, affidandosi a Industria 4.0 e alla sintesi dell'intelligenza artificiale. Questa evoluzione non riguarda solo l'aumento della produttività, ma anche un'ulteriore spinta verso l'innovazione, la sostenibilità e la creazione di un futuro che combini abilità umane e tecnologiche.