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Ricerca industriale e sviluppo sperimentale: 9,3 milioni dalle risorse PNRR

Il Competence Center Artes 4.0 mette a disposizione delle imprese contributi fino a 400mila euro destinati a progetti che, attraverso l’utilizzo di tecnologie in ambito Impresa 4.0, realizzino prodotti, processi e servizi.

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Marianna Capasso

Seguendo l’esempio degli altri Competence Center promossi dal MIMIT, Artes 4.0 ha lanciato il suo quinto bando, che chiuderà gli sportelli il prossimo 1° marzo 2024.

Per finanziare i progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale (RI&SS), il Competence Center toscano gestisce, nell’arco temporale 2023/2025, importanti risorse a valere sul PNRR. Promuove l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle imprese, con un impatto diretto in termini di sostenibilità sociale, economica o ambientale.

I fondi, infatti, arrivano direttamente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con una previsione di spesa nell’ambito della Missione 4 (Istruzione e ricerca), Componente 2 (Dalla ricerca all’impresa), Investimento 2.3 (Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria).

Sarà quindi possibile presentare i progetti che prevedano attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, attraverso l’utilizzo di tecnologie in ambito Impresa 4.0, per realizzare o migliorare notevolmente prodotti, processi, servizi, nonché modelli di business e organizzativi.

Bando RI&SS Artes 4.0: aree tematiche e ambiti di applicazione

Il Bando indica quattro categorie tematiche. La prima ricomprende i progetti multitematici (Open), relativi a Ricerca Industriale e Sviluppo sperimentale, focalizzati sulle aree di competenza di ARTES 4.0. Tra queste ci sono:

  • Robotica e macchine collaborative;
  • Sistemi di Intelligenza Artificiale;
  • Tecnologie per l’ottimizzazione real-time di processo;
  • Realtà aumentata e virtuale;
  • Soluzioni 4.0 per la sicurezza;
  • Digitalizzazione e robotizzazione di processi e delle attività di fabbrica;
  • Tecnologie robotiche RA e per la cybersecurity.

Nella categoria Open, tra i diversi ambiti applicativi dei progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, rientra anche Manifattura 4.0, Artigianato 4.0 e tecnologie per le micro e piccole-medie imprese a supporto dello sviluppo di prodotto, Energia 4.0 per soluzioni innovative che perseguano modelli di economia circolare.

Ci sono poi le altre tre categorie, di tipo monotematico: Biomedicale, digital health, sanità 4.0; Sistemi di trasporto, logistica 4.0 ed energia; Robotica e Intelligenza Artificiale.

Il progetto dovrà prevedere un piano di intervento concreto, con il dettaglio di investimenti, costi e tempi, l’indicazione precisa dei benefici apportati (apportabili, rectius). Dovrà presentare un livello di maturità tecnologica (Technology Readiness Level, “TRL”), compreso tra 5 e 8, indicando anche le modalità di coinvolgimento di Artes 4.0, per lo svolgimento delle attività di ricerca contrattuale, consulenza tecnologica e supporto.

Saranno giudicati positivamente, con una eventuale premialità, i progetti che favoriranno in maniera diretta la transizione ecologica e la sostenibilità ambientale. Valutazione positiva anche per quelli che contribuiranno alla riduzione dell’inquinamento, di inefficienze, sprechi e costi, migliorando altresì la qualità dei processi e dei prodotti.

I soggetti beneficiari del quinto bando Artes 4.0

Le agevolazioni del Bando RI&SS Artes 4.0 n. 5 – nella forma di contributo – sono destinate a micro imprese e startup, pmi e grandi imprese, che concorrano singolarmente o in partenariato (ATS/ATI o altra forma contrattuale simile). Possono partecipare anche Università e Organismi di Ricerca, non come partner bensì come fornitori di beni e servizi, nelle collaborazioni di ricerca.

I possibili beneficiari dovranno vantare una stabile organizzazione in Italia e una serie di requisiti, tipici dei bandi pubblici, tra cui la regolare costituzione e iscrizione al Registro Imprese, una sede secondaria in Italia qualora non residenti (ma con personalità giuridica riconosciuta nel proprio Stato), il pieno e libero esercizio dei diritti e l’assenza di procedure concorsuali o liquidazione in corso.

Non saranno ammessi i soggetti debitori della Commissione europea o del MIMIT, quelli che svolgono attività economica in settori esclusi (combustibili fossili, smaltimento rifiuti, discariche ecc.) e che non rispettano il DNSH. È poi richiesto il rispetto di diversi principi previsti dalle normative europee. Tra questi principi ci sono sana gestione finanziaria (art. 22 del Regolamento UE 2021/240), parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità e pubblicità.

I beneficiari non dovranno risultare destinatari di sanzioni interdittive (D. Lgs. n. 231/2001; https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2001-06-08;231!vig=) o condannati per specifici reati. Questi, come molti altri e numerosi requisiti, sono disciplinati dal punto 4.1 del Bando, e andranno attestati dai richiedenti mediante autodichiarazione.

Bando RI&SS Artes 4.0 n. 5: contributi e costi ammissibili

La dotazione finanziaria ammonta a 9,3 milioni di euro (9.304.755,00). Fermo restando il coinvolgimento diretto di Artes 4.0 – e il ricorso alle sue competenze e strumentazioni – il contributo è concesso secondo diverse intensità, funzionalmente alle spese sostenute e ritenute ammissibili. L'importo compreso tra i 140mila e i 400mila euro, per ogni singolo progetto, nel rispetto dei massimali stabiliti.

Per i progetti in Ricerca Industriale e Studi di fattibilità, la copertura è pari al 50% delle spese, per le grandi imprese. Sale rispettivamente al 60% e al 70%, a seconda che si tratti di medie o piccole imprese. Per lo sviluppo sperimentale, invece, le aliquote sono rispettivamente 25, 35 e 45%, a seconda della dimensione decrescente (grande, media e piccola).

Tra i costi ammissibili sono ricompresi quelli per il personale dipendente, ricercatore e tecnico, impiegato nel progetto – includendo anche le spese di missioni e trasferte. Sono poi giustificate le spese per strumentazione, attrezzature, impianti, macchinari e componenti hardware e software (connesse al progetto, per il tempo de quo), quelle per licenze e diritti di privativa, le spese per consulenza specialistica e tecnologica (che in parte coinvolgano anche ARTES 4.0 con specifiche percentuali), gli importi per materiali e locazione immobili (compreso il leasing) per il tempo di svolgimento del progetto, e alcune spese generali.

Dalla presentazione della domanda al cut-off

La deadline per presentare le proposte progettuali è fissata al 1° marzo 2024. Dall’apertura del bando nel mese di agosto 2023, però Artes 4.0 ha già provveduto a pubblicare le prime valutazioni, con due diversi cut-off (15 settembre 2023 e 15 novembre 2023). Il prossimo è previsto per il 15 febbraio 2024. Infine, a marzo saranno analizzate tutte le “vincitrici”, con una classifica finale.

La valutazione è a sportello, secondo un ordine cronologico, e i fondi potrebbero esaurirsi prima del termine: è quindi necessario agire velocemente. Bisognerà accedere alla piattaforma informatizzata, attraverso uno specifico link di presentazione, compilando tutte le parti e allegando le documentazioni richieste. Sono incluse diverse dichiarazioni, il budget e il progetto.

Considerando che si tratta di un finanziamento a valere sulle risorse del PNRR, l’investimento andrà realizzato e localizzato su territorio italiano e dovrà rispettare il principio DNSH, senza quindi arrecare un danno significativo all’ambiente. I proponenti dovranno rilasciare una apposita dichiarazione sostitutiva in tal senso, attestando il rispetto delle suddette condizioni e allegando i dossier pertinenti, per lo svolgimento dei controlli.

Qualora il progetto risulti ammesso al finanziamento e preveda un partenariato tramite ATS o ATI, questo dovrà essere formalizzato entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria definitiva. La graduatoria definitiva avverrà orientativamente tra marzo e maggio 2024. Nella pagina dedicata al bando è possibile trovare tutte le ulteriori informazioni, consultando anche le FAQ e le normative.

Ricerca industriale e sviluppo sperimentale: 9,3 milioni dalle risorse PNRR - Ultima modifica: 2023-11-27T07:30:00+01:00 da Marianna Capasso