L’industry 4.0, la quarta rivoluzione industriale, è ormai a portata di mano utilizzando gli strumenti giusti per realizzare la fabbrica veramente intelligente e completamente connessa in rete. Il concept alla base dell’industry 4.0 è proprio la capacitá di interconnettere macchinari, sensori e sistemi di controllo su un’unica rete, ottenendo una notevole quantitá di benefici che spaziano dall’ottimizzazione in tempo reale della produzione manifatturiera e della catena di fornitura, alla flessibilitá e customizzazione dei prodotti, alla possibilitá di effettuare attivitá di autoconfigurazione e autodiagnosi sempre in un’ottica di ottimizzazione, per arrivare a risposte rapide e dinamiche in base alle esigenze espresse dal mercato. I presupposti che hanno rappresentato le basi per questa evoluzione sono due: da una parte l’Internet of Things, ovvero la capacitá di connettere dispositivi intelligenti all’interno della stessa infrastruttura Internet, dall’altra i Cyber Physical Systems, ovvero i sistemi ciberfisici nei quali i componenti fisici racchiudono al loro interno capacitá computazionali e di comunicazione per interagire con i processi fisici. Queste due tendenze costituiscono i presupposti e le solide basi tecnologiche per realizzare ambienti manifatturieri connessi e di tipo “smart”. L’integrazione delle competenze per la realizzazione di sistemi efficienti e complessi come quelli in ambito manifatturiero richiede un lavoro in team basato su standard aperti e condivisi da tutte le aziende coinvolte. Se da una parte l’esigenza della produzione nell’industria ha portato nel tempo alla realizzazione di diversi protocolli di comunicazione sia a livello di campo, di controllo e di supervisione, sia a livello di connessione dei dispositivi con i livelli superiori dell’architettura aziendale, dall’altra la caratteristica piú importante delle catene di produzione, ovvero lo scambio dei dati in tempo reale, deve risultare soddisfatta da parte degli standard d’interoperabilitá che si vanno a sviluppare e a consolidare nel tempo sul mercato. Lo standard POWERLINK, descritto dalla norma IEC 61158-13 e basato sulla comunicazione Ethernet, è ormai universalmente consolidato e riconosciuto per le sue caratteristiche legate alla possibilitá di fruirne liberamente in quanto il protocollo è completamente aperto, alle performance decisamente elevate, soprattutto per lo scambio dei dati in real time, e alla sua struttura progettata appositamente per l’automazione integrata. POWERLINK è uno standard a tutti gli effetti, aperto al 100%, in quanto non necessita di licenze ed è liberamente scaricabile online sul sito sourceforge.net. Le decine di migliaia di download registrati sul sito fino a oggi ne confermano le potenzialitá rendendolo lo strumento ideale per implementare l’industry 4.0. Una delle caratteristiche piú importanti dei sistemi dell’industry 4.0 è proprio l’utilizzo di standard di sicurezza aperti e disponibili per tutte le soluzioni con bus di campo ed Ethernet industriale in modo tale da integrare sottosistemi appartenenti a produttori differenti che aderiscono a uno standard di comunicazione universalmente condiviso. Inoltre, la perfetta integrazione di POWERLINK con openSAFETY è in grado di offrire l’unico standard di sicurezza aperto per il collegamento della tecnologia di sicurezza integrata in conformitá con la norma IEC 61508, con evidenti vantaggi in termini di miglioramento delle prestazioni di macchine, sensoristica, sistemi completi e con una riduzione significativo dei tempi di fermo dei macchinari e delle linee di produzione. La compatibilita’ di POWERLINK con gli altri protocolli di comunicazione ampiamente impiegati nell’industria lo rende lo strumento ideale per integrare i diversi componenti presenti sulla linea produttiva e, come nel caso dell’integrazione con openSAFETY, determina tempi di risposta piú rapidi, minori distanze di sicurezza e, non ultimo, un incremento di produttivitá.
POWERLINK: lo standard aperto per l’industry 4.0
