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Osservatorio MECSPE 2025: AI, green e competenze per vincere le sfide future del manifatturiero

AI, transizione green e nuove competenze sono gli strumenti per gestire le sfide future del manifatturiero nazionale. Sette imprenditori su 10 credono nel potenziale dell’AI e il 40% degli intervistati ha già avviato progetti di AI. Sul fronte transizione green e digital, un'azienda su 5 ha già utilizzato gli incentivi 5.0, e il 45% prevede di farlo entro l’anno. Ecco i risultati dell'Osservatorio MECSPE 2025 I quadrimestre.

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Alice Alinari

Anche nel 2025 il manifatturiero nazionale conferma una chiara volontà di innovare, soprattutto nei campi della digitalizzazione, della sostenibilità e del rafforzamento delle competenze.

L'Osservatorio MECSPE sull’industria manifatturiera relativo al I quadrimestre 2025, realizzato da Senaf su un campione di 664 aziende manifatturiere italiane a giugno 2025, ci consegna la fotografia di un settore in transizione.

Nel I quadrimestre 2025 [1], il 64% delle aziende ha registrato un fatturato stabile o in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che riflette un contesto di mercato ancora favorevole ma meno dinamico. Anche l’occupazione si mantiene stabile. Il comparto mostra segnali di tenuta, ma prevale un atteggiamento di cautela sulle prospettive di crescita.

Le ambizioni di crescita sono più caute rispetto al passato, complice un quadro economico ancora incerto e la pressione su costi ed export. In questo contesto, alcune imprese rinviano o ridimensionano i propri piani di espansione, orientandosi anche verso modelli finanziari più flessibili e differenti dal capitale proprio.

Intelligenza artificiale: 7 aziende su 10 la considerano un’opportunità

Dall'Osservatorio emerge un interesse verso l’intelligenza artificiale in crescita e i dati lo confermano. Il 73% degli imprenditori esprime fiducia nel suo impatto positivo sull’industria. L’AI viene, infatti, sempre più percepita come un acceleratore dell’innovazione e uno strumento capace di semplificare e velocizzare i processi produttivi.

Il 40% delle imprese ha già avviato applicazioni in ambiti come la supervisione dei processi, l’assistenza clienti, la pianificazione o il controllo qualità. Eppure, solo una su quattro è riuscita finora a integrarla in modo continuativo.

Nel complesso, la digitalizzazione entra in una fase più matura, con investimenti crescenti in ambiti come la cybersecurity (33%), la robotica collaborativa (21%) e le tecnologie IoT e cloud.



Incentivi Transizione 5.0: adozione ferma al 20%, ma cresce la domanda di chiarezza e fondi

Sul fronte della transizione digitale ed energetica, nonostante l’interesse diffuso, a inizio 2025 solo un’azienda manifatturiera su cinque ha attivato gli incentivi del Piano Transizione 5.0. Il dato rappresenta una quota rimasta costante rispetto al 2024.

Sul piano delle percezioni, un'impresa su due esprime comunque un parere positivo sulle misure, anche se molte evidenziano la necessità di un rafforzamento dei fondi. La propensione a investire resta viva: il 46% delle aziende che non lo ha ancora fatto prevede di richiedere gli incentivi nel 2025.

Sostenibilità sempre più integrata nella strategia aziendale

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, aumenta di qualche punto percentuale al 47% il numero di aziende che si percepisce “green”.

Tra le azioni concrete maggiormente implementate da parte delle imprese c'è l’adozione di sistemi LED a basso consumo. A questo si aggiunge l’investimento in impianti da fonti rinnovabili. In aumento anche il riutilizzo degli scarti di produzione segno di una maggiore attenzione all’economia circolare.

Alcune azioni più complesse, come il contenimento delle emissioni e l’adozione di materiali green, risultano in calo. Sono frenate dai costi e dalla mancanza di incentivi mirati.

Crescono la formazione e le alleanze con gli ITS

Le imprese sono sempre più consapevoli del ruolo chiave delle competenze nel sostenere l’innovazione. Solo il 10% considera il proprio organico pienamente pronto ad affrontare le sfide attuali. Il 42% invece lo giudica adeguato, pur riconoscendo ampi margini di miglioramento.

Per colmare questo divario, la risposta più diffusa è la formazione interna, adottata dal 57% delle aziende. La formazione è seguita da accordi con ITS e università (26%), a conferma di un crescente impegno verso l’aggiornamento continuo e il rafforzamento del legame tra scuola e impresa.

Questi temi saranno al centro di MECSPE Bari, prossimo appuntamento per esplorare soluzioni concrete sul capitale umano. In attesa della successiva edizione di MECSPE Bologna, dove si consolideranno strategie di lungo periodo.

Prossimo appuntamento: MECSPE Bari dal 27 al 29 novembre

«La prossima edizione di MECSPE a Bari sarà un’occasione concreta per trasformare in azioni concrete i trend emersi nell'Osservatorio» dice Maruska Sabato, Project Manager di MECSPE. «Dalle tecnologie applicate agli sportelli di orientamento, fino ai percorsi formativi condivisi, vogliamo offrire alle imprese gli strumenti per costruire un’industria più digitale, resiliente e competitiva.»

La terza edizione MECSPE Bari si terrà dal 27 al 29 novembre 2025 alla Fiera del Levante. In programma: 20.000 m² di esposizione, 9 saloni tematici e demo live. Inoltre, ci sarà la Piazza della Formazione 5.0, realizzata in collaborazione con la Fondazione ITS Academy Cuccovillo. L’evento inaugurale in novembre a Bari ospiterà la presentazione completa dei risultati dell’Osservatorio nazionale MECSPE.


[1] Osservatorio MECSPE sull’industria manifatturiera condotta da GRS Ricerca e Strategia su un campione di 664 aziende manifatturiere italiane, tramite metodologia CAWI durante il mese di giugno 2025 e stratificato per settore e classe dimensionale secondo parametri ISTAT.

Osservatorio MECSPE 2025: AI, green e competenze per vincere le sfide future del manifatturiero - Ultima modifica: 2025-08-04T08:00:45+02:00 da Alice Alinari