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Nasce la piattaforma PM3, e la Space Economy incomincia a prendere forma

Si tratta di un approccio Satellite as-a-service, una tipologia di servizio che abiliterà nuove opportunità di business soprattutto per le piccole realtà industriali

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Nicoletta Buora

Il tema sono i satelli e lo spazio e PM3 è una piattaforma avanzata modulare e multi-missione per lo sviluppo di tecnologie innovative abilitanti, per la realizzazione di un micro-satellite avanzato modulare e multi-missione, con possibilità di alloggiamento di Payload (P/L) multipli interoperabili.

PM3 è un progetto di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale del valore di circa 9,7 milioni di euro al quale lavorano in partenariato Dac, Distretto Aerospaziale della Campania, capofila e Ali Scarl come leader industriale.

Si tratta di un approccio Satellite as-a-service, una tipologia di servizio che abiliterà nuove opportunità di business soprattutto per le piccole realtà industriali

Un sistema a duplice servizio: hosting in orbita di Payload e validazione di tecnologie

Con PM3 si utilizzano tecnologie che consentono la realizzazione di un sistema a duplice uso: da un lato infatti, tale piattaforma consente la fornitura di un servizio di hosting in orbita di Payload di diversa natura e di diverso tipo; dall'altro lato consente di poter fornire un servizio dedicato di validazione e dimostrazione in orbita di nuove tecnologie IOD/IOV.

Gli esperimenti IOD/IOV sono definiti come tecnologie innovative, prodotti, concetti, architetture e tecniche operative che richiedono una in orbit demonstration/validation. Gli esperimenti possono essere strumenti, apparecchiature, tecnologie, esperimenti di sistema, missioni, payloads industriali).

A chi è destinato il servizio

I fruitori sono un ampio pubblico di attori del comparto spaziale, che potranno accedere ad un servizio di dimostrazione in orbita delle proprie tecnologie, senza dovere necessariamente investire nello sviluppo e nella gestione di un satellite dedicato, attraverso un approccio Satellite as-a-service.

Aree di innovazione potenziali

  • Sistemi di propulsione avanzata;
  • Sistemi di rendez vous e docking innovativo;
  • Tecnologie e processi per la realizzazione di smart structure avanzate tramite tecniche di Additive Manufacturing;
  • Sistemi innovativi di trasferimento wireless di dati e potenza;
  • Sistemi di controllo d’assetto di nuova generazione;
  • Antenne basate su materiali innovativi;
  • Sistemi e tecniche avanzate per la gestione e l’elaborazione dati satellitari.

Il progetto consente di sviluppare le tecnologie ed i processi necessari alla realizzazione di un prototipo dimostratore dei sistemi descritti, con un livello di maturità tecnologica (TRL) compreso tra il 4 ed il 6.

“Diversi attori del sistema aerospaziale grazie a PM3 potranno validare le proprie tecnologie in ambiente operativo - spiega il presidente del DAC, Luigi Carrino - e potranno avere accesso ad un servizio adatto a tali esigenze; un servizio e una opportunità personalizzabili ed a costo ridotto oltre che in grado di generare una positiva ricaduta sulla disponibilità di tali tecnologie nel mercato nazionale ed internazionale”.

Partecipano al progetto

Tra gli altri partecipanti al progetto, il Distretto Aerospaziale Lombardo (Lombardia Aerospace Cluster), l’Università degli Studi di Padova, l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, il Cnr-Isasi, Euro.Soft S.r.l,Lead Tech S.r.l, Mapsat S.r.l., Mbda Italia S.p.A., Medinok S.p.A., Migma S.r.l, Nais S.r.l. , Sam S.c.a.r.l, Sed-ED S.r.l, Techno System Developments S.r.l., l'Università degli Studi di Salerno e l’Università degli Studi del Sannio.

Nasce la piattaforma PM3, e la Space Economy incomincia a prendere forma - Ultima modifica: 2022-04-26T11:04:21+02:00 da Nicoletta Buora